Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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un risultato che verrà dimostrato nella parte III, che  il  quanto azimutale l ed il quanto magnetico m hanno il
dimostrato nella parte III, che il quanto azimutale l ed  il  quanto magnetico m hanno il seguente significato fisico: il
che il quanto azimutale l ed il quanto magnetico m hanno  il  seguente significato fisico: il modulo p del momento
il quanto magnetico m hanno il seguente significato fisico:  il  modulo p del momento angolare dell'elettrone (momento
(momento dell'impulso) rispetto al nucleo è , ed  il  momento dell'impulso dell'elettrone rispetto all'asse z è .
notando che al convergere di ψ verso π/2  il  numero tende verso il limite verso il limite positivo r - ρ
che al convergere di ψ verso π/2 il numero tende verso  il  limite verso il limite positivo r - ρ sinφ, mentre il
di ψ verso π/2 il numero tende verso il limite verso  il  limite positivo r - ρ sinφ, mentre il denominatore tende a
verso il limite verso il limite positivo r - ρ sinφ, mentre  il  denominatore tende a zero.
è  il  rapporto tra il numero dei sistemi nello stato e il numero
è il rapporto tra  il  numero dei sistemi nello stato e il numero totale N.
è il rapporto tra il numero dei sistemi nello stato e  il  numero totale N.
 il  volume sulla spettroscopia del presente trattato, oppure il
il volume sulla spettroscopia del presente trattato, oppure  il  n. 23 o il n. 27 della bibl.
spettroscopia del presente trattato, oppure il n. 23 o  il  n. 27 della bibl.
 il  peso p (verticale verso il basso);
peso p (verticale verso  il  basso);
fissi  il  metro ed il secondo, da
fissi il metro ed  il  secondo, da
 Il  criterio è suggerito dalla intuizione. Per un punto
di punti) appar consentaneo alla nostra intuizione fisica  il  ritener stabile uno stato di equilibrio se, quando lo si
equilibrio se, quando lo si perturbi alcun poco (spostando  il  punto o il sistema dalla posizione equilibrio verso
se, quando lo si perturbi alcun poco (spostando il punto o  il  sistema dalla posizione equilibrio verso un’altra
essa compatibile coi vincoli) le forze tendono a riportare  il  punto (o il sistema) alla sua posizione di equilibrio.
coi vincoli) le forze tendono a riportare il punto (o  il  sistema) alla sua posizione di equilibrio.
di grammi uguale al peso molecolare. Perciò, conoscendo  il  numero di Avogadro N, si ottiene il peso in g. di una
Perciò, conoscendo il numero di Avogadro N, si ottiene  il  peso in g. di una singola molecola dividendo per N il peso
il peso in g. di una singola molecola dividendo per N  il  peso molecolare. Similmente il peso in g. di un atomo si
molecola dividendo per N il peso molecolare. Similmente  il  peso in g. di un atomo si ottiene dividendo per N il peso
il peso in g. di un atomo si ottiene dividendo per N  il  peso atomico.
Si osservi che ha ancora  il  significato di momento angolare totale del sistema: perciò
significato di momento angolare totale del sistema: perciò  il  quanto azimutale k conserva il suo significato .
totale del sistema: perciò il quanto azimutale k conserva  il  suo significato .
noto dalla Geometria analitica che, se si prende  il  polo in uno dei due fuochi di una ellisse e l'asse polare
e l'asse polare diretto secondo l’asse maggiore verso  il  vertice più vicino, e si denota con a il semiasse maggiore,
maggiore verso il vertice più vicino, e si denota con a  il  semiasse maggiore, con b il semiasse minore, con e
più vicino, e si denota con a il semiasse maggiore, con b  il  semiasse minore, con e l'eccentricità con P il parametro si
con b il semiasse minore, con e l'eccentricità con P  il  parametro si ha
per la 3alegge  il  rapporto è sempre il medesimo, qualunque sia il pianeta che
per la 3alegge il rapporto è sempre  il  medesimo, qualunque sia il pianeta che si considera; lo
la 3alegge il rapporto è sempre il medesimo, qualunque sia  il  pianeta che si considera; lo stesso può dunque dirsi del
di un burrone lasciandovi cadere un sasso e contando  il  tempo, trascorso tra l’istante in cui si abbandona il sasso
il tempo, trascorso tra l’istante in cui si abbandona  il  sasso e quello in cui si ode il rumore prodotto dall’urto
in cui si abbandona il sasso e quello in cui si ode  il  rumore prodotto dall’urto del sasso contro il fondo del
in cui si ode il rumore prodotto dall’urto del sasso contro  il  fondo del burrone. Si ammetta che il suono risalga colla
del sasso contro il fondo del burrone. Si ammetta che  il  suono risalga colla velocità di 340 metri al secondo.
