, vi si sofferma, risplende e diffonde a raggi la vita che tiene celata nel suo seno fecondo. Questa immagine della luce può servire ancora a ritrarre
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, di superbia. In tutti questi affetti la nostra coscienza riflette una immagine del nostro io, la quale però è già secondaria, ad è ritornata a noi dopo
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raggio purissimo della nostra immagine morale si associa a qualche cosa di plastico e di sensibile, e noi, ricevendolo di ritorno nella nostra coscienza
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usurparci un certo grado di merito senza peccare di superbia. Una differenza capitale passa tra la riflessione della nostra immagine morale e quella della
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questi pecore o lupi. La prima si può esprimere con l'immagine di chi, assorto in un'estasi sublime, contempla il cielo; mentre la seconda si può
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, sublime. Ora egli contempla intera la propria immagine morale, e si giudica un uomo superiore; ora non si arresta che sopra una faccetta del
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classi: fisica, morale e intellettuale. L'amore della nostra immagine fisica riflessa al di fuori di noi costituisce la prima forma di vanità, la
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castiga dei lunghi viaggi. Nè l'immagine è iperbolica o falsa, perchè l'avaro, nella sua gioia di possedere, sente una vera compiacenza nell'arrestare
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noi un vero tesoro, perchè riflette nel nostro cuore l'immagine della persona che amiamo. Del resto poi questi due piaceri possono confondersi insieme
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cuore v'abbia trapunta qualche immagine più viva. Due uomini, che provano il piacere di avvicinarsi, soddisfano il più semplice di tutti i sentimenti
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un'immagine che si è scolpita nel nostro cuore per non cancellarsi mai più. L'abitudine di provare questi piaceri impronta sul volto un carattere
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, vive, almeno in parte, di una vita doppia; e, conservando nel suo cuore l'immagine dell'amico, sente i palpiti di un altro cuore a cui rimanda i fremiti
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secondo la natura della luce che vi arriva, e secondo il numero delle volte che vi si proietta. Così un uomo che manda a noi una sol volta l'immagine di
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dall'alleviamento di un dolore, essa presenta l'immagine più sublime della sodisfazione, del conforto, della voluttà più soave, che viene a cancellare
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oggetto di riflessione un essere vivo, o una creatura immaginaria. Ma vi sono misteriosi sentimenti che si indirizzano a un'idea o ad un'immagine morale
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, si vuol conservare l'immagine dell'oggetto che ha impressionato i nostri sensi, e lo si affida alla memoria, che fa da archivista. Qui vi ha un fatto
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sua essenza. Le cellule della materia grigia del cervello serbano le singole idee, che i neuroni collegano e associano. Tanto più viva è l'immagine
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poche linee, ed ora si contempla attoniti l'arditezza di un'immagine straordinaria; or si guardano con compiacenza i mille frastagli degli ornamenti
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, o può tacere sotto le irritazioni più forti, così il ridicolo, capriccioso e misterioso come il solletico, or prorompe, come una bomba, da un'immagine
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piaceri dell'amor proprio, nei quali la nostra immagine morale, riflessa in noi, è la prima sorgente della gioia. Anche quando proviamo una
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secondo esprime un'immagine che l'artista deve impiegare lunghe ore a rappresentare, e che il filosofo deve studiare lungo tempo per poterla
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onde si calmano e lo specchio della coscienza riflette più pura l'immagine del piacere, allora il canto diviene spiegato e armonioso. Il volgo
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ride colla propria immagine, con la quale si scarica del piacere che lo innonda. Ma, quando siamo pieni di gioia, cerchiamo avidamente un uomo che si
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d'una volta avviene che un importuno pensiero, il timore, l'immagine di qualche oggetto disgustoso, od altre cause consimili, rendano ad un tratto
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immagine che ci ridesta. Così il marinaio che sente l'odor della pece rammenta con gioia l'oceano e la nave prediletta; così il veterano carico di
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l'immagine di una corda che vibra. I grandi artisti però si fanno giuoco delle inevitabili imperfezioni degli strumenti, e ci deliziano con le note
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mente simpatizza colla sensazione, la quale rassomiglia per la sua natura spirituale a un'idea o ad una immagine; mentre nel secondo caso siamo commossi e
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microscopio che mi presentava tante dovizie di immagini. Quando noi vediamo un oggetto animato o una immagine che lo rappresenta, modelliamo più d'una volta
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, rappresenta un'immagine vaga e bizzarra. Il combinarsi poi di molte ombre spande un'attrattiva speciale sopra alcuni spettacoli della natura, e concorre in
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, mentre nel secondo la mente si compiace di un'immagine debole che attira la nostra attenzione ed esercita mollemente il senso. I colori però dànno i
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vista ci ispiri alcun affetto o eserciti in qualche modo il nostro pensiero. È un'emanazione armoniosa del cuore che si confonde coll'immagine degli
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piacerci per la novità delle sensazioni. Lo specchio piano riflette l'immagine dei corpi nella loro grandezza naturale, e ci può svagare con sensazioni, ma
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agitarsi come burattini, stordire l'interlocutore coll'immagine del moto perpetuo, mettersi a rischio di rovesciare o urtar qualche cosa, dar qualche