Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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RANUNCOLO E IL GAROFANO Un giorno il ranucolo si trovò  in  un mazzo di fiori in compagnia di un bellissimo garofano,
Un giorno il ranucolo si trovò in un mazzo di fiori  in  compagnia di un bellissimo garofano, Il giorno dopo esso
dopo esso aveva lo stesso profumo del garofano. A stare  in  buona compagnia c'è sempre da guadagnare.
 in  pelle con impressione in oro L. 150 Legato in brochure » 90
in pelle con impressione  in  oro L. 150 Legato in brochure » 90 Elenco dei Volumi della
in pelle con impressione in oro L. 150 Legato  in  brochure » 90 Elenco dei Volumi della Nuova Serie
ricordi, tradotto da SILVIO SPAVENTA FILIPPI ..... L. 8,50  In  preparazione: CAMILLA DEL SOLDATO. - La Casa di Cristallo
De' Guerin). Tutti i volumi di questa Collezione si vendono  in  edizione di lusso legati in tela e oro con un aumento di L.
di questa Collezione si vendono in edizione di lusso legati  in  tela e oro con un aumento di L. 3 su. prezzo dell'edizione
tela e oro con un aumento di L. 3 su. prezzo dell'edizione  in  BROCHURE.
con figure, 1877 — L. 3,50. La coltivazione della vite  in  Italia. Veglie del signor Lorenzo. Un vol. in-12°, 1870 . .
fiori, il frutto. Poi ne studiasti la vita nei tre periodi  in  cui si divide, cioè: 1° Del germogliamento, in cui la
tre periodi in cui si divide, cioè: 1° Del germogliamento,  in  cui la pianticina nasce, e si svolge, nutrendosi della
nutrendosi della sostanza del seme; 2° Della vegetazione,  in  cui la pianta si nutre da sè, per mezzo delle radici che
e traspirano nell'aria; 3° Della fruttificazione,  in  cui la pianta compie la fecondazione del fiore, e concentra
il frutto, ed il seme che la deve riprodurre. Vedesti  in  seguito che, oltre il seme, altri mezzi si adoperano per
ecc. Infine osservasti che le piante compiono la loro vita  in  un tempo di varia durata: alcune in ore, giorni, o mesi;
compiono la loro vita in un tempo di varia durata: alcune  in  ore, giorni, o mesi; quali in un anno, quali in due; ed
tempo di varia durata: alcune in ore, giorni, o mesi; quali  in  un anno, quali in due; ed altre in tempo assai lungo. E
alcune in ore, giorni, o mesi; quali in un anno, quali  in  due; ed altre in tempo assai lungo. E notasti che le piante
giorni, o mesi; quali in un anno, quali in due; ed altre  in  tempo assai lungo. E notasti che le piante coltivate
in-12° di 156 pag. - L. 0,80. La coltivazione della vita  in  Italia. Veglie del signor Lorenzo. Un vol. in-12°, 1870 . .
Essa è la festa che ricorda l'adorazione dei Re Magi.  In  alcuni paesi si distribuiscono doni ai bambini, in altri si
Re Magi. In alcuni paesi si distribuiscono doni ai bambini,  in  altri si fanno focacce in cui si nasconde una fava. Chi la
distribuiscono doni ai bambini, in altri si fanno focacce  in  cui si nasconde una fava. Chi la trova nella sua parte
sua parte comanda per tutta la serata i giochi da farsi.  In  altri paesi ancora si accendono dei fuochi, in campagna,
da farsi. In altri paesi ancora si accendono dei fuochi,  in  campagna, coni rami secchi che nessuno ha raccolto nei mesi
di azione pronta, e di facile applicazione, perchè è  in  polvere. Giova specialmente ai prati, ai quali si applica
polvere. Giova specialmente ai prati, ai quali si applica  in  ragione di 4 quintali per ettare, e in due volte: metà a
ai quali si applica in ragione di 4 quintali per ettare, e  in  due volte: metà a principio di primavera, e l'altra metà
Giova pure ai cereali, dato nella stessa quantità, e  in  due tempi: all'epoca delle semine, e in copertura, cioè
stessa quantità, e in due tempi: all'epoca delle semine, e  in  copertura, cioè spandendolo in primavera sulle piante già
