Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il codice della cortesia italiana

184466
Giuseppe Bortone 25 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
  • UNICT
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basti a farle dichiarare non al corrente con la moda. Ho esposto altrove quel che si debba pensare e della moda e dell'eleganza. Qui aggiungo che

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Ho già brevemente esposto, e giustificato, il mio pensiero al riguardo. È passato, grazie a Dio, il tempo in cui usava prendere scrupolosamente nota

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circolo; perché, a mano a mano che vanno smettendo di giocare gli uomini, si abbandonano a questa passione le donne. Ho detto. « circolo », ma avrei anche

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affluenza di compratori. In ogni caso, si saluti entrando ed uscendo - io ho veduto anche stare a capo scoperto in alcune botteghe - si eviti di fumare

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; non foss'altro, per non vedersi fermate all'ingresso; come ho veduto fare, inesorabilmente e per signore italiane e straniere - all'ingresso, per

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qualche frammento di tubo, ho sentito dire delle cose strabilianti; press'a poco come di fronte a qualche affresco di Simone Martini ad Avignone. Non tutti

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Non si aspetta per entrare - e l'ho già detto altrove - che lo spettacolo, o i singoli atti sieno cominciati. Ma né pure ci si va molto prima

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da quella che ho detto riduzione al minimo indispensabile consentito dalla decenza. Il loro fascino diminuisce in proporzione inversa di quanto del

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ho detto, in tutte le ore. La quota di partecipazione si paga non piú tardi del giorno successivo: la delicatezza impone che le signore, come sono

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. Magnifiche usanze che, purtroppo, vanno scomparendo ; mentre sopravvivono i lunghi ragnateli di crespo, ai quali, come ho detto, non sempre corrispondono i

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vantino, talora, ricchezze che non esistono; che si simulino virtú che non si hanno: tanto, la verità verrà presto a galla, con rovina, come ho detto

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requisiti essenziali: la naturalezza; la chiarezza, la convenienza. Ho gia detto che nulla è piú antipatico e piú ridicolo dell'affettazione; dunque

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parzialità, le ingiustizie altro non sono che loro false impressioni o errate interpretazioni. Ho detto « per quanto è possibile », perché anche gl'insegnanti

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Ne ho già detto qualcosa: « Sarai accolto secondo che ti sarai presentato... ». Vi sono delle circostanze in cui ci presentiamo da noi stessi: in un

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; educazione che, come ho detto, è la base di ogni successo e di ogni benessere della vita. E poi, sarebbe in parte vera, quando si trattasse di volontà

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sostituirmi ai Regolamenti delle varie Armi e Specialità; sia perché mi sembra d'aver detto tutto, quando ho detto che il militare deve essere la piú

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qui che ho adoperato l'indicativo - invece del condizionale, che sarebbe stato piú proprio e piú vero - per eufemismo; giacché, molto spesso, il nostro

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avergli fatto un regalo! ». Di modo che, se possibile risparmiare - l'ho anche raccomandato altrove - questa dura prova all'amicizia, tanto ma tanto

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accompagnare e a servire per tutta la vita, accompagnerebbe e servirebbe anche meglio se avesse qualche indicazione pratica, ho tratto alla rinfusa

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pensare: Avrei dovuto far cosí, non come ho fatto; avrei dovuto parlare in questo modo, non in quello... Colpa della timidezza, per cui perdiamo la

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, del circo equestre, d'un cane che abbaia di notte, della prossima cometa... Non ho detto questo: ho soltanto raccomandato d'esser sobri, sensati

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Se è indispensabile badare a « quel » che si dice, lo è non meno badare al « come » si dice. Debbo confessare che ho incontrato poche persone le

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La mancia è, come ho detto, la ricompensa per un servizio prestatoci; il regalo è uno dei modi - né, certo, dei meno graditi! - di dimostrare la

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sbrigativo è, oggi, la cartolina illustrata, ma è un mezzo che suppone familiarità; meglio è adoperare, come ho detto, la carta di visita, con una

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quell'altro campo, certamente piú modesto e meno elevato, ma che ha, esso pure, come ho detto, la sua grande importanza. E i « vestiti smessi »? Darli a

