Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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C'era una volta...

218685
Luigi Capuana 50 occorrenze
  • 1910
  • R. Bemporad e figli
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
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da allagare il pavimento; e doveva subito subito riposarsi e mangiare anche qualche cosa di sostanza, per rimettersi in forze. Desolato, consultava i

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Facciamola condurre qui. — I guardiani aprirono la prigione e la trovarono vuota. Quella donna dovea essere scappata pel buco della serratura! — Ed

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i vostri occhi son riposti in buon luogo; son nella gobba della Reginotta di Spagna. Il Re si trascinò fino al palazzo reale, dove questa abitava, e

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cristiana! L' Orco si fermò a piè dell'albero, e cominciò ad annusar l' aria: — Oh, che buon odore! — Il Re aveva i brividi mentre i mastini frugavano

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dove fiutavan le pedate. Ma per sua buona sorte era buio fitto; e l'Orco, cercato inutilmente per un po' di tempo, andava via chiamandosi dietro i

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E gli scatenò dietro i cento mastini di suo padre. Ma sì... il Re era sparito. Con quell'olio le carni della Regina tornarono subito morbide, e si

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Re Sole continuò il suo viaggio, e quelle due sorelle se le mangiarono i vermi. Stretta è la foglia, larga è la via, Dito la vostra, che ho detto la

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In casa del ciaba trovarono una granata fitta in mezzo alla stanza, e il Re disse ai ministri — Ecco Sua Maestà la Regina! - I ministri, stupefatti

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e ve la lasceremo morire. — Ma il Re come potrà crederlo? — Ci ho tutti i segnali. - Così fecero. Nel mezzo della notte, afferrarono la povera

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' andò in riva al mare. Stette mesi e mesi: tempo perduto! E a compire i tre anni restavano intanto soli otto giorni! L' ultimo giorno, tirò fuori un

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quando era entrata nel bosco per l' Uomo selvaggio. Figuriamoci che allegrezza! Le feste e i banchetti non ebbero a finir più. Ma di nozze non se ne

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del Gran Turco s' era maritata il giorno avanti. Il Reuccio non sapea darsi pace; piangeva. Il Re, la Regina, tutti i ministri gli stavano attorno

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stomaco sente scoppiare: — Chicchirichì! — Fu una costernazione generale. Chiamarono tosto i medici di corte. — Bisognerebbe spaccar la pancia del Re

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. — Non lo voleva dire, provava rossore, ma sentiva una gran voglia d'uscir fuori a razzolare. Tornarono a chiamare i dottori, ma non ci capivano niente

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: Chi guarisce la Reginotta sarà genero del Re. — E i banditori partirono per tutto il regno, con tamburi e trombette. — Chi guarisce la Reginotta sarà

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gli animali feroci. Era uno spavento! Urlavano, digrignavano i denti, spalancavano le bocche; ma quello sempre avanti, senza curarsene. Finalmente

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curarsene, prese i due semi di lenti, con un po' di saliva glieli applicò sulle pupille spente, e la Reginotta ebbe la vista. Ma appena lo guardò, si

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. Fecero grandi feste, e vissero tutti felici e contenti. E noi citrulli ci nettiamo i denti.

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notizia. Il mago rispose: — Raccatti i cocci di quel puttino di terra cotta e li saldi insieme collo sputo. — Il Re, sebbene di mala voglia, raccattò

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Tizzoncino ridendo: — Bruttona di fornaia! — Apri, Tizzoncino mio! — Allora l' uscio s'aperse, e i due sposini s'abbracciarono. Quella sera si fecero gli

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, più bella della luna e del sole. Non gli parea neppur vero! Intanto che cosa era accaduto? Era accaduto che i suoi ministri e il popolo ritenendolo

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abitava su, nelle stanze reali; pranzava a tavola col Re, colla Regina con tutta la corte, e prima di toccar le pietanze, metteva da parte i meglio

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; molto più che, con tutti quei gatti per la casa, i quali miagolavano da mattina a sera, si viveva una vitaccia d'inferno. Ma Sua Maestà ordinava così

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gatti affamati, e stettero ad aspettare. Quando riapersero la stanza, Topolino non c' era più. E i gatti si leccavano i baffi, come se avessero

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eran più! Allora fece un bando per tutti i suoi Stati: Chi gli portasse, vivo o morto, quel cardellino, riceverebbe per mancia una mula carica d' oro

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il motivo della loro venuta: — Questo povero disgraziato ha tentato tutti i mestieri e non è riuscito in nessuno. Si era anche messo a fare il