all'epoca delle semine, e in copertura, cioè spandendolo  in  primavera sulle piante già nate. Per renderne uniforme lo
buona. Condizione di sua maggiore efficacia è di spargerlo  in  tempo umido, o piovoso. 2. Ma bada che, a concimare
2. Ma bada che, a concimare ripetutamente con solo guano,  in  breve tempo spossi le terre, perchè esso promuove una
molte sostanze dal terreno. Bisogna dunque adoperarlo  in  aggiunta al concime ordinario. 3. Uguale potenza di azione
è il guano? - A quali colture si applica di preferenza? -  In  qual dose, come, e quando? 2. Quale avvertenza richiede
di buona specie non mangiarli, se sono tarlati, guasti  in  qualsiasi modo, raccolti troppo tardi, o troppo presto, e
5°«Non comprare funghi secchi sui mercati, e da gente  in  cui non hai fiducia, come in te stessa. 6°«È falso che con
secchi sui mercati, e da gente in cui non hai fiducia, come  in  te stessa. 6°«È falso che con un oggetto di ferro,
d'aceto, nella proporzione di nove cucchiaiate d'aceto  in  tre litri d'acqua per ogni chilogramma di funghi - oppure
tre litri d'acqua per ogni chilogramma di funghi - oppure  in  acqua salata nella proporzione di sei cucchiaiate di grosso
proporzione di sei cucchiaiate di grosso sal di cucina  in  tre litri d'acqua. «Gettata via l'acqua in cui si sono
sal di cucina in tre litri d'acqua. «Gettata via l'acqua  in  cui si sono macerati, si lavano i funghi in acqua fresca,
via l'acqua in cui si sono macerati, si lavano i funghi  in  acqua fresca, poi, riposti in acqua fredda, si fan bollire
macerati, si lavano i funghi in acqua fresca, poi, riposti  in  acqua fredda, si fan bollire per mezz'ora. Indi lavati, e
 in  alcuni casi la zappa fa miglior lavoro della vanga; e ciò
casi la zappa fa miglior lavoro della vanga; e ciò accade  in  terre pietrose, o troppo compatte, o ingombre di radici, e
o assai compatti, o ciottolosi, o frastagliati, e divisi  in  pezze piccole, ed irregolari. In questi luoghi il lavoro di
o frastagliati, e divisi in pezze piccole, ed irregolari.  In  questi luoghi il lavoro di vanga, o di zappa, è quasi il
vanga come lavora il terreno? 3. Qual lavoro fa la zappa? -  In  quali terre la zappa serve meglio della vanga? 4. In quali
- In quali terre la zappa serve meglio della vanga? 4.  In  quali casi è più conveniente il lavoro di zappa e di vanga?
e il terriccio. Queste sostanze vi si trovano mescolate  in  proporzioni variabilissime. In taluni predomina l'argilla,
vi si trovano mescolate in proporzioni variabilissime.  In  taluni predomina l'argilla, e i terreni si dicono
predomina l'argilla, e i terreni si dicono argillosi.  In  altri prevale la sabbia, o il calcare, o il terriccio, e si
poco atti alla coltivazione. Col variare delle proporzioni,  in  cui la sostanza principale è mescolata alle altre,
sono formati principalmente di sabbia, e argilla,  in  parti quasi uguali, con alquanto di calcare, e di
la natura del sottosuolo possono modificarne le proprietà  in  meglio, od in peggio. Come vi ha tutte specie di terreni,
sottosuolo possono modificarne le proprietà in meglio, od  in  peggio. Come vi ha tutte specie di terreni, così vi ha
ha tutte sorta di piante; delle quali alcune si piacciono  in  terreni forti, altre in leggeri; alcune vogliono terre
delle quali alcune si piacciono in terreni forti, altre  in  leggeri; alcune vogliono terre calcari, o marnose; altre
una canzone di riconoscenza al modesto benefattore, di cui  in  paese si sarebbe sempre conservata la cara memoria. E
allora Sempronio fece un proponimento: promise a se stesso,  in  silenzio, di farsi onore nella vita, di lavorare, di
