secolo, conservata nell'Istituto di anatomia patologica dell'Università di Tolosa e che ho già trascritta nella precedente edizione:
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diffusiva o sospetta di esserlo, o a richiesta del medico curante, quando sussista il dubbio sulla causa di morte. Ho sottolineato la clausola che
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all'intelligenza: doti che, come ho sempre propugnato, non ci si deve stancare di presumere presenti in ogni nostro simile.
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scadere l'autopsia a una pratica burocratica poco accurata. Il provvedimento suscitò vive polemiche, sulle quali ho riferito con una certa ampiezza in
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dell'autopsia. Nella rassegna testé citata ho analizzato vari aspetti della questione e su taluno di essi intendo ritornare nella presente occasione.
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di popolazione, in misura varia a seconda dei costumi e dell'evoluzione culturale. In alcune legislazioni, come ho accennato, si considera
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, scientifico, sociale. Ho già accennato che nella dottrina e nella tradizione cristiana, grazie alla capacità di distinguere tra culto dei morti e rispetto
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per caso, è perché ho voluto. Tutti i ragazzi si sognano di andare nella giungla o nei deserti o in Malesia, e me lo sono sognato anch' io; solo che a
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mio padre, che in Germania c' era stato anche lui, ma in un' altra maniera: ogni modo, guardi, io lavori in Germania non ne ho presi mai, sono terre
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bestia, perché me lo sono scelto da me: volevo vedere dei paesi, lavorare con gusto, e non vergognarmi dei soldi che guadagno, e quello che volevo l' ho
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. Gli ho chiesto se quel suo caposervizio era davvero così insopportabile da indurlo a fuggirsene a migliaia di chilometri pur di non vederlo, e lui mi
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fiato, in quella sua maniera trasandata a cui ormai ho fatto l' abitudine, senza lasciarsi interrompere se non per qualche breve richiesta di spiegazioni
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"Sì, sono giovane, ma anch' io le ho viste grige, e sempre per via del petrolio. Non si è mai visto che il petrolio lo trovino in dei bei posti, non
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ossidi e l' azzurro vitreo dei suoi sali. Conoscevo bene, con le mani, l' incrudimento del rame, e quando l' ho detto a Faussone ci siamo sentiti un po
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' angolo, grande quanto una pagina di giornale. Ho proposto a Faussone di andare al fiume, discenderlo a piedi fino alla stazione fluviale, e prendere
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fare l' amore, o forse sono duecentotrentasette, non mi ricordo più bene, l' ho letto una volta su una rivista mentre aspettavo di farmi tagliare i
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dei pretesti singoli ed alla mutua compatibilità dei pretesti multipli. "Paese senza tempo", ho commentato io, e Faussone mi ha risposto: "Questione
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gente e a non farci imbrogliare noi. E poi, io non so quanto ha viaggiato lei, ma io ho viaggiato parecchio, e ho visto che non bisogna neanche credere
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Ho sollevato la bocca dal piatto, dicendo fra me "tu vuoi ch' io rinnovelli": le ultime parole di Faussone mi avevano punto sul vivo. Era proprio
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, si respirava in quel cortile un vago odore claustrale, insieme col fascino dimesso delle cose un tempo utili, e poi lungamente abbandonate. Ho
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perché di queste terre cominciavo ad averne un po' basta; secondo, perché a quel bestione laggiù, alla escavatrice con le gambe, io ci tenevo, e l' ho
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Accademia della crusca
