Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246801
Luigi Capuana 50 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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Teatro per Burattini. Spera di sole, commedia in due atti Pag. 199

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s'erano accorti della buffonata, e avevano cominciato a ridere. In un attimo tutta la classe s'era voltata; e le risate, dapprima sommesse, si erano

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Nell'aprile del 1868, dopo cinque anni di dimora in Firenze, tornavo in Sicilia. A Messina trovavo una novità: la ferrovia. Partendo, cinque anni

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grazioso che no. Divorava; era sempre affamato e con tanto di becco aperto, strillante; il piacere però di possedere un uccellino non raro in Sicilia

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Ogni volta che in casa del commendator Scalandri si riuniva la Commissione, i bambini venivano relegati in uno stanzone in fondo al corridoio; e per

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In casa Borsino avevano proprio paura che l'aria si mangiasse quei due bambini tanto desiderati e venuti con tanto ritardo; e avevano paura del

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fate mai niente di male, — loro diceva in ogni occasione; — il Signore vi vede. — Dov'è il Signore ? — un giorno aveva domandato Ida, la minore

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Nell'onomastico della sua amica Elvira, la signora Gilardi le avea mandato in regalo un bel croccante di mandorle, che gl' invitati avevano gustato e

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giuocare alla visita, si o no ? La tuba tocca a me; tu sei in casa. GINO. Prima però il cavaliere torna dall'ufficio. Egli va sempre in tuba al suo

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Mi accade, qualche volta di dimenticare a casa il portamonete, specialmente quando muto abiti e faccio in fretta. E ogni volta, quasi un maligno

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- Madonna mia!... I padroncini! Con le mani in tasca e il bastone sotto braccio, il pecoraio si era fermato ad aspettare al varco i quattro monelli

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attorno in fascio, seminandone i viali involontariamente; erano tanti che non mi chinavo per raccattare quelli che mi sfuggivano. Poi m'ero messo a

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S'era preso in braccio la bambina, ed era uscito per la campagna, quasi trascinato fuori di casa da tutta quella luce che sorrideva sul verde dei

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Commedia in due atti AI CARI BAMBINI CARLA, LEO ED EVA RIGOLETTI PERSONAGGI IL RE LA REGINA IL REUCCIO TIZZONCINO LA FORNAIA, sua madre IL MAGO

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in cielo così in terra. Dammi quel giocattolo quotidiano che muove testa e braccia, rimettici i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

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io presti attenzione per accorgermi del concerto acutissimo che essi fanno specialmente in certe ore del giorno. Avete mai notato che gli uccellini

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rimprovero del babbo per ridurre Lulù tranquillo ed obbediente. E quando il babbo non era in casa, bastava che la mamma dicesse semplicemente: — Va bene

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una bambina che portavano una corona al camposanto. Vinto dalla curiosità, montai in carrozza anch'io, e volli seguire quella famiglia che si

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insieme con loro. Aveva da qualche tempo in qua la fissazione d'apparire giovanotto, quantunque non oltrepassasse i quattordici anni, e s'arrabbiava

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gli scrittori di libri per fanciulli si son creduti in dovere d'idealizzare talmente la vita di queste creature umane iniziali, che esse non riescono

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Invano il babbo diceva a Masino: — Non bisogna aver paura di niente! Masino aveva paura di tutto, specialmente quando trovavisi solo in qualche

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degli altri per te. — Sì, zia! La risposta fu così vivace, così allegra che le risate delle monache non finivano più. E intanto che la zia saliva su in

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soffrire in tutti i modi, con raffinatezza crudele. Cominciava dall'accarezzarli, quasi per addormentarne la naturale diffidenza; poi, con aghi

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In due giorni la casa era irriconoscibile. In una stanza vedevansi gi l rizzati due lettini, uno accanto all'altro; e li aveva messi su il Drago

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. Si trovavano in un bel imbarazzo: — Come manipolare il croccante senza che la mamma se ne accorgesse? — Se se n'accorgeva, il meglio della sorpresa

