Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: immenso

Numero di risultati: 15 in 1 pagine

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Sull'Oceano

171746
De Amicis, Edmondo 11 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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dove non ce n'è. È stupido! Per me il mare non è che un immenso pantano.... E adesso che cosa succede? - S'era inteso un colpo dell'elice più forte

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della regione occidentale del Mar Caspio, quando son coperte dalle eruzioni dei vulcani di fango. Se fosse vero che questo immenso mare, salato come il

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più tenue e compassionevole davanti a quel soffio immenso di vita che le mandava in fronte l'oceano. Aveva coscienza del suo stato? Argomentai di sì

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razzi scoppiavano e svanivano nell'immenso cielo silenzioso, quasi senza far rumore, come nel vuoto. Ad ogni sprazzo di luce m'appariva nella folla

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popolo, che ha visto la grande Spagna, umiliata l'Inghilterra, e allargato i confini del mondo civile, spazzando la barbarie da un paese immenso, per

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suoi congegni: - Tu sei immenso, ma sei un bruto; io son piccolo, ma sono un genio; tu separi i mondi, ma io li lego, tu mi circondi, ma io passo, tu sei

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gridate a voce altissima, con un grido immenso che coprisse l'oceano: - Oh me fieul! Oh me pover fieul! Il corpo scivolò, disparve nelle tenebre, fece

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maraviglia e l'allegrezza affettuosa d'incontrar dei fratelli, di sentir la voce e l'alito dell'Italia nella solitudine dell'Atlantico immenso. Furono pochi

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fino allora con inquietudine, ci dicesse: - Venite, sono immenso, ma buono.

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un capo all'altro, non levando che un leggiero mormorìo. Il cielo era rannuvolato; il fiume immenso, d'un color giallo di mota; e la città di

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rinascono, confortati dalla santa speranza che, nonostante le contrarie apparenze passeggiere, l'immenso peso dei dolori scemi lentamente nel mondo, e

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Demetrio Pianelli

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De Marchi, Emilio 4 occorrenze

vedesse, in mezzo al viavai immenso di tanta gente e di tante carrozze, un uomo che somigliasse un poco allo zio Demetrio. Beatrice fece chiamare Ferruccio

gli stava davanti, ma ne provava un immenso fastidio: tornava a chiudere gli occhi, ricadendo di bel nuovo in una lanterna magica di cose strane

caldo bagliore del sole di luglio, mandando una voce confusa d'immenso alveare umano, voce che veniva a finire contro il massiccio edificio del carcere

sanguigno era succeduta una luce languida di un azzurro verdognolo, in cui svanivano, come piume di un immenso ventaglio, strisce lunghe di cirri bianchi e

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