gratitudine che ci lega ai nostri padri per il tesoro immenso di sapienza e di bellezza ch'essi diedero per mezzo di lei alla famiglia umana, e che è
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In che modo studiai la lingua? In un modo semplicissimo, per il quale non occorre il calamaio. È la buon'anima di mio padre, dantista appassionato
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inconsciamente i bambini nell'imparare a parlare: un curiosissimo libro, in cui si rispecchia il disordine matto della mia mente, il perpetuo trescone
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un'altra frase che, non esprimendo per l'appunto il nostro pensiero può farlo frantendere e costringerci perciò ad esprimerlo un' altra volta in
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Per imparar la lingua io leggo assiduamente, oltre gli scrittori, il Vocabolario. Non lo leggo soltanto perchè è il solo libro che, se non tutta
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Ora, dei cinque modi, che abbiamo visti, di studiare la lingua, tu domanderai quale sia il meglio. Il meglio, a mio parere, è il sesto. Voglio dire
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Falso monetario della lingua, s' intende. Era un pittore ligure, digiuno di lettere, ma pieno d'ingegno, che parlava il, più bizzarro italiano ch' io
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me d' una disgrazia qualsiasi, mi scrive un semplice p. c., m'ha l'aria di voler dire per canzonatura o per cavarmela. Ed è veramente canzonatura il
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- Quanto a me, consentirà che non ho bisogno - di studiar l'italiano. Sono un uomo d'affari! - Mi scusi. È forse il dialetto la lingua ufficiale
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della Pachetta. Ci son balenati dinanzi Attilio Regolo, che con le palpebre arrovesciate, spasimando, guarda il sole, e Carlomagno circondato di
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che il pane diventi duro in casa; - MANGIARE IL PAN PENTITO - FINIR DI MANGIAR PANE, per morire, e - PAN DI RICATTO - che si dice quando uno rifà agli
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vocaboli sai il significato: ti tratto da uomo. Quelle ed altre molte appartengono a una famiglia di parole che si potrebbero chiamare: della scienza
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FA, CHE INTACCA, SCRIVE CORRENTE, FA GROSSO, SOTTILE, STRIDE, SCHIZZA, LASCIA (non finisce il tratto), SBAVA. - PENNATA, quanto inchiostro prende in
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, passare il pétaso alato di Mercurio, Psiche spiar le forme dell' amante incognito, Ulisse sterminare i Proci, Teseo giustiziare Procuste, Pirra far degli
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fatto bene, son di complessione - debole: per questo non faccio ginnastica? - Ma il non aver attitudine allo studio della lingua è una ragione di più
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PIANGE addosso, perchè fa le grinze d'un viso piangente, e di scarpe tutte rotte: scarpe che PIANGONO a cent'occhi. Dire che ho cercato tante volte il
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e arguti, che nelle pagine precedenti abbiamo saltato a piè pari. Se leggerai tutto il vocabolario, vedrai che, ce n' è a profusione, che alle
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. Bello il verbo PORGERE nel senso di suggerire: - Fa' quello che la natura ti porge. - Dice il popolo, in Toscana: - Un animo mi PORGE, il cuore mi
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Credo di non averti seccato. Non ti saresti seccato neppure, credo, s'io non avessi fatto molte omissioni per abbreviarti il cammino. Ho detto molte
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corso dei tuoi studi. T'accadrà qualche volta di passare in rassegna mentalmente il materiale di lingua che crederai d'aver accumulato in vari mesi di
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- Ci ho pensato molte volte, mi ci metterei; ma ho altro da fare, mi manca il tempo. Non le può mancare. Non c'è altra materia che si presti meglio a
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pericolo: il pericolo d'un così brutto malanno, che se io avessi anche solo un leggerissimo dubbio di potertelo tirare addosso con le mie esortazioni
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causa sballata. E per tutta la vita il professor Pataracchi, paladino di Nostra Santa Lingua Immacolata, ritto sulla rocca sacra del Purismo, già
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mente vergine e chiara è più atta ad appropriarsi il materiale della lingua, non soltanto per virtù della memoria ancor fresca, ma anche perchè, essendo
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finezza di Iinguaggio per rendere il proprio pensiero. Ma chi ha vero ingegno, se non sa la lingua bene, si trova tanto più impacciato a farsi valere