r designa  il  raggio di curvatura della traiettoria, ed n il vettore
r designa il raggio di curvatura della traiettoria, ed n  il  vettore unitario diretto lungo la normale principale verso
vettore unitario diretto lungo la normale principale verso  il  centro di curvatura, otteniamo
la costante k, detta costante di Boltzmann, non è altro che  il  rapporto tra la costante R dei gas perfetti e il numero di
altro che il rapporto tra la costante R dei gas perfetti e  il  numero di Avogadro. Il valore di k è
tra la costante R dei gas perfetti e il numero di Avogadro.  Il  valore di k è
dei due prodotti vettoriali. Si suol dire in conformità che  il  prodotto vettoriale è alternante (anziché commutativo,
vettoriale è alternante (anziché commutativo, quale è  il  prodotto di due numeri o il prodotto di un vettore per un
(anziché commutativo, quale è il prodotto di due numeri o  il  prodotto di un vettore per un numero o il prodotto scalare
di due numeri o il prodotto di un vettore per un numero o  il  prodotto scalare di due vettori). Inoltre, come si vedrà al
scalare di due vettori). Inoltre, come si vedrà al n. 26,  il  prodotto vettoriale non è associativo.
 il  significato di r', il potenziale dell’attrazione della
il significato di r',  il  potenziale dell’attrazione della stessa sfera σ nel punto
stessa sfera σ nel punto interno P'. Ad esso compete quindi  il  valore del n. 17 e rimane
r  il  raggio della sfera, cui il segmento appartiene;
r il raggio della sfera, cui  il  segmento appartiene;
fondamentali per saperlo applicare ad una f qualunque. Ora,  il  vettore sarà individuato dalle sue componenti che
individuato dalle sue componenti che indicheremo con (dove  il  primo indice caratterizza la componente, mentre il secondo
(dove il primo indice caratterizza la componente, mentre  il  secondo specifica il vettore di cui si tratta): potremo
caratterizza la componente, mentre il secondo specifica  il  vettore di cui si tratta): potremo scrivere perciò
Moti dei gravi. - Scelta, pel riferimento, una terna  il  cui asse delle y sia verticale ed orientato verso il basso,
terna il cui asse delle y sia verticale ed orientato verso  il  basso, dimodoché il piano xy risulti verticale, avremo come
y sia verticale ed orientato verso il basso, dimodoché  il  piano xy risulti verticale, avremo come componenti della g
parte, qualunque sia  il  centro di riduzione, il sistema σ 2' ha il risultante e il
parte, qualunque sia il centro di riduzione,  il  sistema σ 2' ha il risultante e il momento risultante
qualunque sia il centro di riduzione, il sistema σ 2' ha  il  risultante e il momento risultante manifestamente opposti
il centro di riduzione, il sistema σ 2' ha il risultante e  il  momento risultante manifestamente opposti al risultante e
al risultante e al momento di σ 2, e quindi anche di σ 1.  Il  sistema formato dai sistemi σ 1, σ 2', è dunque
riducibile ad un sistema assolutamente nullo. Ne scende che  il  sistema formato da σ 1, σ 2, σ 2' è riducibile all’unico
riconosce che, mentre può assumere tutti i valori interi,  il  coefficiente di assume solo i valori . Applicando dunque il
il coefficiente di assume solo i valori . Applicando dunque  il  principio di selezione, e ricordando che il numero quantico
dunque il principio di selezione, e ricordando che  il  numero quantico legato alla coordinata è il quanto
ricordando che il numero quantico legato alla coordinata è  il  quanto azimutale l, si vede che sono possibili solo i salti
l, si vede che sono possibili solo i salti quantici in cui  il  quanto azimutale l (e quindi k) varia di ±1: il che
in cui il quanto azimutale l (e quindi k) varia di ±1:  il  che esprimeremo scrivendo
di qui risulta senz’altro che  il  baricentro G è il punto, in cui il momento polare riesce
di qui risulta senz’altro che il baricentro G è  il  punto, in cui il momento polare riesce minimo; giacché in
risulta senz’altro che il baricentro G è il punto, in cui  il  momento polare riesce minimo; giacché in ogni altro punto P
momento polare riesce minimo; giacché in ogni altro punto P  il  momento supera M g della quantità essenzialmente positiva
vettori applicati F i e Φ i·i+1 hanno entrambi per origine  il  punto P i (il primo per definizione, il secondo per
per origine il punto P i (il primo per definizione,  il  secondo per ipotesi), cosicché rispetto a codesto nodo è
per ipotesi), cosicché rispetto a codesto nodo è nullo  il  loro momento risultante. Sarà perciò nullo anche il momento
è nullo il loro momento risultante. Sarà perciò nullo anche  il  momento rispetto a P i del vettore equivalente Φ i-1·i , il
il momento rispetto a P i del vettore equivalente Φ i-1·i ,  il  quale, essendo per definizione applicato in P i-1, appunto
α  il  rapporto tra l’altezza e il raggio del cilindro.
