e rumoreggiavano i tuoni, che l'eco della roccia prolungava paurosamente. Si era messo a piangere zitto zitto, pensando alla sua mamma, rannicchiato
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? - E mettono carcerati i birri. - Ah! - esclamò Cuddu, comprendendo ora le parole di compare Sidoro: Birraccio! Ne hai per poco! - Sùbito la fanno
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Cuddu l'aveva passata liscia; e da due giorni non si moveva di casa. Per occuparlo la mamma gli faceva riempire, al solito, i rocchetti dell'ordito
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di fabbro ferraio, dove allestivano vomeri facendo schizzare scintille sotto i colpi dei martelli battuti in cadenza; fermandosi, più in là, a
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guardare i tre ragazzi che si giocavano alle piastrelle alcuni bottoni di osso bianchi e neri. Ma egli avea la testa a tutt'altro. - I carrettieri di
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disperazione della mamma. Appena alzato da letto, ella gli lavava la faccia, lo pettinava tra gli strilli e i guizzi dell'insofferente, e poi - come
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Catania, illuminata dalla luna, coi campanili, con le cupole delle chiese che si rizzavano tra i tetti... E, dietro, una cosa ch'egli non sapeva che cosa
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recando notizie... - I regi! I regi! Le fucilate eran cominciate laggiù in fondo alla via. Le Squadre accorrevano. Accorreva anche lui, mescolandosi ai
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rincorreva un uomo senza cappello, con la giacca a brandelli, che scappava e non sapeva dove nascondersi perché tutti i portoni delle case erano chiusi
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i fazzoletti dai balconi!... Si era intruppato con gli altri ragazzi, si era mescolato alla folla gridando anche lui: Viva la Talia! quantunque non
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passavano zitti, sotto il sole, a piccole brigate. Parecchi facevano come aveva fatto lui: si sedevano, asciugandosi il sudore, accendendo la pipa o i
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sedere tutta la santa giornata, come su gli sgabelli di mastro Antonio; e questa idea dava i brividi a Cuddu, quasi mettendosi a fare il calzolaio o il
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, raccontando il caso, vi aggiungesse un po' di frangia. Le signore messinesi, accorse ad assistere i feriti, si eran tutte accese di gran tenerezza per lui, e
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punto dove i ranocchi stavano immobili con le teste fuori dell'acqua, gli occhi verdi a fior di pelle che guardavano intenti, e stese lentamente la
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lui. - Ed ora che fai? Tua madre starà in pena. Cuddu non rispose. Pensava appunto alla sua mamma e i bocconi di pane con la ricotta gli andavano giù
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macchie, tirarono sassate agli sgriccioli che svolazzavano tra i rami di un mandorlo. E Cuddu non avrebbe pensato più alla sua scappata, se Pino non
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pesano. Vediamo se mi porti fortuna. Ieri, in tutta la giornata, ho ammazzato soltanto un coniglio e una tortora... Rimbóccati i calzoni. Il cane
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ruscello che rumoreggiava tra i sassi e sembrava più grosso là, vicino alla gran gora, dove precipitavano dall'alto della roccia le acque correnti dei
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il cacciatore. - Ma io sono più malizioso di loro. E rimase così immobile, quasi un'ora. Sem- brava che i piccioni si fossero passata la voce. Cuddu
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caseggiato della masseria, a mezza costa, e i buoi che pascolavano su per la collina, e le mule legate alla mangiatoia a fianco della grande porta di mezzo
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Tre mesi dopo, i viaggi di Cuddu erano diventati più frequenti. Andava e veniva due, tre volte la settimana; e nelle giornate di cattivo tempo
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Spirito Santo, da indovinare. Va' là! Comare Concetta era contentissima ogni volta che Cuddu le portava i due tarì guadagnati, tanto più che compare Sidoro
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tutti brizzolati di neve. I tre birri portavano i fucili a bandoliera, ma col calcio in su perché la neve non penetrasse nelle canne. Cuddu si era
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per sparare, aveva abbassato la testa, turandosi le orecchie per non sentire il botto. - Morte a nessuno! - replicò il signore in tuba. - I birri
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e i nove anni, Cuddu era stato invaso, quasi improvvisamente, dalla smania di andare di qua e di là, da un quartiere all'altro del paese, fuori del
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: - Il re è sempre re, e le cose tornano, presto o tardi, come prima! - così ella temeva che i birri, usciti di carcere, non se la prendessero con Cuddu
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addietro. Una frotta di ragazzi stava a guardare a bocca aperta, intimidita dagli urli di quell'omaccione che non riusciva a far marciare in tempo i
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fucilate e di bombe, lontano, come la sera della festa di S. Isidoro a Ràbbato, quando sparavano i fuochi d'artifizio nel piazzale della chiesa. Poi
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importava delle due onze? Si dicevano tante cose a Ràbbato che la poveretta comprendeva a metà e male. A Palermo c'era la guerra. I regi avevano
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