Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ho

Numero di risultati: 40 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Cipí

206540
Lodi, Mario 18 occorrenze
  • 1995
  • Edizioni E. Elle
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

tegola, — fuori c'è la morte! Molti però non l'ascoltarono. — Io ho paura! Io scappo al bosco! — dicevano. E Cipí: — Restate! Il tetto rimbomba, ma ci

paraletteratura-ragazzi

ho fame! — Anch'io! — gridò Cipí, — ma ragiono. Se mi ubbidite forse riusciamo a mangiare tutti senza farci prendere. — Come si fa? — chiese Beccodolce

paraletteratura-ragazzi

dei passeretti! Palla di fuoco stette un po' sopra pensiero poi disse: — Il signore della notte? Ne ho sentito parlare, ma io non l'ho mai visto perché

paraletteratura-ragazzi

Pagina 104

piú buono... il piú grande dei miei nati! — Anche se t'ho fatto tanto arrabbiare? Mamí a questa domanda non rispose perché le mamme non ricordano i

paraletteratura-ragazzi

Pagina 112

pareva dire: «Vieni, vola da me, io ti salverò!» Cipí spiccò un lungo salto verso il cielo azzurro. Un salto ho detto? Un volo! perché riuscí proprio a

paraletteratura-ragazzi

Pagina 15

i chicchi, — ... io quello l'ho visto da vicino, in fondo al buco nero. Ero ancora piccolo allora, ma ce l'ho fatta lo stesso, perché lui non è svelto

paraletteratura-ragazzi

Pagina 32

! L'uomo è ancora vicino, — sussurrò Cipí, — se vuoi guarire devi star quieta; e poi sono qua io, non devi temere... — Ho sete! — sospirò la passeretta

paraletteratura-ragazzi

Pagina 35

salire incontro a lui! Ho gran voglia di scaldarmi al suo fuoco, di vedere i colori... vero, Cipí, che sono magnifici i colori? Piú di tutti a me piace

paraletteratura-ragazzi

Pagina 38

fece scaldare dalle carezze di Palla di fuoco che faceva ormai ribollire la terra. Un chiaro mattino la passeretta disse a Cipí: — Sono guarita! Ho una

paraletteratura-ragazzi

Pagina 41

, raspavano, ma non trovavano niente. Il primo giorno nessuno riuscí a farsi il gozzo e i passeretti pigolavano: — Ho fame! Ho fame! Cipí disse: — Amici

paraletteratura-ragazzi

Pagina 62

per lanciarsi, quando Cipí gridò: — Un momento! Noi abbiamo fame, non possiamo aspettare! — gli risposero. — Anch'io ho fame, — gridò Cipí, — ma non

paraletteratura-ragazzi

Pagina 65

farfalletta vagava nel cielo, ormai moribonda, sospirando: — Come sono sfortunata! Ho voluto aspettare a scendere ed ora nessuno gioca con me! Cipí e

paraletteratura-ragazzi

Pagina 75

nuvole. — O bella... — interruppe Cipí, — io non l'ho mai visto volare, e tu? — Lui non ha bisogno di volare come noi... sta sempre chiuso nel suo

paraletteratura-ragazzi

Pagina 81

l'ho piú visto. Era andato a conversare, sul far della sera, con due stelline che l'avevano invitato sopra i tetti, e non è piú tornato... «Sul far

paraletteratura-ragazzi

Pagina 84

brivido, si strinse a Cipí e sussurrò: — Ho paura, Cipí, tanta paura... — Paura di due stelline discese dal cielo? — No, Cipí, — esclamò la passeretta

paraletteratura-ragazzi

Pagina 88

sarà sulla bandierina, trovatevi tutti sulle braccia del grande albero; là vi racconterò quel che ho visto. È una cosa importante, Cippicippi, non

paraletteratura-ragazzi

Pagina 92

la notte tornò tranquilla come prima. Amici, questo io non ve l'ho detto per darvi un dolore, ma perché voglio che nessuno piú fugga da casa. Stiamo

paraletteratura-ragazzi

Pagina 96

l'abbiamo visto, ma gli altri che cosa hanno visto? Niente! Fin che non avranno prove, non crederanno! — Ma gliel'ho detto io che l'ho visto! - brontolò

paraletteratura-ragazzi

Pagina 99

Lo stralisco

208541
Piumini, Roberto 22 occorrenze
  • 1995
  • Einaudi
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

, piegando il capo. — È fra i piú belli che io abbia veduto: meriterebbe un desiderio forte come la mia ammirazione. Ma; come ho detto, grande è la mia