paese. Egli non sapeva ancora che cosa sarebbe stato di lui  in  avvenire. Che mestiere avrebbe fatto? Dove sarebbe andato a
Dove sarebbe andato a trascorrere la sua gioventù? Forse  in  una grande città? Forse in un paese lontano? Egli non
la sua gioventù? Forse in una grande città? Forse  in  un paese lontano? Egli non poteva saperlo. Ma la coscienza
lei, eppure anch'ella avrebbe potuto seguire il fratello  in  qualche grande città, avrebbe forse fatto l'operaia in una
in qualche grande città, avrebbe forse fatto l'operaia  in  una grande fabbrica, anch'ella sarebbe stata utile al
i suoi monti, ella si sarebbe accomodata anche a questa.  In  ogni stato, in ogni luogo si può essere utili al proprio
ella si sarebbe accomodata anche a questa. In ogni stato,  in  ogni luogo si può essere utili al proprio simile. Basta
proprio simile. Basta essere operosi, basta essere buoni.  In  questi pensieri essi a un tratto levando gli occhi scorsero
questi pensieri essi a un tratto levando gli occhi scorsero  in  lontananza due figure che s'avvicinavano con gesti di
GIORNI D' OTTOBRE  IN  CAMPAGNA Quando il mese d'ottobre finisce, già si alza la
e mattina, sui i campi. La terra si stende bruna, arata  in  lunghi solchi. Qua e là gruppi di piante formano grandi
piante formano grandi mazzi giallo-dorati che van di giorno  in  giorno diminuendo. Anche le siepi si sfrondano; appena
macchia verde tuttora viva: sono i tratti di terreno  in  cui si coltivano le erbe che saran date ancor fresche ai
aratri, quegli degli antichi coltivatori, consistevano  in  una punta di legno, armata di un ferro che, tirato dagli
Qesti aratri grattaterra sono ancora usati, purtroppo,  in  diverse parti d'Italia. 3. Ma i buoni aratri, adoperati
che sanno il mestiere, eccoli come sono (fig.7):  In  essi tu distingui tre parti principali, tutte in ferro: il
(fig.7): In essi tu distingui tre parti principali, tutte  in  ferro: il coltro, il vomere, e l'orecchio. Il coltro è un
verso la punta dell'aratro. Esso taglia la terra d'alto  in  basso, e fa da battistrada al vomere, che lo segue, e si
linea. Il vomere è un pezzo di ferro tagliente, appuntato  in  forma di triangolo, che taglia, e distacca per disotto, la
per disotto, la fetta di terra, già tagliata d'alto  in  basso dal coltro, e, sollevandola alquanto, comincia a
bontà di lavoro l'aratro uguaglia la vanga e la zappa? -  In  che cosa le supera? 2. Com'eran fatti gli antichi aratri?
parlai del companatico: ma c'è a dire anche del pane, che  in  generale non si fa bene. Sia di pura farina di frumento, o
la pasta, a batterla, comprimerla e ripiegarla più volte  in  ogni senso. Quanto meglio l'avrai impastato, più bello e
grado conviene sia lievitata la pasta, prima di metterla  in  forno. Avverti poi che il forno non sia eccessivamente
caldo. Il pane è più saporito, se non cuoce tanto  in  fretta. Non farne troppo in una volta: l'indurire sarebbe
saporito, se non cuoce tanto in fretta. Non farne troppo  in  una volta: l'indurire sarebbe il meno danno; ma il pane
per quantità di materie utili che contiene. Si adopera  in  diversi modi: tale e quale si estrae dalle fogne; stemprato
quale si estrae dalle fogne; stemprato nell'acqua; ridotto  in  polvere; o impastato con l'argilla. 2. Ma quasi da per
carbone, e, meglio ancora, col vetriolo. Basta disciogliere  in  un litro d'acqua due o tre chilogr. di vetriolo, che
di vetriolo, che costano pochi centesimi, e gettarli  in  una fogna, per rendere istantaneamente inodora una massa di
la forza corrosiva; oppure si applica fresca, dilungandola  in  quattro volte tanto di acqua, e si spande in giornata
dilungandola in quattro volte tanto di acqua, e si spande  in  giornata umida, o piovosa. DOMANDE: 1. È utile il cessino?
