una scena che, per la sua impressionante miseria, incita alla rivolta. Immaginiamo invece l’epoca sognata della felicità e del benessere e
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Immaginiamo adunque - con molta benignità - che il pubblico lettore, snebbiati gradualmente i pregiudizi e i precetti (soprattutto quelli della
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24. Immaginiamo la Terra e il Sole fermi ambedue: è evidente che in tal caso non avremmo giorni e notti alternantisi e susseguentisi, che
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, perché nella sua rotazione tutti i suoi punti descrivono circoli paralleli a quel piano; e se immaginiamo altresì che il Sole si muova nel verso della
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Consideriamo la vicina fig. 14. La grande linea ovale è l’eclittica, sul cui piano immaginiamo di trovarci in piedi col corpo nell'emisfero nord del
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O immaginiamo condotto, perpendicolarmente al piano xy, l'asse z orientato in modo che la terra Oxyz risulti destrorsa, il segmento orientato che su
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Per aver la forma delle equazioni cartesiane di un moto traslatorio, immaginiamo di avere scelto inizialmente gli assi della terna mobile paralleli e
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e immaginiamo applicati in un medesimo punto O i vettori u, v 1 e v 2, sarà rappresentato dalla diagonale uscente da O del parallelogramma di v 1 e v
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A tale scopo, immaginiamo tracciata sulla rigata mobile L una curva l unisecante le successive generatrici e consideriamo il moto su L (o ciò che è
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precessione e di figura siano ortogonali e immaginiamo di orientarli in guisa che l'angolo risulti minore di un angolo retto, il che, manifestamente, si può
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Immaginiamo assunto come profilo c (solidale colla figura mobile, e quindi colla circonferenza l) un arco di epicicloide, avente l per base e per
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Immaginiamo di congiungere I con O', e prolunghiamo la I O 1 oltre I di un segmento I O'1 = I O.
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Ciò posto, immaginiamo di far muovere la figura F' attorno ad O', in modo che un suo raggio ben determinato O'O'1, occupi ad ogni istante la
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In particolare se immaginiamo un vettore applicato v, decomposto nei suoi componenti v ', v", normale e parallelo ad r, e aventi la stessa origine di
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confrontabili, cioè hanno comune la caratteristica fondamentale di conservarsi inalterate, durante il moto del corpo. Più precisamente immaginiamo, per fissare
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riferiamo a due corpuscoli di qualsiasi costituzione materiale e di masse m 1 ed m 2 e immaginiamo di sollecitarli separatamente con una stessa forza F
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carattere locale: se consideriamo la regione di spazio circostante alla Terra, ad es. l'atmosfera, e immaginiamo di potervi liberamente trasportare in una
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Immaginiamo introdotte anche le coordinate polari ρ e ζ di polo O, ossia legate alle cartesiane dalle relazioni x = ρcosζ, y = ρsinζ) e sia la forza
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Immaginiamo di avere delle velocità, come grandezze fisiche, l’intuizione fondamentale che esse rispecchiano l’attitudine a percorrere del cammino e
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struttura delle singole parti omologhe, che immaginiamo costituite in Ω e in ω con materiale identico; e sia λ il rapporto di. similitudine geometrica
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Ora, fissato un generico piano tangente π, immaginiamo di assumerlo come piano coordinato x y, prendendo l'asse z orientato verso la parte in cui
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Immaginiamo di portare su ciascun raggio α, β, γ uscente da O, il segmento
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Ciò posto, se tenute fisse la distanza d delle due linee di azione e la lunghezza di v 2, immaginiamo che la lunghezza di v 1 decresca e tenda a v 2
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Per eseguire la integrazione nel modo più spiccio, immaginiamo di decomporre il campo di integrazione in dischi elementari di spessore dz, compresi
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immaginiamo tracciate due sfere ϖ e ϖ' di centro P, l'una di raggio r e quindi passante per Q, l'altra di raggio r' e quindi passante per Q' e
