Piccola Collezione «Margherita» Volumi pubblicati: EDMONDO DE AMICIS. In America - Con disegni di Gino De Bini. E. SCARFOGLIO. Il Cristiano errante
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Piccola Collezione «Margherita» In preparazione: GABRIELE D'ANNUNZIO. - La parabola delle vergini. SCIPIO SIGHELE. - La donna nova. GIUSTINO FERRI
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Piccola Collezione «Margherita» In corso di stampa: CESARE PASCARELLA, La psicologia del manichino. - Con disegni dell'autore. UGO OJETTI. - L'onesta
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cavaturacciolo; io ho un migliaio di spilli ficcati sotto il cranio; io ho un chiodo confitto nella tempia dritta. Eppure, in questa lunga agonia, io non
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accanto una figura femminile. Era una donna di mezza statura, col volto pallido e allungato, sciupato dall'età, dalle sofferenze; ma in quel volto
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Io non amavo quell'uomo. Anzi non amavo nessuno in quel tempo. La mia indifferenza in fatto di sentimento era serena; non amavo, non avevo il
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, completo, tutto divino e tutto umano. Ma la celestiale fusione durò poco. In un'ora suprema, mentre egli mi parlava soavemente, vidi comparire tra
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piattello, prese dal delicato lamento della fanciulla orientale: il marito di Paola si dondolava in una poltrona, fumando, tranquillo, dando con occhio
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, cercando di vedere il volto di Paola, all'oscuro. - Noi siamo in fiero pericolo di morte - rispose lei con molta dolcezza. - Lo so - e chinò il capo. Egli
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virtù, ci si trasmette nel sangue di madre in figlia. Non vi è nulla di sublime, vedete; è un dovere, si compie. - E si muore, Paola. - Non si muore. La
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anni, in patria, vinti da una irresistibile nostalgia. Il quindici di agosto, giorno dell'Assunzione, era tornato in Napoli un emigrato di Terra di
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venti di settembre s'intese nella valle un gran rumore di trombe, di cavalli, di soldati, e un distaccamento di Svizzeri venne ad accamparsi in
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; quando furono nella stanzetta, il maggiore le fece cenno di chiudere la porta a chiave. La bimba, già in letto, guardava tutto questo con un par
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Se non a tutti è concesso arrivare a queste altitudini operose di sogno, tutti possiamo, però, mettere in noi e attorno a noi, la poesia di un sogno
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No, giammai la vita inspirò in noi tante inquietudini, tanti sospetti, tanti timori: giammai noi fummo tanto oppressi dal peso dell'esistenza, e
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In un limpido raggio di luna che penetra nella foresta, sotto i grandi alberi clove si è addormentato il canto degli uccelli, mentre mille insetti
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E felici, invidiabilmente felici, coloro in cui la fantasia assurge alla costante forma del sogno. Temperamenti caldi e, talvolta, delicatissimi
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regna in quelle due nature, poichè tutte le piante e i fiori e le frutta ne furono sradicati e inceneriti. Tommaso Gradgrind è orgoglioso dell'opera sua
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, che allargano in casa vostra la sfera delle loro faccende; al diavolo, che ci ha luogo per nuove tentazioni, magari soffiandovi in testa da prender
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col sommo delle dita, spiccate allora allora dal labbro; e via di corsa, preso il cappello a volo in anticamera, era in quattro salti sulla strada
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sali. Per questo lo ammirano tutti, in Consiglio. - Mio buon signor Bendinello! - mormorò Geronimo con voce lagrimosa.- - Lasciatemi sperare... - Vi
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finito, questo scandalo. Sì, dico giurabacco, sarà finito. Andrete in convento... - Signor padre!... - balbettò la fanciulla. - Sì, cara, in convento, tra
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ridere, al magnifico uomo, che in quel momento solenne della sua vita di padre era più magnifico del solito. Ma per non tenere più oltre in berlina la
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sgradevole (niente è perfetto a questo mondo, neanche il petrolio americano), andò frettoloso a spalancar la finestra. Entrò allora, in una ondata larga, la
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testina aggraziata su di un collo morbidamente flessuoso, incorniciata di capelli neri lucidi, che in ciocche leggermente increspate si rigiravano con una
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- Avanti! - diss'egli. - Ah, sei tu, Remigio? Che vuoi? - Buon giorno signoria; - rispose il servitore, mandando in prima fila il saluto mattutino
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poi ci meditava su; paragonava la sua Genova ad un bosco, e sè ad una pecora smarrita in quel bosco; passando per certe strade, e di là per cert'altre
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in ordine la casa; non doveva tardar troppo a riordinarsi la testa. Passeggiava, il signor Ascanio, passeggiava per i suoi stanzoni, colla superba
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, e di nome e di fatto; palazzo antico, e in una via delle più frequentate di Genova; tutto questo ha i suoi pregi innegabili; ma non è senza
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mille anni d' infilar le pantofole, per scendere in quello scampoletto di giardino, per sorbire il suo caffè nero sotto il fogliame spanto d'una bella
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, gli venne veduto con la coda dell'occhio, in un angolo della camera, qualche cosa che si muoveva. Il gatto, forse? Non ne aveva mai voluti, e la sua
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cose al modo degli altri. E mi dia pure... anzi dammi del tu, poichè siamo dopo tutto amici personali da un pezzo. Forse il signor Ascanio nona in
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a stare nel vano di quella finestra, a guardare in quell'altra, donde gli apparve la figliuola di Bendinello Sauli. Tu la vedi ora dipinta in quel
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odiarsi, non avevano mai trovato il modo di andare una volta d'accordo. Sempre a tu per tu, in ogni adunanza non facevano altro che bisticciarsi; quello
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