la Libreria F. CASANOVA - Torino La coltivazione della vite  in  Italia. Un vol. in-12° L. 1 - Sul miglior modo di fare i
nel seme. Se metti un seme di fagiòlo, o d'altra pianta,  in  terra smossa, e in buone condizioni di umidità e di calore,
un seme di fagiòlo, o d'altra pianta, in terra smossa, e  in  buone condizioni di umidità e di calore, tu lo vedi
e di calore, tu lo vedi germogliare, ossia svolgersi  in  pianta. Il seme gonfia; si rammollisce; poi il germe ne
rammollisce; poi il germe ne squarcia l'inviluppo, e spinge  in  basso la radichetta, e in alto il fusticino. 2. Questo
ne squarcia l'inviluppo, e spinge in basso la radichetta, e  in  alto il fusticino. 2. Questo primo periodo di vita si
la buona massaia dall'ordine e dalla pulizia che mantiene  in  casa e fuori; dal mangiare buono, sufficiente, ed economico
dalla stalla, dal pollaio, dai bachi da seta, e dall'orto.  In  queste varie faccende la donna intelligente ed attiva
la donna intelligente ed attiva risparmia dei bei quattrini  in  capo all'anno; e la sua giornata di lavoro non frutta meno
vanno male. Una fortuna fatta con grandi stenti, si dissipa  in  breve tempo, se la donna è trascurata, ed ignorante. Niuna
renderti utile nelle piccole cose; aiuta la tua buona mamma  in  tutte le faccende di casa; e metti in pratica i consigli
la tua buona mamma in tutte le faccende di casa; e metti  in  pratica i consigli che ti dà questo libro.
più la stessa ragazzina che poco prima parlava di chiudersi  in  un buco nero. Facevamo un tale fracasso che. Remigio e le
vedere che cosa succedeva. Volevamo passargli davanti come  in  parata, senza smettere di cantare, invece naturalmente ci
Santa polentina? Pfff!! Cosí tanto per cambiare finí tutto  in  ridere e la parata andò a farsi benedire. A questo punto
anche dirmi: ma insomma, il tesoro non l'avete trovato,  in  fondo non è successo niente, in quella cantina, valeva la
tesoro non l'avete trovato, in fondo non è successo niente,  in  quella cantina, valeva la spesa di spenderci tante parole?
neppure cantato né riso, però fu ugualmente avventuroso,  in  un altro modo. Erano i posti, che erano avventurosi;
anche le grotte erano due, come le cantine. Stavano  in  fondo al parco. A reggere il fondo del parco, con gli
dell'altro mondo; la si può fare alla sera d'ogni giorno,  in  due minuti; e sono i minuti meglio spesi della giornata.
meglio spesi della giornata. Còmprati un quaderno rigato: e  in  esso, ogni sera, registra, con la sua data, il danaro che
passa per le tue mani, cioè lo speso, e il ricevuto. Scrivi  in  una facciata le spese, in colonna, verso il margine del
lo speso, e il ricevuto. Scrivi in una facciata le spese,  in  colonna, verso il margine del foglio; e similmente, nella
registro ti mette sott'occhio ogni cosa, come se la vedessi  in  uno specchio; le spese fatte nell'anno in biancheria, in
se la vedessi in uno specchio; le spese fatte nell'anno  in  biancheria, in vestiti, ecc.; il prodotto delle uova, del
in uno specchio; le spese fatte nell'anno in biancheria,  in  vestiti, ecc.; il prodotto delle uova, del latte, del
inutile, ti salta agli occhi, ti rimprovera, e ti mette  in  guardia per l'avvenire. Esaminando le spese piccole, ti
piccole, ti persuadi che, quantunque piccole, arrivano,  in  fin d'anno, ad una bella somma. Infine da te stessa ti
questa operazione con molta diligenza, perchè da essa  in  gran parte dipende la buona conservazione della biancheria.
minutamente ogni roba, per rimendarla e rattopparla.  In  ciò si mostra la tua abilità. Qui manca un bottone, o una
non dire: «Li riparerò poi». Oggi è soltanto un forellino  in  un lenzuolo, una scucitura in un giubbetto, uno strappo in
Oggi è soltanto un forellino in un lenzuolo, una scucitura  in  un giubbetto, uno strappo in una camicia: e con due punti,
in un lenzuolo, una scucitura in un giubbetto, uno strappo  in  una camicia: e con due punti, o una toppa, rendi quella
roba come nuova. Al contrario, se non la rammendi subito,  in  breve tempo va a brandelli, e diventa inservibile. Dunque,
lavoro. Dio ci obbliga tutti al lavoro; ma ci fa trovare  in  esso una sorgente di felicità, e di benessere per noi, e
è madre della prosperità, e si verifica tutto dì, e  in  ogni luogo. L'essere agiati e contenti, o poveri ed
L'essere agiati e contenti, o poveri ed infelici, dipende  in  gran parte da noi, cioè dalla nostra attività, o
da noi, cioè dalla nostra attività, o poltroneria. Passa  in  rassegna quante famiglie conosci, e dimmi: dove trovi tu
alla miseria. E perchè? Perchè a cominciare da Tonio, tutti  in  quella famiglia, a lavorare si stancano presto, e stanno
si stancano presto, e stanno volentieri con le mani  in  mano.