paraletteratura-ragazzi

Pagina 115

so ancora, Madurer. Ci ho pensato molto, ma la mia mente è rimasta vuota, bianca come le pareti di questa stanza. — Però qualcosa dipingerai, vero

paraletteratura-ragazzi

Pagina 12

, come nei sogni può accadere. «Cosa desideri, potente Sultano?» diceva Gentile. «Io ho tredici favorite bellissime, — rispondeva. — Bellissime tutte

paraletteratura-ragazzi

Pagina 120

non parli, straniero, — disse Amilah, — ti dirò come ti ho sorpreso: è stato a causa del modo in cui questa mattina, al cancello del giardino, tu mi

paraletteratura-ragazzi

Pagina 127

. Gentile, spingendo indietro il capo, quasi a rinforzare la minaccia della lama, o comunicare che era avvertito, riprese a dire: — Io ho sentito

paraletteratura-ragazzi

Pagina 131

per i passi che ti ho fatto sprecare, e per aver interrotto il tuo sonno: ma accadono cose su cui il tuo giudizio è necessario. L'Imperatore lanciò

paraletteratura-ragazzi

Pagina 135

una malattia mortale. Da quando ho capito la verità che mi hai rivelato, ho maledetto ogni istante passato a prepararmi a piacerti, e ogni fibra

paraletteratura-ragazzi

Pagina 138

giudizio sull'opera che ho compiuto: io la presenterò sigillata al Doge di Venezia, e quella sarà, oltre alla collana, quanto ritengo mi sia dovuto. Quella

paraletteratura-ragazzi

Pagina 142

Vergine, io ho invano cercato nel borgo, in questi giorni, un volto di donna che ne sembrasse degno. Posso dire, in lealtà, che quasi falsi, o almeno

paraletteratura-ragazzi

Pagina 163

poneva domande su quale sentimento fosse a prevalere nella sua scelta così tempestiva. — Ho ben riflettuto, reverenda madre, — disse alla fine, pacata

paraletteratura-ragazzi

Pagina 174

mi perdoni Iddio, perché non ti volti a guardare ogni donna, come sempre fai, a tua gran colpa. — Una malattia forse ce l'ho, mio buon fratello

paraletteratura-ragazzi

Pagina 176

provvedevano a quel lavoro, il burban fece chiamare il pittore, e cosí parlò: — Ti ho chiamato nella mia casa per fare a mio figlio un dono insolito... Ora

paraletteratura-ragazzi

Pagina 18

bambino, continuando a sfogliare il libro. — Io ho letto che è verde. Ma è verde come questa farfalla? È verde cosí il muschio? — Un po' piú scuro

paraletteratura-ragazzi

Pagina 22

sedette Sakumat. — Io ho un solo figlio, molto giovane, di nome Madurer, — disse il burban lentamente. — Egli è malato di una strana malattia: ogni

paraletteratura-ragazzi

Pagina 3

mezzo. Di essere dentro. — Cosí dipingeremo un prato, Madurer. — Ma c'è una cosa. C'è una cosa che ti devo dire... Però ora ho molto sonno. Te la dico

paraletteratura-ragazzi

Pagina 40

il fiore giallo. Io ti aiuterò: non sarà difficile. — No. Ho paura di sbagliare. Non voglio piú dipingere, adesso. Sakumat depose il pennello e

paraletteratura-ragazzi

Pagina 45

carne leggera. Amico mio, io non ho mai conosciuto un dolore cosí grande: nemmeno quando mori Aviget, la sposa del mio cuore. Eppure ne vorrei uno

paraletteratura-ragazzi

Pagina 49

cosa mi hai risposto? — Ho risposto: «Va molto lontano, Sakumat». — Anche la nave va molto lontano. — Però, Sakumat, tu mi hai chiesto: «Ma va verso la

paraletteratura-ragazzi

Pagina 59

anche la pelle e disegnato rughe sottili agli angoli degli occhi. — Ho già avuto metà della tua ricchezza, signore, - disse, — e pure la parola

paraletteratura-ragazzi

Pagina 69

verso Occidente. — Ho sorriso, mastro Gentile, perché da molti anni abito qui, — disse pacato il mercante. — Sono ormai disabituato al modo in cui

paraletteratura-ragazzi

Pagina 77

l'ho chiamato e ho chiesto la sua opera per decorare le tue stanze. Egli ha portato con sé molti pennelli e colori, e le sue mani sono come quelle di

paraletteratura-ragazzi

Pagina 8

ritrarre la figura umana. Cosí, quando ho espresso la volontà che la mia immagine sia esposta sulla soglia del Palazzo imperiale, pochi dubbi hanno avuto

paraletteratura-ragazzi

Pagina 97

Cerca

Modifica ricerca