Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Angiola Maria

207114
Carcano, Giulio 50 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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siamo: le grandi virtù sono rare, e per questo appunto sono grandi; ma la virtù modesta, la virtù docile e vera abita in mezzo di noi. E tu, sempre

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A chi di noi non accadde più d' una volta, alla campagna, ne' bei giorni dei nostri autunni, di sedere in compagnia al circolo che sovente si

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Al domani, il vicecurato si mise in via per la sua parrocchia. Caterina non potè trattenere alcune lagrime, mentre il figliuolo, facendo per montar

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della riva, o facevano una corsa su la montagna, e Arnoldo veniva con esse in compagnia. Era un alternar di risa schiette e d'allegri modi, un dolce

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vecchia Marta, e a raccontar la lieta giornata alla buona mamma Caterina, come già la chiamavano. E la mamma Caterina quasi ne piangeva di consolazione. In

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« che le nostre sono ciance da far ridere i morti? E mi pare che tutti siate un po' in cimberli, a chiacchierare così in pubblico di donnette e

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, che un tempo avemmo cari, dove passammo gli anni giovanili in libertà e in pace, questa memoria che si nasconde nel cuore, ma non si cancella mai

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palazzi e di case belle e recenti, dalla fronte allegra, dalle spesse e diritte finestre; tutto ti farebbe creder quasi d'essere in una città sorta ieri, se

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, le molte fabbriche degne d'esser vedute. Il giovine era stato a Milano in altri tempi, e aveva conosciuta la città; egli si faceva dunque compagno

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, come suole avvenire, di que' variati sollazzi che per esse avevano ancora la seducente lusinga della novità. Intanto Maria, in tutto quel tempo, e furono

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cuore, in luogo dell' amore e del pianto. Le due sorelle la credevano ammalata, Vittorina la guardava mestamente, dicendole che non era più quella

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: non temere.... Non mi rispondi? non mi guardi nemmeno? Maria si coperse colle mani il viso. In quel momento rientrarono le due sorelle, tutte

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in allegro accordo, uno scampanare di festa dai paesetti, de' quali è seminata quella beata parte di terra. Il più bello di quella scena, la ridente

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riverenza, annunziava che un prete, presentatosi un' altra volta in quella mattina, e che dicevasi l'abate ****, stava aspettando l' onore di parlare a

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fronte due gentili damigelle avvolte in mantelli eleganti e guerniti di pelliccia: nella seguente poi, che reggeva da tergo due larghi neri bauli e

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, una cosa che m'opprime.... » «Oibò, non mi fate smorfie; in questi dì, non avete mangiato mai più che non mangi un piccione.... e poi, non dormite

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non ci poteva veder dentro chiaro, s'era ficcato in capo di trovare il bandolo della matassa. Dunque, in meno d'un' ora, aveva narrata la strana

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. « Oggi non potrei; » rispondeva « domani, mamma, domani saprai tutto! ma dimmi prima che mi perdonerai! » Pure, venuta la sera, e rimaste sole, in tempo

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, le rispondevano fino all'anima, come il suono lento d' una campana d' agonia. Era sola, in mezzo a una luce fioca, moribonda, alla luce stanca

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appena sappia il suo nome, di padre in figlio; se quando battè, stanco del cammino, alla porta altrui, nessuno gli aperse, se nessuno sa che egli era vivo

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d'uomo: « Venite pure, quella giovine, venite; la signora marchesa ha la degnazione di ricevervi. » Ella entrò, in atto rispettoso, fece alcuni passi, e

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e forse con qualche grillo in capo avete detto: - Oh il bel cespuglio di rose, che paiono aspettar chi primo le colga!... - E poi forse, appoggiati

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d'Almaviva, nel suo mantello; un'altra andar sola sola, rasente la muraglia, e via dilungarsi in mezzo della gente; un' altra poi, giunta a capo della via

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misurava co' passi; e, tutto in pensieri, lasciavasi sfuggir di bocca ora un lamento, ora una parola di dispetto, secondo che lo vincesse impazienza o

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che, in casa sua, tesse tranquillamente la politica delle cinque parti del mondo; e fuori, sen va a centellare con eguale costanza il suo tè sui ghiacci