Alano - se non avessimo avuto l' idea di salire a giocare  in  soffitta, Nicoletta avrebbe dovuto passar la notte sul
Maurizio. - Tutta la vita, forse, perchè nessuno viene mai  in  soffitta. - Nicoletta sorride. - È stato il mio angelo
salire sul tetto, - spiega essa ingenuamente ai ragazzi. E,  in  gran confidenza, attirando Francesco per il collo, aggiunge
per il collo, aggiunge piano: - Il mio angelo custode,  in  questo momento, è la mia buona mamma. Essa ha preso il suo
correndo. L'ora del desinare trova i tre ragazzi impegnati  in  una partita di calcio molto movimentata. Essi provano il
la giornata, e Maria ha un bel da fare per farli rientrare  in  casa, per farli preparare prima di mettersi a tavola. Una
allora? E con uno slancio, raccattato il pallone, sono  in  casa, mentre Maria, ingiusta, mormora - Ma che ragazzi
acqueo e le nubi. La pioggia cade abbondante specialmente  in  primavera e in autunno. D'inverno cade la neve. D'estate
La pioggia cade abbondante specialmente in primavera e  in  autunno. D'inverno cade la neve. D'estate cade la grandine
fa tanto male. L'uomo, lavandosi bene, si mantiene sempre  in  buona salute.» Com'era contenta la signorina! E anche
nelle case abbandonate, a invadere le cantine e le stalle.  In  una casa c'era un povero vecchio paralitico, che non poteva
durò tre giorni e i campi tutto all'intorno si mutarono  in  laghi pantanosi. Poi, per buona sorte, la pioggia cessò, il
andò scemando rapidamente e rientrò nell'alveo. Ogni anno,  in  primavera e in autunno, s'odono brutte notizie di
rapidamente e rientrò nell'alveo. Ogni anno, in primavera e  in  autunno, s'odono brutte notizie di inondazioni, e a volte
ma coi fatti dimostrano di non saperlo. Basta guardare come  in  generale si trascura il letame, che pure è una vera
del concime. La quantità che ne fornisce una sola vacca  in  un anno basta a concimar bene più di 20 are di terreno.
il pavimento delle stalle a piano inclinato, terminante  in  un canaletto, che meni e raccolga in apposito pozzetto
inclinato, terminante in un canaletto, che meni e raccolga  in  apposito pozzetto l'urina non assorbita dalla lettiera. Con
2. Il letame tolto dalla stalla si getta alla rinfusa  in  un punto dell'aia, di solito, il più basso ed avvallato;
sugo nero, che è la parte migliore del letame, scorre via  in  rigagnoli; l'aria lo penetra in ogni parte, e lo fa
del letame, scorre via in rigagnoli; l'aria lo penetra  in  ogni parte, e lo fa ammuffire; il sole lo essica, e gli fa
per ignoranza, e per trascuratezza! DOMANDE: 1.Quale cura  in  generale si ha del letame? - Non importa raccogliere
e non poteva più lavorare. Era povero, senza un centesimino  in  tasca. In casa non c'era legna per fare il fuoco, non c'era
più lavorare. Era povero, senza un centesimino in tasca.  In  casa non c'era legna per fare il fuoco, non c'era farina
patate. Al secondo piaceva andare a spasso e far castelli  in  aria, ma quella mattina non andò a spasso, nè fece castelli
aria, ma quella mattina non andò a spasso, nè fece castelli  in  aria. Offrì i suoi servizi a un mugnaio ed ebbe da lui una
il vello degli animali lanuti. I foraggi spruzzati di sale  in  polvere, o disciolto nell'acqua, diventano migliori, e più
caro il sale. Sospendine una formella, o mettilo, se è  in  polvere, in un sacchetto, alla portata del bestiame,
sale. Sospendine una formella, o mettilo, se è in polvere,  in  un sacchetto, alla portata del bestiame, affinchè lo possa
affinchè lo possa leccare a volontà, e regolarsene l'uso  in  ragione del bisogno.
agli uomini, e promette loro riposo. La preghiera che  in  quell'ora sale al cielo è quella che invoca il Padre
nome tuo, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come  in  cielo così in terra. Dacci oggi, il nostro pane quotidiano
il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così  in  terra. Dacci oggi, il nostro pane quotidiano e rimetti a
come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e non c' indurre  in  tentazione, ma liberaci dal male. Così sia».