α il rapporto tra l’altezza e  il  raggio del cilindro.
 il  simbolo log denota il logaritmo naturale (o di base e), si
il simbolo log denota  il  logaritmo naturale (o di base e), si conclude
 Il  raggio delle sfere è di 10 cm.; quello delle aste
aste cilindriche 1 cm.; la lunghezza di tali aste 40 cm.;  il  raggio medio del mozzo cm. 6.5; quello della sua sezione
6.5; quello della sua sezione meridiana cm. 1.5. Le aste e  il  mozzo sono di legno. Il peso specifico dell’acciaio si
meridiana cm. 1.5. Le aste e il mozzo sono di legno.  Il  peso specifico dell’acciaio si ritenga 7.6, quello del
si ritenga 7.6, quello del legno 0.5. Calcolare  il  momento assiale del sistema. [Si trova 218,… in unità
generale designeremo con n  il  versore di cioè il vettore unitario che ha la direzione e
generale designeremo con n il versore di cioè  il  vettore unitario che ha la direzione e il verso della
versore di cioè il vettore unitario che ha la direzione e  il  verso della normale principale. Dacché la lunghezza di è c,
 Il  prodotto ΔkΔx assume il valore minimo quando D = O, cioè
prodotto ΔkΔx assume  il  valore minimo quando D = O, cioè quando
indipendente da γ; cioè  il  rapporto tra il cubo della forza di propulsione e il
indipendente da γ; cioè il rapporto tra  il  cubo della forza di propulsione e il quadrato della potenza
cioè il rapporto tra il cubo della forza di propulsione e  il  quadrato della potenza è una costante caratteristica del
. Se u è  il  vettore unitario che ha la direzione e il verso di r, il
. Se u è il vettore unitario che ha la direzione e  il  verso di r, il momento assiale M si può rappresentare
è il vettore unitario che ha la direzione e il verso di r,  il  momento assiale M si può rappresentare vettorialmente (n.
 Il  principio dell'equipartizione dell'energia, che è una
prende una forma particolarmente espressiva nel caso che  il  sistema a cui lo si applica sia soggetto a forze di tipo
e potenziale sono eguali, e quindi l'energia totale è  il  doppio dell'energia cinetica media; quest'ultima, d'altra
cinetica media; quest'ultima, d'altra parte, è eguale, per  il  principio della equipartizione, a ½ f k T, essendo f il
per il principio della equipartizione, a ½ f k T, essendo f  il  numero dei gradi di libertà del sistema. Il valore medio w
k T, essendo f il numero dei gradi di libertà del sistema.  Il  valore medio w dell'energia in un sistema elastico risulta
posto,  il  moto rigido di S risulta definito quando si conosca il moto
il moto rigido di S risulta definito quando si conosca  il  moto della terna Oxyz rispetto alla Ωξηζ; per il che basta
si conosca il moto della terna Oxyz rispetto alla Ωξηζ; per  il  che basta conoscere: a) il moto O(t) della origine; b)
Oxyz rispetto alla Ωξηζ; per il che basta conoscere: a)  il  moto O(t) della origine; b) l'orientazione, istante per
 il  solido in dischi elementari con piani perpendicolari
in dischi elementari con piani perpendicolari all’asse.  Il  momento d’inerzia di uno di questi dischi di raggio R e di
se z 1 e z 2 sono le altezze dei piani che limitano  il  solido, il momento d’inerzia Ί avrà per espressione
z 1 e z 2 sono le altezze dei piani che limitano il solido,  il  momento d’inerzia Ί avrà per espressione
vale  il  segno + o — secondo che il moto avviene nel senso delle
vale il segno + o — secondo che  il  moto avviene nel senso delle crescenti o decrescenti).
Convenendo di indicare (1) Adottiamo provvisoriamente per  il  quanto magnetico la notazione m* per evitare confusione con
scriveremo m in luogo di m*, come è uso generale. con m*  il  numero , (dove il segno è scelto col criterio precedente)
luogo di m*, come è uso generale. con m* il numero , (dove  il  segno è scelto col criterio precedente) si avrà
è quindi uguale a zero salvo  il  caso che l'esponente si annulli, cioè che sia , nel qual
sia , nel qual caso l'integrale è uguale ad 1. Similmente,  il  secondo integrale rispetto a si annulla salvo il caso di ,
il secondo integrale rispetto a si annulla salvo  il  caso di , ed il terzo si annulla salvo il caso di .
