poltroneria costì? - Fai un bel dire tu, che sei bello e vestito; ma io ho freddo, io! - E credi tu; tirando in lungo, come fai, di scansare il freddo? Ti ven
paraletteratura-galateo
Pagina 10
non ho voglia di celiare io, dunque acqua in bocca e non ne faccia delle sue solite; se no, l’ha a vedere…! - O che? gli è salita la senapa al naso
paraletteratura-galateo
Pagina 21
Se io vi dicessi che è un mancare alla civiltà il tagliare con forbici, con temperino o macchiare con acidi, con olii ed altre materie gli abiti
paraletteratura-galateo
Pagina 102
E io non so capire, parlando delle stampe oscene, come certi industriali abbiano il triste ardire di sfidare così apertamente la decenza e il buon
paraletteratura-galateo
Pagina 105
permettano, signorine mie, che io lo dica loro, esse si emancipano perfettamente dal sesso gentile.
paraletteratura-galateo
Pagina 109
questa passione, allorché diventa esagerata e tende a parodiare gli affetti che scambiansi fra esseri ragionevoli, allora io direi a questi poveri
paraletteratura-galateo
Pagina 142
Io vorrei che il popolo col suo naturale buon senso facesse a se medesimo questo ragionamento: se al giuoco del lotto il Governo non ci trovasse il
paraletteratura-galateo
Pagina 149
la stessa mercanzia. Io domando, compro e pago; e per soprammercato ringrazio, e dò, prima di uscire, il buon giorno a tutti; un riverisco asciutto è
paraletteratura-galateo
Pagina 155
Ma, dirà taluno di questi operai deboli al ragionamento e privi di energia, di volontà propria: «Io non faccio in fin dei conti che quello che fanno
paraletteratura-galateo
Pagina 186
Ora avrei a dire qualche cosa degli scioperi. Ma io trovo in un libro, non è da gran tempo pubblicato, così belle, così saggie considerazioni su
paraletteratura-galateo
Pagina 188
Mi direte che io cito volentieri le autorità della medicina. I medici, signori miei, son coloro appunto, diciamolo a lode loro, che più s'interessano
paraletteratura-galateo
Pagina 195
come con qualunque altro non furono mai le doti per cui andassero celebrati i grandi uomini, e io voglio a quelli che si dicono liberi..... d'ogni
paraletteratura-galateo
Pagina 202
, abusasse villanamente della sua posizione per usarvi dei soprusi, per instancarvi dal far capo a lui per le vostre bisogna? - Allora io vi direi di
paraletteratura-galateo
Pagina 203
un pezzo nel suo scaffale: io lo sollecitava a dar loro corso ed egli rideva! e intanto gli interessati strepitavano, e mi accusavano d'inerzia, di
paraletteratura-galateo
Pagina 208
a Firenze, da una mano all'altra per dare un'evacuo alla mia irritazione; insomma, io aveva l'aria né più né meno di un suddito, anzi peggio d'un
paraletteratura-galateo
Pagina 209
sempre, così egli scrive nel capitolo VIII delle Prigioni, molta inclinazione per i fanciulli e l'ufficio di educatore mi parve sublime. Io adempiva simile
paraletteratura-galateo
Pagina 233
, possano la passione o l'ira di partito o la prevenzione e l'astio contro l'imputato. Trattisi pure del più esecrando malfattore, io non cesserò meno
paraletteratura-galateo
Pagina 258
amico Scipione Giordano pubblicava, or son quatt'anni, un aureo libriccino col titolo di Breviario ad uso dei sanitari d'Italia. Io sarei tentato di
paraletteratura-galateo
Pagina 272
Ma giustizia per tutti. Io vi ho ragionato della falsa civiltà che si usa alle Corti. Ma non è a dire con questo che anche in simili luoghi non possa
paraletteratura-galateo
Pagina 28
bisogna in questo mondo. Ed io ho l'onor di conoscere, per esempio, un bravo medico d'un paese poco distante dalla città che io abito il quale da anni ed
paraletteratura-galateo
Pagina 280
delle piccole città, ed aspirano sempre a trasportare la loro abilità nei grandi centri dove avvi maggior occasione di lucro e di gloria. Io non
paraletteratura-galateo
Pagina 282
, applicandomi con costanza, a farmi una certa clientela, l'andar confuso nelle bocche dei tanti con la folla dei cavalieri! Io stesso che ti parlo, dovetti
paraletteratura-galateo
Pagina 283
legislatori stabilite. Io non credo che si possano tanto di leggieri incontrare fra i legali degli esseri così sordidi, così disonesti, così ingordi da
paraletteratura-galateo
Pagina 294
Io non entro mai, dicevami un amico, senza un po' di trepidazione nell'ufficio di un legale. Tutte quelle teste chinate sulle produzioni, tutti quei
paraletteratura-galateo
Pagina 297
Ho già, detto e torno a ripetere che io nutro per gli avvocati, pei causidici la massima considerazione, onde io credo che mi sia lecito, in grazia
paraletteratura-galateo
Pagina 301