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e se ne riempiva le tasche. Ma nella stanza appresso, i diamanti, sempre a mucchi, eran più grossi e più belli. Il Re si vuotava le tasche, e tornava

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i piedi e la calò in un pozzo: — Di' di sì, o ti faccio affogare! - E la Reginotta zitta. Il Re la calò fino a metà. — Di' di sì, o ti faccio affogare

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fortuna. - Quando i figliuoli lo videro tornare senza il fratellino, si misero a strillare. — Zitti! ecco del pane e del formaggio. — Ma Ranocchino do v' è

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finestre, alta un miglio. — Ranocchino è qui, — disse la vecchia. - Quegli uccellacci che aliano attorno alla cima, sono i suoi carcerieri. Bisogna montare

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un carro, su cui eran distesi i cadaveri dei sei figliuoli. — Reginotta, — disse la vecchia — volete sposare Ranocchino? Bisogna prenderlo per un

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orecchie? — Il Re, indignato, la condannava a rigovernare i piatti e le stoviglie della cucina reale. Il principe Pesciolino (lo chiamarono subito così

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— Maestà, ho il rimedio per guarir la regina. Ma prima facciamo i patti. — Oh, bravo! facciamo i patti. — Se nascerà un maschio, lo terrete per voi

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FIRENZE R. BEMPORAD e FIGLIO - LIBRAI - EDITORI MILANO I ROMA I PISA I NAPOLI Via Carlo Alberto, 34 Via Muratte, 27 Sottoborgo Largo Monteoliveto

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Pagina Frontespizio

. . . . . . . . . . . .75 Cecina . . . . . . . . . . . . . . . . . . .97 L'albero che parla . . . . . . . . . 113 I tre anelli . . . . . . . . . . . . . . . 127 La

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Pagina Indice

faceva rabbia, e i lettori non immagineranno facilmente la gioia da me provata nel vedermi, a un tratto, fiorire nella fantasia quel mondo meraviglioso di

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Pagina Prefazione

I TRE ANELLI

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Pagina Titolo

CECINA C' era una volta un Re, elle amava pazzamente la caccia, e per essere più libero di andarvi tutti i giorni, non aveva voluto prender moglie. I

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Pagina Titolo

IL RACCONTA-FIABE C' era una volta un povero diavolo, che aveva tatto tutti i mestieri e non era riuscito in nessuno. Un giorno gli venne l'idea di

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Pagina Titolo

mise in viaggio, e la prima città che incontrò, cominciò a gridare per le vie: — Fiabe, bambini, fiabe! Chi vuoi sentir le fiabe? — I bambini

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Pagina Titolo

: Topolino non vuol ricotta; Vuol sposare la Reginotta; E se il Re non gliela, dà, Topolino lo ammazzerà. Il Re consultò subito i suoi ministri; ed uno di

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Pagina Titolo

IL LUPO MANNARO C'era una volta un Re e una Regina che non avevan figliuoli e pregavano i santi, giorno e notte, per ottenerne almeno uno. Intanto

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Pagina Titolo

dell' albero che parlava. Ma i corrieri tornarono colle mani vuote. Il Re si credette canzonato da quel forestiere, e ordinò d' arrestarlo. — Maestà, se

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lì, da un anno all'altro zappando, seminando sarchiando, insomma facendo tutti i lavori campestri. Nelle ore di riposo cavava di tasca uno zufolo e

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allattarla. Il Re, angustiato, disse a un servitore: — Prendila e portala giù; mettila fra i cagnolini figliati dalla cagna. Però se morisse, sarebbe

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pagnotte e le stiacciate bell' e cotte. Insomma non riposava un momento. Tizzoncino era sempre di buon umore. Un mucchio di filiggine; i capelli

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cosa è stato? — Maestà, trovai l' Uomo selvaggio e mi domandò: — Chi sei? — Sono la Reginotta. — Lasciami vedere. — Mi osservò tra i capelli e urlò

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Re di Spagna. Quelli si scusarono allo stesso modo: — È ancora bambina. — Ma i due regnanti se l'ebbero a male. Si misero d'accordo, -e chiamarono un

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reale? — gli domandarono i ministri. — Non me n' importa nulla. — Allora sappiate, Maestà, che la più bella ragazza del mondo è la figliuola di un

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per quella figliuola? La povera balia si picchiava il petto, si strappava i capelli: — Dio! Dio! Sua Maestà l' avrebbe fatta impiccare! — Agli urli

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