Restaurazione salgono al potere gli avanzi di quella vecchia aristocrazia, che sembravano distrutti; ma colle giornate di luglio, il popolo le dà
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Se dovessi scegliere un artista, cui dare il nome di pittore dell’aristocrazia e della Restaurazione, sceglierei Ingres. Egli è tenuto in Francia
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Il Delaroche è davvero il pittore della borghesia e del regno di Luigi Filippo. Chi legge le storie del Villemain, del Guizot, del Thierry, e poi va
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Ma oltre a ciò, v’è da fare ancora un’altra considerazione sull’indole generale di questa pittura storica, di cui egli è il fondatore. In che cosa il
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L’assassinio del duca di Guisa fu il quadro in cui questa nuova pittura raccolse quasi tutti i suoi pregi. La verità del fatto; il carattere dei
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dei capi d’opera nel dipingere la Scuola d’Atene, la Disputa, il Parnaso, come Michelangelo nel dipingere il Giudizio Universale; perchè allora
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Il Delaroche evitò tutti questi pericoli, nel solo modo che gli era possibile. Prese i fatti della storia quali erano, e li ritrasse, aiutandosi, con
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Il quadro, con cui Delaroche pose il suggello alla sua fama di grande artista, fu l’Emiciclo, nel quale sono dipinti tutti i grandi artisti schierati
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classica, rispondeva per un verso a questo stato degli animi; ma per un altro verso faceva sentire il bisogno d’una maggiore libertà, e di muoversi senza
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Che cosa resta? Resta l’uomo, resta la realtà e la verità. Ma il vero ed il reale non sono una sola e medesima cosa col materiale, come alcuni
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voluta o cercata, come elemento di poesia, divenne allora ridicola, ed Heine, malato e sofferente come il Leopardi, uccide col suo riso tremendo tutti
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In Francia seguiva però qualche cosa di ben diverso da ciò che seguiva in Italia o in Germania. Il 48 aveva minacciato coll’ombra paurosa del
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disprezzo chiamano realisti? Il mutamento è più profondo che non si crede. Imitare è una parola che bisogna spiegar bene. Studiare i classici, tradurli in
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Studiare il vero, studiare la natura umana e ritrarla nei quadri, è oggi necessità inesorabile dell’arte moderna. Il realismo s’incontra nella storia
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I due artisti che meglio ci possano dare un’idea della moderna pittura dei Francesi sono il Gérôme ed il Meissonnier. Il primo tratta a preferenza
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Ognuno ha veduto la fotografia del quadro: La morte di Cesare. Il cadavere di colui che vinse tante battaglie, e raccolse nelle sue mani le redini
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Uno dei più celebri quadri del Gérôme, è il Duello fra due maschere, nel Bois de Boulogne. Un Pierrot ed un Arlecchino si sono trovati rivali in un
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La Frine innanzi ai giudici dell’Areopago. — Il difensore, dopo la sua arringa, fidando più nell’eloquenza della bellezza di lei che in quella delle
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Il pittore del secondo Impero, quello che raccoglie oggi le lodi e l’ammirazione più universale, è certamente il Meissonnier. Si presenta con un
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Mi fu raccontato e, sebbene non oserei garantire il fatto, lo narro perchè assai verosimile, che il Meissonnier cominciò a dipingere, seguendo la via
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La ritirata di Napoleone I nel 1815, è forse il quadro in cui il Meissonnier, superando se stesso, si è innalzato alla vera grandezza storica. La
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alcuni dei nomi più importanti, per determinare solo il carattere generale delia scuola, e le sue relazioni con la storia e la letteratura francese. Ci
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Ma prima di concludere questa parte del nostro scritto, vogliamo accennare il nome d’un altro artista, che ha cercato le sue ispirazioni fuori del
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natura. La santità della famiglia, la nobiltà degli affetti, l’abnegazione, il disinteresse più generoso sono i soggetti di cui va in cerca, sono l’aura
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testa, e signore che gettano fiori dalle finestre. Il reggimento è, invece, imbarcato sopra una nave da guerra, pronta a partire. Intorno son venute