 IN  ACQUA DOLCE Si pesca. Sempronio, Sempronella e compare
loro nascondigli. E ora, ognuno con un virgulto di salice  in  mano, in capo al quale è legata la carne di un pesciolino
E ora, ognuno con un virgulto di salice in mano,  in  capo al quale è legata la carne di un pesciolino mezzo
capo dei nostri tre pescatori. I gamberi rimangono tappati  in  casa. No: ecco, un usciolinos'apre, e un primo gambero esce
sul capo: l'incauto allarga le pinze, afferra il boccone, e  in  quella che lo stringe per portarselo via, il virgulto si
vedono il boccone, abbrancano e... zumpete nel prato!  In  un'ora se ne è empita una bella rete.
L'erba e il fieno, nel corpo degli animali, si cambiano  in  latte, in carne, in forza, in concime. Gli alimenti formano
e il fieno, nel corpo degli animali, si cambiano in latte,  in  carne, in forza, in concime. Gli alimenti formano il miele
nel corpo degli animali, si cambiano in latte, in carne,  in  forza, in concime. Gli alimenti formano il miele delle api,
degli animali, si cambiano in latte, in carne, in forza,  in  concime. Gli alimenti formano il miele delle api, la seta
ha raccolta una bambina. - Maria questa volta è veramente  in  collera. - È troppo! - dice. - Ho sopportato fin qui, ma
saranno davvero sorpresi. - E come un pazzo si precipita  in  soffitta, dove trova Francesco e Alano con Nicoletta. - E
Giovedì rimango a casa. - E bisogna che racconti la storia  in  tutti i particolari. Nicoletta dà in esclamazioni, s'
che racconti la storia in tutti i particolari. Nicoletta dà  in  esclamazioni, s' intenerisce, si commuove. I suoi fratelli
da far ridere i morti? E mi pare che tutti siate un po'  in  cimberli, a chiacchierare così in pubblico di donnette e
che tutti siate un po' in cimberli, a chiacchierare così  in  pubblico di donnette e d'amori, come i giovinotti della
venite qua. Non vi pare che sia il Vapore quello laggiù  in  fondo, sotto la punta di Laglio?... Ohe, non vi dicon
della riva, per aspettare, con la loro quotidiana curiosità  in  corpo, il passaggio di quella barca che da pochi anni aveva
uno scherzo a Sempronella. Il maestro le aveva detto: Va'  in  cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Sempronella ubbidì,
e smorta di paura. Che li è accaduto? Signor maestro,  in  cucina c'è un fantasma vestito di bianco. Il maestro prese
vieni, andiamo a prendere il fantasma. Il maestro andò  in  cucina verso il luogo indicato dalla fanciulla e non trovò
disteso sulla spalliera d'una seggiola, sul quale batteva  in  pieno la luce della luna. Il panno s'era agitalo quando
LUNGHE Come si sono accorciati i giorni! Si fa sera  in  un momento. Quando i ragazzi escono di scuola bisogna già
Le serate sono lunghe, eterne, ma si passano allegramente  in  compagnia, accanto al fuoco, dinanzi alla fiamma che ha
Emma Perodi, Le fate d'oro 3. Pellegrino Artusi, La scienza  in  cucina e l'arte di mangiar bene 4. Collodi Nipote, Sussi e
fate BIBLIOTECA DEI MIEI RAGAZZI 1. H. Giraud, Otto giorni  in  una soffitta 2. André Bruyère, La tribù dei conigli
Grafiche Fratelli Stianti di Sancasciano (Firenze) Printed  in  Italy Lire 12.000
 in  guardia col vasellame di cucina. Le famiglie campagnuole
le famiglie agiate hanno tutte l'ambizione di possedere  in  quantità paiuoli, caldaie, pentole, padelle, e casseruole
acidi, o grassi, che siansi lasciati raffreddare  in  vasi di rame! Guai se, a cuocerli, si adoperano recipienti
l'ambizione dei vasi di rame, luccicanti, e schierati  in  giro alle pareti della cucina! Sono quindi a preferirsi le
