con più semplicità; la desideravo, anima e corpo, e tanto più intensamente, tanto più dolorosamente, quanto più scoraggiante era la leggenda che
guardar Marta intensamente, studiandone il volto affilato, e Marta si lasciava covare da quello sguardo, restando dolce, malinconica, sempre un po
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un fascio di carte da controllare, da firmare; sempre sereno ed ilare. È un angelo di bontà! esclamava la mamma. Marta Io guardava intensamente, fino
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lungo, intensamente, vedendo sfuggire in quel sonno ostinato una delle sue più antiche fantasie d'amore, ma pur lieta di vegliare e quasi di proteggere
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Accademia della crusca