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ritagliata a disegni, lavoro artistico dei fratello che non aveva potuto procurarsi uno di quei fogli imitanti il tulle ricamato. Bice, col vasoio in

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Bisognava vestirle, calzarle; non poteva vedersele dinanzi con quei cenci addosso e i piedi scalzi; e perciò rovistava in fondo alle vecchie casse di

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non gli aveva dato retta; allora gli era balenata un' idea, che gli parve stupenda. Zitto, zitto, era corso in camera del babbo, s'era messo in testa il

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Il direttore aveva spinto un po' bruscamente Dino in una stanza accanto alla sua, e lo aveva chiuso lì dentro a chiave. Da prima il ragazzo era

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, fuori di scuola, per ridere, ma in iscuola no. Come non lo capiva? Così passava per discolo, si faceva mal volere dal Maestro e dai compagni... Da

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Davanti al Bambino, collocato su la consolle, i dolci erano stati schierati in fila, coperti dal fazzoletto per impedire che le mosche vi

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quando sarebbero stati capaci di mangiare da sè. Collocai le due nidiate in un panierino, lo copersi con un tovagliolo, e feci la spedizione

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legge! Dà la pecora in bocca al lupo! — brontolava. E s'arrabbiava con sè. Perchè s'era messo in questo impiccio? Che doveva importargliene delle bambine

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sapendo che dire. In quel punto non pensava nè alle bambine, nè alle sue figlie morte, una a vent'anni e l'altra a diciotto, nè alla carità, nè a se stesso

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Ma spesso, la notte, appena entrato in letto, gli venivano in mente, insistenti, le parole del pretore: — Perchè volete prendervi questa gatta a

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, girandolo torno torno fra le mani; la crusca che rimane nello staccio si versa nel moggio; serve per l'asino. Questa estate poi, avremo in istalla un

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mangiare. Le porgeva mezza pagnotta, di quelle grosse e fatte in casa, che in Sicilia chiamano guasteddi. La bambina spalancò gli occhi dalla meraviglia

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Di tanto in tanto, per far svagare le bambine, le conduceva in campagna, a Doguara, nel fondicello tutto piantato a olivi e mandorli, con un po' di

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tant'anni, raccogliendone i fiori e conservandoli in un cartoccio, quasi fossero stati qualcosa sopravvivente della sua povera figliuola. Ingrossato nel

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spogliate! Questo è l'ultimo soldo. E don Paolo faceva atto d' arrovesciare una tasca. — No, ce n'e ancora un altro. Ce n'era sempre qualcuno in questa o in

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come una volta; la memoria gli veniva meno di giorno in giorno. Chiacchierava troppo del passato, rammentandosi i più minuti particolari; ma gli

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seggiola, con le mani su le ginocchia, guardando di tratto in tratto le due giovani, o tirando il laccio della culla dove dormiva Paolino, il bambino di

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questa sera in casa Ronzano. È il compleanno della signora. Intanto termina il còmpito di tedesco; questa sera torneremo a casa tardi, e domani non

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Da anni e anni il Drago viveva in quella sua tanaccia, tacendosi tutto da sè. Due stanzoni al pianterreno, e quattro stanze affumicate al primo piano

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cresciuto tutt'a un tratto?... Già toccava il soffitto con la testa... Ah! Ah! Ah!... Se la mamma o il babbo fossero entrati in quel punto, non lo

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Lo spavento della mamma era stato grande. Mentre un servitore correva in cerca del padrone, un altro volava a chiamare il medico nella vicina

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, forse per stare più tranquillo in casa, gli aveva mandati in campagna. Indurli a tornare alla fattoria, dopo mangiata la giuncata o la ricotta o la zuppa

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Il povero pecoraio strillò contro i contadini della fattoria; sospettava autore del furto uno di loro. Non gli era accaduto mai in vita sua che

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La lezione giovò. I ragazzi nei giorni appresso lasciarono in pace pecoraio e pecore, e non vollero neppure sentir nominare la ricotta. Fecero anche

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, febbre e il resto. — Benissimo! — disse la nonna. I bambini si credettero capitati in mano d'una tiranna. Il signor Borsino non era potuto andare a

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