pareti della cucina! Sono quindi a preferirsi le stoviglie  in  terra cotta, o in ferro, o ghisa; ma bada che lo smalto,
Sono quindi a preferirsi le stoviglie in terra cotta, o  in  ferro, o ghisa; ma bada che lo smalto, onde son rivestite,
vomeri triangolari, a doppio taglio, saldamente fissati  in  un telaio di legno, o di ferro. Lo scarificatore si
Lo scarificatore si distingue dallo estirpatore solamente  in  ciò, che invece dei vomeri ha coltri. 2. Tutti questi
tornano inutili i seguenti consigli. Conserverai il latte  in  luogo sano, quieto, poco illuminato, e di calore sempre
e degli utensili che adoperi per esso. Quindi le secchie  in  cui mungi il latte, i filtri, i cucchiai, le terrine e le
il latte, i filtri, i cucchiai, le terrine e le zàngole  in  cui si fa il burro, tutto insomma laverai ogni giorno
entro scodelle, o recipienti a bocca larga: Mèttilo invece  in  bottiglie, o vasi a collo stretto. Al troppo contatto
con acqua calda; d'estate la rinfrescherai tuffandola  in  una tinozza d'acqua fredda, o ripiegandole in giro una
tuffandola in una tinozza d'acqua fredda, o ripiegandole  in  giro una pezzuola bagnata. La bontà del burro non sta nel
dalla zàngola, e fino a che più non imbianchi l'acqua  in  cui si lava. A conservarlo più giorni buono e fresco,
buono e fresco, specialmente nell'estate, lo metterai  in  piatto fondo con acqua fredda, coperto con altro piatto, e
e rari. Lo so, perché una volta facevo collezione. Saltò  in  piedi e cominciò a rimescolare le lettere nel baule, come
che bisogna averla provata, per sapere com'è. Rimescolavamo  in  due, come due streghe intorno a un calderone; nel
elefanti e palme, mezzelune e soli levanti, figure vestite  in  maniere mai viste e profili di re che chissà mai in quale
vestite in maniere mai viste e profili di re che chissà mai  in  quale angolo del mondo regnavano o avevano regnato. Quei
Tanti, forse, da diventare milionari come Bonaventura, se  in  mezzo ci fosse stato per caso uno dei rarissimi, degli
piú straordinaria per me era di averlo trovato proprio qui  in  casa della mia nonna, e insomma di averlo sempre avuto
avuto sotto il naso senza saperlo, mentre non c'era stato  in  un castello con sotterranei. Poi, passato quel primo
Guic guic! - Guic guic! - gridò anche Ippolita, buttando  in  aria le braccia e saltando cosí che le trecce volarono in
in aria le braccia e saltando cosí che le trecce volarono  in  linea orizzontale, mi sembra ancora di vederle. Ballavamo
se ne sarebbe ricavata, e come mai non era mai venuto  in  mente a nessuno di darci un'occhiata? (Forse era
un'occhiata? (Forse era mortificato che non fosse venuto  in  mente a lui.) Mamma, trionfante: che era ben contenta di
direzione del vento, le radici si afforzano e si allungano  in  direzione contraria; vanno cioè contro il vento; cercano di
abbrancarsi al terreno, per meglio resistere alla bufèra.  In  riva al mare il vento muove le arene, e in taluni luoghi le
alla bufèra. In riva al mare il vento muove le arene, e  in  taluni luoghi le spinge, sulle terre coltivate, in ammassi
arene, e in taluni luoghi le spinge, sulle terre coltivate,  in  ammassi che si chiamano dune. Ma queste si possono
e resistono al vento. 3. Il sapere quale vento domina  in  un dato luogo, e quale forza può avere, importa assai
- Quando giova? - Quando fa danno? 2. Che cosa fa il vento  in  riva al mare? - Che cosa sono le dune? - Come si possono
fermare le dune? 3. Giova conoscere il vento che domina  in  un dato luogo? - A che giova?
