. Bisogna dire che quei due cavalieri, il più elegante e portante sempre con l'elmo in testa, ma anche l'altro, con la bella sciarpa, di gradevole e
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sciarpa spessa e ben avvolta, cavalcherai davanti, fuori dalla mia trista scia: e dietro solo se avremo il vento in poppa». Fu dunque dato ordine a
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passi lì vede o li sente. Poi, al giusto raggio di sole, mettono fuori il germoglio. In verità, da tempo io pensavo: come è corto il mio spadino
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giardino in cui cupo passeggiava, o nel chiuso delle sue stanze, metteva di frequente le mani a conca davanti al volto e lamentosamente vi alitava
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bestie, si rimettessero in piedi. Quanto a Blabante, dopo la fuga era rimasto nel bosco, indeciso su cosa fare e temere. Poi, per essere di soccorso
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lo dicono che quei bufali d'Africa, dove sono i leoni, quando gli va la mosca nel cervello girano in tondo finché cadono, scemi e morti per il girare
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: «Avvicinati, Blabante, e dimmi: perché i due rustici ora usciti, si sono inchinati davanti a me in quel modo?» Senza avvicinarsi, Blabante rispose: «Mio signore
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fronte crucciata se ne stava in disparte. «Fermo!» disse lei. «Non andate!» «Andiamo!» gridò Narco. «Fermi, fermi!» lei continuava, e smesso di
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, aspettava. Aspettava ma, in tutta verità, non proprio fermo. Quel tremito di foglie era diventato una specie di oscillazione, di molle scompigliamento di
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. Fino dai primi giorni si seppe, in quella terra, da che parte il vento porta semi e da che parte strozza la vela: e dove metter crusca, e dove caglio
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beverare i cavalli in un fiumicello di dieci passi, ecco vedersi dall'altra parte una figura di donna con i capelli lunghi quasi quanto la veste, la quale
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Erano ormai su per le Alpi, alla sella di Resula, e l'aria anche d'agosto era fresca. I cavalli con sopra i cavalieri brucavano in riva a un torrente
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monaco in uno dei conventi che incontravano. Ma Blabante lo spingeva a continuare il viaggio con queste ragioni: «Quando, lo conceda Iddio, mago Antolfo
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volare in mente la sua bella svanita, e stringere il cuore. «Un bacio» ridisse paziente mago Antolfo «e per di più un bacio d'amore, di quelli che da
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sola destra, incrocerai la sua destra per sfida, e Dio ti aiuti». Cavalcarono e cavalcarono: in tre giorni arrivarono a Kronof. Laggiù c'era, e c'è
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potere nelle tue mani di amico!» In quell'istante preciso, il fiato di Narco perse ogni puzzo, ogni fetore: e al contrasto l'aria del luogo, e di
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otto volte con acqua in cui bollì menta selvatica; poi, con l'aiuto di una speciale museruola che ti farò, dormi con la bocca aperta verso oriente
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