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semplice probità, uomini di fede e di sapienza; conversai con loro, ritrovai in essi le virtù, le parole dello zio Randale; finalmente, venuta in

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un' ampia gronda tarlata che si versa all' infuori, come la tesa d' un cappellaccio su la fronte d'un pitocco, guarda su d' una rimota piazzetta, in

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parola, che le desse un consiglio; e in vece dover sempre parer lieta, e sorridere quando altrui piaceva; tutto ciò le logorava il cuore: come un

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grave nella sua morta quiete, come allora che promette vicina la neve. La strada era solitaria; le rive, le campagne si confondevano mute, nude, in tutta

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aggravata sopra di me. Io adoro il vostro giudizio; ma se il piangere che ho fatto, se le prove che voi mi mandaste, han potuto espiare in qualche

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Chi non vide la bottega del signor Samuele, il nostro speziale, in quella notte, non penserà forse ch'io possa, Credendo e non credendo, dicer vero

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le sessioni parlamentarie in casa dello speziale, di scrollare il capo, fregarsi le mani, andar traendo sospironi, o sogghignar fra sè e sè; il qual

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come fosse adesso; egli, il mio buono e santo fratello, mi disse una volta.... qui, qui appunto dove siamo noi: - Abita sempre nel luogo in che il

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Cadeva l' autunno del 184*. Sull' imbrunire d una di quelle care e malinconiche giornate, in cui le memorie dell' amore e dell'amicizia risvegliano

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patria, si ponesse fra i candidati delle elezioni, per cominciar la sua via politica nel parlamento. Egli intanto menò splendida vita in Londra

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pur belle le armonie che, d'un in altra generazione, consolano le loro veglie invernali, le tranquille domeniche e gli allegri giorni della vendemmia

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bisaccia, un resto di pollanca fredda, e un bel pane bianco, messi in serbo la mattina: perocchè l'ospite mio, come poi seppi, era uno di quelli che nel

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perdonerà il passato e terrà conto del mio sagrificio. Coloro, in mezzo a' quali vedrò scorrere la breve mia vita terrena, mi amano e mi vengono

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gli empii, ecco, hanno teso l'arco; apprestarono le saette nella faretra, per saettarle contro a' retti di cuore in luogo scuro. » Dopo che ruinarono

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chi siede in un gran regno, simili agli oracoli, ch erano oracoli appunto, perchè nelle tenebre nascondevano la menzogna. E con tal' arte d' ipocrisia

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di botto e fissarmi in volto due occhiacci da spaurato: chè, non ricordandosi forse più del suo forestiero, Dio sa per chi m' aveva scambiato in quel

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vecchio padre sta molto male, e che desidera vedermi ancora una volta prima di morire. O Signore! fa ch'io arrivi in tempo fa ch'io possa, compiere

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Intanto che la barca leggiera delle due giovinette solca a dilungo le placide acque del lago, entriamo in una piccola casa del paesello, la quale

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gioia nelle care sembianze delle fanciulle; e avresti detto ch' Elisa fosse in un momento divenuta esperta a tuffare il suo remo con quella destrezza

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' antico palazzo; e di riposare, in faccia al sole, sul sedile di sasso che stava ancora presso la porta della fattoria. Era la sua abitudine più cara

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di nuova incerta bellezza le rive deliziose. E quel velo trasparente, aereo, dilatavasi a poco a poco in tutto il cielo, conciliando una pensierosa

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la giovinetta; « qui, ne' dintorni. No, egli non era partito, come avete creduto. Son due mesi che sta in una povera casa, non lontano di noi

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In quel mezzo, dopo il primo incontro d' Arnoldo e di don Carlo, lungo il solitario sentiero della montagna, la conoscenza loro s' era fatta non

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dite, quel riposo, quella rassegnazione, incredibile virtù, per cui la fede divien coscienza in voi? » « O amico » rispose l' altro, « fin adesso noi

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Ma in quella amicizia che il giovine forestiero aveva cercata con tanto studio non si nascondeva un' altra cura più gelosa e segreta, un pensiero più

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