tutti insieme 4 Al geniale Genovese 6 Un giorno di Maggio 8  In  cucina ci son ceci 10 Un cuoco pinguino 12 Lunghi, lunghi
un giudice equo 22 Chi sciacquetta qui e là 23 Si scioglie  in  scialli 24 Francesca passa gli usci 25 Il subacqueo nuota a
oche 46 Ma che c'è che non ce n'è 48 Una volta,  in  campagna 49 In cambio di rombo 50 In campagna, un imbecille
46 Ma che c'è che non ce n'è 48 Una volta, in campagna 49  In  cambio di rombo 50 In campagna, un imbecille 51 Il ramarro
ce n'è 48 Una volta, in campagna 49 In cambio di rombo 50  In  campagna, un imbecille 51 Il ramarro corre corre 52 Una
Mica male, il mare 58 Due pacchi di chicche 59 Una volta,  in  Valdinievole 60 Una zanzara pazza 61 Il senso del nonsenso
o Signore, e la luce perpetua loro risplenda. Riposino  in  pace. Così sia». I bambini, a cui piace tanto giocare e
vecchi, stanchi e malati, sapranno come sia dolce riposare  in  pace.
e cottura.  In  maniera più semplice e spedita, con la macerazione, e la
con radici di barbabietole, patate, farina, ecc., si mette  in  grossi tini di legno coperchiati. In questi tini si
farina, ecc., si mette in grossi tini di legno coperchiati.  In  questi tini si introduce il vapore dell'acqua bollente, per
Il vantaggio che se ne ricava è manifesto. Dunque metti  in  pratica i consigli che ti ho dati: Chi ha cura del
ha cura della borsa. Arricchisce, chi lo tien bene; va  in  malora, chi lo nutre male.
le acque chiare, correnti; quelle di pioggia, raccolte  in  cisterne aperte; quelle di fonti, e di pozzi. Son malsane
pozzi. Son malsane le acque stagnanti; nocivissime quelle,  in  cui s'è macerata la canapa. Ai vitelli giovani, e agli
un po' l'acqua, lasciandola, per qualche tempo,  in  mastelli entro la stalla. Nella buona stagione lascia che
o le sozzure dell'aia. Non abbeverare mai gli animali  in  stagni di acqua impura, torbida, o guasta. Tu esporresti il
ad altra limpida e sana, pensa che quella bestia non è  in  buona salute. Gli animali sani, se trovano acqua pulita,
casa di Dio. Dio si onora, e si prega  in  ogni luogo, e in ogni tempo. È preghiera il lavoro; è
casa di Dio. Dio si onora, e si prega in ogni luogo, e  in  ogni tempo. È preghiera il lavoro; è preghiera ogni opera
chiesa ci sembra di essere più vicini a Dio; la nostra fede  in  lui è più viva, e più fervorosa è la preghiera. Là sentiamo
e ricchi, servi e padroni, giovani e vecchi, tutti uniti  in  un solo affetto, si prega insieme, e si invoca la
di festa a Villa Castelli la gente si riunisce a veglia  in  casa degli amici o dei parenti. Gli uomini siedono intorno
sa le storie più belle ed i bambini non la lasciano mai  in  pace perchè essa le racconti. Quando la cara vecchina è
si mettono a protestare ed ella con pazienza ricomincia.  In  una domenica di gennaio, ella raccontò una bellissima fiaba
MADONNA La Madonna, dopo la morte di Gesù, andò a vivere  in  un cantuccio romito, con la sua grande tristezza e passava
baciavano la terra ancora sparsa del sangue del Redentore.  In  cima al Calvario la Madonna, contornata dagli angioli, si
nuda. Le lagrime che Ella spargeva intorno si cambiavano  in  perle bianche. Nei libri dei botanici si chiamano vischio
della scuola avranno vacanza, ed eccoli quindi allineati  in  cortile per il saluto alla bandiera. Mario è coi suoi
il Direttore accompagnato dal portabandiera. I tre colori  in  mezzo al cortile pieno di luce sembrano più festosi. Tutte
Mario ogni volta che deve dire le belle parole! Egli sente  in  quel momento di voler bene a qualche cosa di grande, di
forte. Egli sfila davanti alla bandiera, tende il braccio  in  segno di saluto e sciama poi lieto coi compagni verso casa,
saluto e sciama poi lieto coi compagni verso casa, contento  in  cuor suo per ciò che ha promesso alla bella bandiera