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Gambalesta

216035
Luigi Capuana 18 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Tirrena
  • Livorno
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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- Non ti allontanare da questa piazzetta. Ora ti ho in consegna io. Se vuoi giocare, ecco dei ragazzi. Così dicendo, compare Cosimo, che lo teneva

fucile e la polvere e i pallini? Già, se sparano un mortaretto, salti un palmo da terra dalla paura! - Imparerò; ci vuoi poco. Ho visto come si fa: così

telaio, con le mani dietro la schiena, imperterrito, e diceva : - Ho fame! - Prima làvati le mani e la faccia. - Le mani soltanto... - Hai paura

voglio tornare a Ràbbato; mia madre mi aspetta. Dovevo comprarle il pane. - A quest'ora se lo è già comprato. Stava per dirgli: - Ho io in tasca il

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? - Non so dove qui vendono il pane. Vi ho aspettato là, nel portone... C'era un ammazzato, poveretto! Vi ho cercato per le vie. Ho visto don Carlo il

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rimasto vuoto. - Fate giocare con voi anche questo ragazzo - egli disse ai tre giocatori. - Hai bottoni di osso? Metti la posta. - Non ne ho - rispose

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, ho scrupolo di coscienza di condurre un ragazzo al macello - soggiunse compare Ignazio. - Avanti! Avanti! All'ordine di colui che portava un berretto

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con le labbra. - Lasciatemi vedere! - Non ti agitare; verrà anche da te! - gli disse la signora. - Io lo conosco; gli ho portato una lettera! - balbettò

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invadeva. - Fa' il mestiere di tuo padre. - Mio padre è morto da un pezzo; non l' ho conosciuto. Era salnitraio, mi ha detto la mamma. Si udì il rimbombo di

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pesano. Vediamo se mi porti fortuna. Ieri, in tutta la giornata, ho ammazzato soltanto un coniglio e una tortora... Rimbóccati i calzoni. Il cane

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- In tasca. - Ho trovato dei funghi e li ho colti. - Fammi vedere. Fortunatamente era vero. - Ti manda a rubare, tua madre? - Che dovrei rubare? - Se

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crocetta sotto la darai a quell'omo; l'altra, la mangerai tu. E l'ho mangiata. - E che ha detto quell'omo? - Niente. Ha spaccato la pagnotta... La

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! Non piangere; non ho bisogno delle tue pagnotte. E gliele buttò con mala grazia, dopo averle mezze schiacciate tra le mani. C'era mancato pochino che

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alta voce compare Sidoro. - Ora andrete al molino senza pagare la polizza... E non più colèra!... Tuo padre è morto di colèra; l' ho visto morire io - si

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dato la polizzina della Madonna e una manciata di noci... All'Albero bianco, dal Canzirro; ho fatto una scorpacciata di fichi d' India più freschi di

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azzuffati. Compare Sidoro, accorso, li divise, e condusse Cuddu in disparte. - Ti ho mandato a chiamare; perché non sei venuto? - Mia madre non vuole

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Cuddu. - Garibaldi vuoi dire? - Il Generale ; ho una lettera per lui. - Chi ti manda? - Compare Sidoro. È lettera d' importanza. - D'onde vieni? - Da

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, dopo che quegli gli aveva detto: - Ho mandato io il ragazzo. Non state in pena; ritornerà tra poco; queste sono due onze pel suo servizio. Che le

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Cosima

243918
Grazia Deledda 5 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
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, stasera: speriamo non sia accaduto nulla, laggiú: ho sempre paura. E anche quella stordita che se ne va in giro come una capra.» «Non abbia timore

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: «Si sarà spaventata, stanotte, povera padrona. Per colpa mia: e anche lei.» «Ma no, zio Elia: anzi ho avuto quasi piacere: non avevo mai sentito un

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piccola bocca circondati da raggiere di rughe; "oramai non ho piú bisogno di nulla." E d'un tratto, voltandosi, Cosima vide che la nonnina era vestita da

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, questa disgrazia ha scosso profondamente le basi della felicità mia e di tutti i miei. Io ho sofferto tanto, tanto, che mi pare non si possa soffrire di

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ho mai imposto a nessuno cosa che non fosse giusta.» «Ma anche adesso sarebbe una cosa giusta. Poiché i miei fratelli hanno bisogno, per il loro

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La Stampa

379886
AA. VV. 2 occorrenze

dove, circondato dai disoccupati, sono stato pregato, anzi obbligato a parlare. Ho detto loro : «Voi siete disoccupati. Io lavoro sedici ore al giorno

, lo ho abbastanza daffare a consolar me stesso senza aver da consolare altri, abbastanza pensieri in capo senza che le circostanze me ne portino dei

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