artisti han diffusamente ragionato gli autori meglio conosciuti; onde io non ho che a limitarmi a qualche considerazione che metta in rilievo l'importanza
paraletteratura-galateo
Pagina 310
di sublime ingegno gli stentati aborti del suo malato cervello. Per costoro io vorrei piuttosto adottato un certo progetto di legge immaginato da non
paraletteratura-galateo
Pagina 330
A questi scrittori che vanno in così soave maniera evangelizzando i popoli su pei giornali e pei romanzi, io direi colla buon'anima del Giusti
paraletteratura-galateo
Pagina 347
circostanze della vita. Quando mai lo studio della bellezza, della decenza, della virtù insomma potè dirsi inutile ed inopportuno? Io credo di entrare nelle
paraletteratura-galateo
Pagina 35
, per così dire, un valore in obbligazioni al sangue versato, ai dolori sofferti per formar questa patria, che pur dicono di amar tanto, io direi a
paraletteratura-galateo
Pagina 352
Filadelfia. «Io preservava, scrive quel grand'uomo nella Vita, il mio giornale dalla satira e da ogni personale ingiuria; ogniqualvolta ero invitato a
paraletteratura-galateo
Pagina 354
dolcezza che gli avvincevano i cuori e soggiogavano le più ostinate nature. Se io parlassi a sacerdoti torinesi, non istarei a ricorrere ad altri paesi
paraletteratura-galateo
Pagina 364
le strette del bisogno? Nel comporre questo libriccino io sono partito, come già dissi, dal concetto della moralità, che io credo la sola ispiratrice
paraletteratura-galateo
Pagina 408
mettere le mani su quelle successioni, e dire — questo danaro prodotto dal lavoro fu fraudolentemente sottratto da un uomo che non lavorava; io lo
paraletteratura-galateo
Pagina 417
' suoi Ricordi il modo con cui veniva praticata la carità in casa sua. Io amo le parole di questi grandi uomini che parlano alla buona il linguaggio del
paraletteratura-galateo
Pagina 419
e che ne dice lei? non dico io vero? e altrettali frasi per crescere in altri la fidanza a quanto essi vanno sciorinando. Tutti questi ed altri simili
paraletteratura-galateo
Pagina 435
immorale e pregiudizievole alla salute. Del resto ciascuno la pensi come vuole; in quanto a me son di men difficile contentatura; quando io vedo le vispe
paraletteratura-galateo
Pagina 455
, tutto in misura di decenza, un vero fantoccio, parola d'onore! Domando io se un povero diavolo che non ha alcun delitto sulla coscienza, dev'essere
paraletteratura-galateo
Pagina 456
Come vedete, io non parlo che dei balli di famiglia. La danza, è necessario dirlo? dev'essere decente; e quindi sono assolutamente da proscriversi in
paraletteratura-galateo
Pagina 458
carbonico, che va ad ingrossar le correnti già formidabili di gas avvelenato che esalano gli anelanti danzatori. Ho veduto io stesso più d'una volta le
paraletteratura-galateo
Pagina 460
piaccio assai di questo divertimento e penso con desiderio a quei tempi in cui essi erano molto più frequenti. Io credo infatti che non si possa passare
paraletteratura-galateo
Pagina 461
Io mi reco soventi ai concerti che han luogo in teatro od altri pubblici luoghi, per opera di rinomati artisti. Ebbene! dopo ascoltate, con religiosa
paraletteratura-galateo
Pagina 462
della immaginazione, degli affetti gentili, delle generose aspirazioni. E questa è la musica dell'anima. Da ciò io verrei a dare un consiglio a quei
paraletteratura-galateo
Pagina 463
mondo i figli non avete ancora soddisfatto al debito di padri e di madri: né io so come potreste pretendere da loro riconoscenza, quando, per incuria
paraletteratura-galateo
Pagina 47
nemmeno la loro presenza a chi vi guarda e vi sente dolervi, io vi compiango dal fondo del cuore, perché non sarete nemmeno compatiti. Sentite le parole
paraletteratura-galateo
Pagina 470
La civiltà, coi morti! Voi vedete che cosa io intenda per questa parola applicata ad esseri che non sono più fuorché nelle nostre memorie e nei
paraletteratura-galateo
Pagina 497
che fanno parte del corteo io le credo così scempie e così villane cose come l'insultare agli stessi morti; e penso sia dovere in tali casi di ogni
paraletteratura-galateo
Pagina 504
doveroso omaggio di reverenza e di affetto, nelle loro anime un eco di dolore. Anche nel chiudere questo mio povero lavoro io mi stringerò alla
paraletteratura-galateo
Pagina 505
queste lezioni di civiltà che davano alla loro famiglia gli ottimi genitori. Eccone un piccolo saggio: «A tavola sì lei (la sorella Metilde) come io
paraletteratura-galateo
Pagina 77
meno trattato, massime in questi ultimi tempi, del Galateo? Io, per mia parte, sarei impacciato a citarvi più di un centinaio di scrittori su tale
paraletteratura-galateo
Pagina Copertina