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sul piano di σ, immaginiamo che P tenda, lungo la perpendicolare, a Q. Se Q è esterno a σ risulta dalla (17) che la componente normale dell
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Immaginiamo infatti di coordinare in modo biunivoco e continuo ai vari punti di l i valori di un parametro qualsiasi, ad es. la lunghezza s dell’arco
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’orlo della relativa scatola. Infine immaginiamo l’asse a orientato nel verso, rispetto a cui appar destrorsa la rotazione consentita ad S dal piano di
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debba trainare un treno; e immaginiamo che essa, sotto l’azione del vapore, sia sul punto di mettersi in moto in quel modo che si richiede in
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Ciò posto, immaginiamo che il corpo S sia mantenuto in equilibrio da certe forze applicate a punti delle facce terminali σ1, σ2 e da una certa
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, cioè in assenza di ogni sollecitazione attiva, abbia una configurazione piana; e immaginiamo che essa abbia raggiunto uno stato di equilibrio forzato
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Immaginiamo allora che a ciascun punto Pi sia saldato un anello infinitesimo, assolutamente privo di attrito, e che di siano fissati nello spazio
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Immaginiamo impresso al sistema uno spostamento virtuale in uno dei due sensi: in quello per esempio secondo cui la forza F tende a far ruotare la
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24. Bilancia bifilare. - Immaginiamo un’asticella rigida, omogenea, pesante AA', di lunghezza 2a, mantenuta orizzontale da due fili flessibili
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Ora il peso p dell’asta si può immaginare applicato nel suo centro, mentre il lavoro della coppia (che immaginiamo costituita dalle due forze
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precisarlo, immaginiamo di seguire la curva presso P, percorrendola nel verso positivo, con che Δs comincia negativo, poi s’annulla e poi diviene
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Ciò premesso, sia l un’elica tracciata sopra un cilindro circolare di raggio R. Immaginiamo fissato sulle generatrici del cilindro un verso positivo
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una terna destrorsa. Siamo ora in grado di dar forma più espressiva al risultato. Immaginiamo per ciò un osservatore ritto secondo t. Rispetto a lui
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Immaginiamo di contare gli archi nel senso del moto, e passiamo dalla (11) alle equazioni intrinseche (cfr. Cap. prec., § 4) proiettandola sugli
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Immaginiamo ora una bobina percorsa da corrente alternata e coperta da una piastra metallica. Possiamo pensare a questa piastra come se i suoi atomi
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Immaginiamo una doppia segnalazione reciproca da A in B e da B in A, p. es., mediante la luce; i due tempi di propagazione debbono, a condizioni
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rispetto ad ... . Immaginiamo di portare con noi istrumenti, col quali possiamo esplorare il campo interno a P, determinare direttamente ed indirettamente
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Immaginiamo di partire dalle ipotesi seguenti:
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Immaginiamo d'imprimere a P un impulso; il moto di P si continua sotto l'azione dell'impulso iniziale e della forza definita come sopra per ogni
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Immaginiamo che il setto possa muoversi in uno dei due vasi (di forma cilindrica) a guisa di stantufo. Noi lo vedremo spostarsi per modo da aumentare
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Immaginiamo che la sorgente di elettricità carichi gradatamente il doppio condensatore K e aumenti il potenziale dei dischi, cioè C1 positivamente e
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Immaginiamo che l'elettrogeneratore H carichi gradatamente il doppio condensatore K, e che il potenziale ai dischi C1 e C2 venga ad aumentare, per
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Se delle due parti ond’è composta la tavoletta precedente ne immaginiamo rovesciata una nella sua disposizione, di guisa che la prima linea venga ad
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elezione naturale. Non fa d'uopo che noi ci meravigliamo della loro estinzione: ma bensì della nostra presunzione, quando immaginiamo per un momento di
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Facciamo una ipotesi. Immaginiamo, per esempio, che gli elettori dei tre ministri, i quali sono tornati su quei banchi disapprovassero questo loro
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