integrale rispetto a si annulla salvo il caso di , ed  il  terzo si annulla salvo il caso di . Indicando dunque con la
si annulla salvo il caso di , ed il terzo si annulla salvo  il  caso di . Indicando dunque con la differenza (salto nel
 il  dislivello h fra A e B, e il peso p dell’asta;
dislivello h fra A e B, e  il  peso p dell’asta;
 il  valore che compete alla componente aρ dell’accelerazione
che compete alla componente aρ dell’accelerazione secondo  il  raggio vettore.
sempre o  il  segno + o il segno - lungo tutto l’arco di funicolare.
sempre o il segno + o  il  segno - lungo tutto l’arco di funicolare.
manifesto che, se  il  vettore v (pur variando) si conserva costantemente
ad un piano, lo stesso segue per Δv, e quindi anche per  il  rapporto incrementale e per il vettore derivato
per Δv, e quindi anche per il rapporto incrementale e per  il  vettore derivato
r indica  il  raggio di curvatura della funicolare ed n il vettore
r indica il raggio di curvatura della funicolare ed n  il  vettore unitario diretto secondo la normale principale ed
ed orientato dal punto generico della curva verso  il  corrispondente centro di curvatura.
è altro che  il  prodotto del ds per il versore tangenziale alla
è altro che il prodotto del ds per  il  versore tangenziale alla traiettoria, che è per esso
alla traiettoria, che è per esso funzione della sola s.  Il  lavoro elementare si potrà in questo caso esprimere sotto
di qui (cfr. n. 2, a )) che se si inverte  il  senso del cammino del punto d’applicazione, il lavoro di
si inverte il senso del cammino del punto d’applicazione,  il  lavoro di una forza posizionale cambia segno(e conserva
di una forza posizionale cambia segno(e conserva inalterato  il  suo valore assoluto).
h 2 = k (il che implica k > 0, salvo  il  caso h = k = 0).
 Il  centro di gravità G è il punto medio del segmento, tagliato
centro di gravità G è  il  punto medio del segmento, tagliato dal solido sopra questa
dal solido sopra questa retta g. Si può anche dire:  il  centro di gravità del solido coincide con quello della
condizioni di equilibrio limite, purché equilibrio vi sia,  il  divario ΔT delle tensioni agli estremi ha un significato
ha un significato che importa rilevare; ed ecco quale.  Il  prodotto rΔT misura (in valore assoluto) il momento
ed ecco quale. Il prodotto rΔT misura (in valore assoluto)  il  momento risultante Γ , rispetto all’asse della carrucola,
Γ , rispetto all’asse della carrucola, delle forze che  il  filo (o la fune) esercita sulla carrucola stessa. Infatti
Infatti un generico elemento ds del filo esercita, per  il  principio di reazione, la forza - Fds sull’elemento (di
Arco di circonferenza. Sia l’arco, O  il  centrodella circonferenza, M il punto medio dell’arco. La
Sia l’arco, O il centrodella circonferenza, M  il  punto medio dell’arco. La retta OM è manifestamente un asse
La retta OM è manifestamente un asse di simmetria, talché  il  baricentro G va cercato sopra di essa.
che l’equilibrio sussiste se  il  punto d’applicazione d’ognuna delle forze è il baricentro
sussiste se il punto d’applicazione d’ognuna delle forze è  il  baricentro della faccia perpendicolare, oppure il vertice
forze è il baricentro della faccia perpendicolare, oppure  il  vertice opposto a tale faccia. (Cfr. l’esercizio 18 del
ovvero da un’unica coppia, o addirittura è nullo. Si ha  il  primo caso (n. 40), quando il risultante R non è zero; il
o addirittura è nullo. Si ha il primo caso (n. 40), quando  il  risultante R non è zero; il secondo (n. prec.) quando il
il primo caso (n. 40), quando il risultante R non è zero;  il  secondo (n. prec.) quando il risultante si annulla, senza
il risultante R non è zero; il secondo (n. prec.) quando  il  risultante si annulla, senza che sia contemporaneamente M =
senza che sia contemporaneamente M = 0; si ha infine  il  terzo caso (sistema equivalente a zero) quando si annullano
uno di tali versi, quello, ad es., che da A va a B,  il  segmento si chiama orientato e si indica colla notazione
si chiama orientato e si indica colla notazione AB.  Il  punto A dicesi origine o primo estremo, il punto B secondo
notazione AB. Il punto A dicesi origine o primo estremo,  il  punto B secondo estremo, ovvero estremo libero, o
libero, o semplicemente estremo; la retta su cui giace  il  segmento linea d ’azione.
al secondo membro,  il  trinomio è appunto la velocità relativa v r, mentre il
il trinomio è appunto la velocità relativa v r, mentre  il  quadrinomio

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