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quasi affatto? E come acquistare l'agilità e la prontezza della mente che occorrono per maneggiare il materiale linguistico e farlo servire con garbo
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signori? In Casa voi parlate quasi tutti e fuor di casa quasi sempre il vostro dialetto, e quando non parlate questo, parlate e sentite parlare un
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cuore, persuadono e commovono, accarezzano e consolano? Non è uno studio per la donna? Ma direi che è il primo studio che ella ha da fare, poichè la madre
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qui il caso di cercare da quale intima sorgente della ragione e del sentimento questo ridicolo nasca. Si ride degli errori dei bambini, piacevolmente
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corrispondente italiana; e screziano così il loro italiano per modo, che non si sa ben dire che lingua parlino, e par di sentire di quei sonatori ambulanti che
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Le Sue qualità più notevoli erano un profondo disprezzo per l'arte della parola e un grande amore per la pesca con l'amo; il quale amore derivava in
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comici d' un suo recente viaggio nella Scozia; e il suo racconto era piaciuto per modo, che anche quella sera, alle frutte, tutti i commensali vollero
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Il parlar malamente, in chi più o meno conosce la lingua, deriva in gran parte dalla consuetudine di non pensar mai un momento, prima di aprir la
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compassionevole, d' un tessuto tutto piemontese, ricamato d'ogni specie d' idiotismi e di modi di conio gallico, e in tutto il tempo che stetti con voi non
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te ne metto. Ti basterà questo piccolo saggio, m'immagino. A noi, piccolo veneziano. A te pure, quando che parli italiano, vien fatto di ficcare il
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E anche a te, bruno Sardignolo, poichè ti vedo ridendo dei sicilianisrni, dirò amorevolmente il fatto tuo, quantunque del tuo bel dialetto
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consuetudine di scegliere fra i modi della lingua i meno comunemente usati, credendo che il parlar bene consista nel parlar diversamente dagli altri; è il
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TIZIO. - Giunto che fui al bivio, stetti un momento in forse se dovessi volgere a destra o a sinistra. IL PEDANTE. - Mi permetta. Io direi: arrivato
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Le avevan messo questo soprannome perché il bel modo letterario a ogni piè sospinto era uno dei fiori più frequenti del suo linguaggio abituale
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. - - Certo che c'è. Striminzire. Una ragazza striminzita nel busto. Dice anche il Giusti, per analogia, di persone striminzite in una carrozza troppo piccola
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alteriamo i suoni, come se fosse per noi una lingua straniera? Che serve che tanti grandi poeti, nei quali erano profondi e finissimi il senso e l'arte
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vérde, frésco, césto, Róma, dóno, enórme, e le desinenze degli avverbi in ente, che sono uno degli orrori della nostra pronunzia, veramante! E a dare il
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. Primissimo dei quali sarà quello di pensar meglio, perchè dal parlar chiaro, proprio, preciso, scolpito, dalla consuetudine di esprimer tutto il
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fiorentinità non consistesse in altro, e preso per giunta il malanno di pronunziar più fiorentino dei fiorentini, esagerando istrionicamente tutte le
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parlasse sul serio o per burla, e aspettando che da un momento all'altro ripigliasse il parlar naturale. Di quando in quando, per effetto di quel suo
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Vedo parecchi lettori, che dopo avere scorso la prefazione, fanno l' atto di chiudere il libro. Un momento, signori. Chiedo il permesso di rivolgere
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Bisogna, la prima cosa, acquistare il materiale della lingua. Parlando a te, italiano, intendo dire con " materiale della lingua - tutti quei
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, finalmente, che i modi registrati così solitari, quando poi s'è dimenticato il posto che occupavano, la serie d'idee a cui eran legati, il significato e
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Suppongo ora che tu mi domandi in qual modo dovrai proseguire , allargando il campo dello studio, dopo aver fatto la preparazione che accennai
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persuasi che il metodo migliore di studiare era quello di raccogliere con la penna e di disporre nella mia raccolta il materiale della lingua come si
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