Francia e accennando ai pericoli che il papato può correre dopo la fine dell'intervento francese, domandava un accordo delle potenze cattoliche nella
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base del principio di non intervento, principio comune nel diritto pubblico di entrambe le nazioni che abbiamo conchiusa la Convenzione.
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E di vero, o signori, che cosa si proponeva la politica italiana? Essa si proponeva il fine dell'intervento francese in Roma; ma vi erano delle gravi
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La Francia riconosceva che il suo intervento in Roma era un fatto temporaneo ed anormale, riconosceva eziandio che il papato deve vivere d'una vita
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eventualità possibili dopo la cessazione dell'intervento francese? Ma allora ritornavamo a fare a ritroso il cammino che avevamo percorso innanzi
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Francia. La fine dell'intervento fa cessare questi pericoli. E quanto a me io non so comprendere, come nei banchi della sinistra vi siano stati degli
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noi chiesto unicamente che non si ammettesse intervento austriaco nei suoi Stati: ma non abbiamo mai chiesto che si proibisse al papa di avere un
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è in ciò alcun ombra d' intervento simulato, nè alcuna solidarietà della nazione francese con la truppa papale che si forma.
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Accademia della crusca
