disse il conte «perché tu hai dato a me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per il nostro viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una
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cavaliere. Così rispose il conte: «Se lo vuoi, lo sarai, buon Blabante. Ma gridami il perché di questo nuovo desiderio, giacché io ti conosco da sempre e
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battendo le ali e mescolando l'aroma: era tutta una giostra di schifo e di spavento. E i cavalli, per il gran bisogno di fuggire, premevano uno
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ridere guardava ad occhi fitti la faccia nascosta di Blabante. «Come ti chiami, giovane coperto? E perché te ne stai così, ora che il sole splende, e il
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Risalirono la larga valle dell'Adige che anche allora (poiché il tempo sposta le montagne, ma lentamente) portava a, valichi verso la parte tedesca
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se ti porta ferita?» «Se la ferita non fosse come il morso del cinghiale, o la cornata del cervo, ma come di spina, io preferirei, Blabante: e
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cielo con i colori dell'immobilità. Dopo un'ora di sforzo tremendo, il conte si accasciò. «È stato il primo tentativo, mio signore» disse Blabante
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Rio. Qui, mentre Narco e la donna, che si chiamava Rilena, vivevano di abbracciato amore e altro non pensavano, Blabante cominciò il suo savio potere
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Passò il tempo che passò. E Narco si fermò davanti a Blabante e domandò: «Allora, amico mio, quanti di questi giri ho fatto fino ad ora?» «Quaranta
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rispetto e devozione volessero mostrare, il loro inchino era eccessivo, e io non me lo spiego. Aiutami a trovarne la ragione». Disse Blabante: «Quanto
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Cavalca cavalca, il conte e Blabante traversavano dopo tre giorni le terre ferraresi, per boschi di pioppo brulicanti al vento. Mentre stavano a
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ridente. Blabante, che l'aveva dimenticata, la ricordò. Narco, che mai se l'era tolta dalla mente, la guardò muto sopra il forte fruscìo dell'acqua. «E
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piante, le siepi, o almeno i fiori della strada? Per quanto io vedo, signore, essi chinano il capo, o nascondono i petali dietro tronchi o zolle, ma
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Valicarono le alte montagne, poi le meno alte, e le foreste. Disperato per lo svanimento che sappiamo Narco faceva propositi di fermarsi a fare il
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«La seconda prova, Narco degli Alidosi, è ottenere un bacio dalla masca Nedarella» disse il mago. «Un bacio?» fece Narco, cui quella parola fece
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d'uomo seduto, col tronco in figura di gambe, potentemente affondate nella terra. Il braccio sinistro, gonfio di nodi muscolosi, è teso verso l'alto e
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Il mago Antolfo ricevette denaro per vivere un mese e un giorno, e parlò: «Narco degli Alidosi, hai fatto e hai dato. Ora ascolta la mia parte del
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Tre giorni dopo, Narco chiamò Blabante. «Fermati laggiù, amico mio» gli disse all'entrata «e fa' venire il cerusico, perché voglio guarire». Si
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