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calpestarono la patria tedesca, il che rese sempre più necessario continuare il lavoro cominciato, per restaurare il pensiero nazionale, ed apparecchiare con
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L’altra tela, anche più bella, non si trovava nell’Esposizione universale, ma in quella del Palazzo d’industria. Rappresenta una scena diversa. Il
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Un ciarlatano che, levando il cappello a un povero contadino, ne fa uscir fuori degli uccelli. Magro, nervoso, con pochi cenci indosso, perchè non si
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L’arte italiana ha avuto un singolare destino all’Esposizione di Parigi. Il pubblico s’affollò innanzi ai nostri quadri, e più ancora alle statue
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La scelta dei nostri quadri, fatta in diverse città, senza che gli uni sapessero degli altri, con uno spazio assai ristretto a Parigi; il non avere
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non può più progredire senza il sussidio di due grandi forze: la scienza ed il disegno. L’Inghilterra, che è stata lungamente la prima nazione
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Tutto questo però non poteva durare a lungo, e Manzoni levò tra noi il primo grido di guerra contro i pedanti, stendendo la mano ad Alfieri, a
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In Toscana le cose procedevano diversamente, perchè ivi nè l’Accademia nè il Purismo avevano potuto stendere radici profonde. Come, infatti, potevano
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energia avevano poca correzione; ma non erano nè accademici, nè anti-accademici, e non fondarono una scuola; il Bezzuoli fu facile e poco originale
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studiare il vero, con un sentimento cosi genuino, così semplice della natura, che i soggetti meno importanti acquistarono nei suoi quadri un valore
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’altro più piccolo ancora. Il primo è un episodio della battaglia di Solferino, La presa d’un camposanto. Gli Austriaci già si ritirano facendo fuoco
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chiara, il che non è cosa da risolversi in due parole. La scuola francese, appunto pel suo carattere nazionale, è così intimamente connessa con la
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, quale era da aspettarsi in un artista del suo valore. Un giovane artista, il Faruffini, assai meno conosciuto del Gamba, col suo quadro rappresentante
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Rincresceva molto il non vedere nella lizza il Bertini di Milano. È vero che coloro i quali hanno ima reputazione assicurata, non vogliono sempre
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statua, e solo non conveniamo con lui quando, senza alcuna riserva, egli dice ancora che il Napoleone del Vela è veramente sollevato nelle più serene
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La scena solenne ha luogo in una delle sale di Palazzo Vecchio. Il Duca è seduto in mezzo del quadro, con la penna in mano, accanto alla tavola
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In un suo quadro più recente, che non era a Parigi, l’Ussi rappresentò Dante ingenuamente canzonato da alcune donne, secondo che il Poeta stesso
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Il Pagliano, l’Ussi ed il Morelli son quelli che ho scelti come i rappresentanti delle tre scuole, in cui è principalmente divisa la pittura italiana
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Non v’è dubbio alcuno, io credo, che fra tutti i pittori italiani egli dimostri una maggiore originalità. Se il pittore deve trovare il suo proprio
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Che fare dunque? Uscire dalle convenzioni e dagli artifizi, cercare il vero, trovare un nuovo ideale. È presto detto; ma a spezzare le vecchie
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cappelli a tre punte, successero la nostra prosaica giubba ed il nostro più prosaico cappello. Solo le donne conservarono qualche forma elegante nelle
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tirocinio di studi, una scuola, un diploma. L’avvocato, il medico, il farmacista, il maestro elementare debbono tutti avere il loro diploma. V’è una sola
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E così sorse la scuola di David sotto il primo impero, che aveva esso stesso molte velleità romane. Si diffuse rapidamente e raccolse per tutto
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Il Radeau de la Méduse, esposto dal Géricault nel 1819, fu come il primo segnale di guerra. Una zattera, costruita cogli avanzi della Medusa, dai
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principale nella cultura nazionale della Francia. Il letterato, l’artista, il popolo, l’industria ed il governo ne cavano vantaggio, e ne vanno, a buon
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