Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Ieri sera sono passato in bici sotto casa di Maristella e  ho  visto la luce accesa. Ho sentito l'aria fresca sul viso e
in bici sotto casa di Maristella e ho visto la luce accesa.  Ho  sentito l'aria fresca sul viso e gli insetti sfiorarmi le
sfiorarmi le gambe (avevo messo i pantaloni di Luca).  Ho  avuto per tutto il tempo nelle orecchie un ritmo bello e
un ritmo bello e triste, come la voce di un tamburo antico.  Ho  rallentato e ho pedalato a tempo. Un pipistrello mi ha
triste, come la voce di un tamburo antico. Ho rallentato e  ho  pedalato a tempo. Un pipistrello mi ha accompagnato fino a
a tempo. Un pipistrello mi ha accompagnato fino a casa.  Ho  voglia di telefonare a Maristella per chiederle se domani
per chiederle se domani le va di fare un giro in bici, però  ho  sempre paura che risponda sua madre. Ci provo. - Pronto?
Pronto? Con chi parlo? - Calzoleria Scarpetti! - Oh, scusi,  ho  sbagliato numero! - Non si preoccupi: venga pure e le
— Sono Tit, — egli rispose. — Qui fa piú caldo che fuori.  Ho  bussato al tuo palazzo perché ho fame. Potrai offrirmi un
fa piú caldo che fuori. Ho bussato al tuo palazzo perché  ho  fame. Potrai offrirmi un po' di stufato e la crema di
mi pareva un po' scucito. — Eh, naturalmente! Non  ho  tempo di cucire, io. Su, dammi questo stufato. Ho fame.
Non ho tempo di cucire, io. Su, dammi questo stufato.  Ho  fame. Caterí guardava con curiosità il vestito e il
con patate, benissimo. E poi la crema di mandorle. — Non  ho  pollastrini, non ho crema di mandorle. Rosetta non c'è, e
E poi la crema di mandorle. — Non ho pollastrini, non  ho  crema di mandorle. Rosetta non c'è, e anche Bellissima se
e í suoi pantaloni per me erano troppo lunghi. Quando li  ho  provati Andrea e sua madre hanno cominciato a ridere come
vergognavo e un po' ero contento di farli divertire, così  ho  cominciato a fare il pagliaccio, anzi il pinguino, ho
così ho cominciato a fare il pagliaccio, anzi il pinguino,  ho  camminato in maniera buffa e ho fatto finta di inciampare.
anzi il pinguino, ho camminato in maniera buffa e  ho  fatto finta di inciampare. Quando sono tornato a casa ho
e ho fatto finta di inciampare. Quando sono tornato a casa  ho  chiesto subito alla mamma di accorciarmi i calzoni. - Non
posso, adesso. Mettili lì sul divano — mi ha detto. Allora  ho  chiesto a mia sorella Aisha se poteva farlo lei. Aisha ha
di indossarli subito e così sono andato in camera mia,  ho  preso le forbici lunghe che la mamma tiene nella cesta da
forbici lunghe che la mamma tiene nella cesta da cucito e  ho  accorciato i pantaloni da solo. Nello specchio la misura
tutto strappato; un sacco, e gli occhiali sul naso. — Non  ho  nemmeno uno straccio, signore, — disse Caterinuccia. —
uno straccettino, lo avrete. Ve lo pago un soldo. — Non  ho  che il vestito della festa, che è anche quello che porto
della festa, che è anche quello che porto addosso. Non  ho  stracci, signore. — Uno straccio, uno straccettino, —
una stupida, e per questo l'ho messa sulla spazzatura. Non  ho  stracci, vi ripeto, signore, — e Caterí montò sulla sedia,
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la pipì — ha detto con la sua inconfondibile voce nasale.  Ho  pensato ad uno scherzo. - Nel gabinetto, naturalmente — ho
Ho pensato ad uno scherzo. - Nel gabinetto, naturalmente —  ho  risposto ridendo - e tu? - Non sei forse tu che fai la pipì
la pipì per le scale? — ha insistito la Nasochiuso. Allora  ho  capito. Mi è passata la voglia di ridere. L'ho guardata a
in silenzio — per mia madre, voglio dire! - Shukran — le  ho  detto sorridendo. - Cosa? - Grazie. In arabo. A questo
imbarazzato e avrei voluto dirle di smettere. Però  ho  pensato a quello che mi dice sempre la mamma: - Non
interrompere mai qualcuno che ti stia mostrando affetto — e  ho  aspettato che finisse. Subito dopo è scappata via ridendo
Stretta è la foglia, larga è la via, Dite la vostra, chè  ho  detto la mia.
piú grande, guardò Caterinuccia, e Caterinuccia disse : —  Ho  un po' di fame. Mi daresti un piatto di carne arrostita con
con contorno, Rosetta? - Oggi non si può, Caterí. Non  ho  lavorato molto, questa settimana. In questo paese i bambini
E andrà a finire che anche la terra si zapperà da sé. -  Ho  capito, sí, Rosetta. Mangerò carne arrostita senza
Stretta è la foglia, larga è la via, Dito la vostra, che  ho  detto la mia.
 Ho  dieci anni e vengo da Casablanca, in Marocco. I miei
perché sono arabi, così adesso sono arabo anch'io, infatti  ho  la pelle come loro, né bianca né nera. lo ho la pelle, i
infatti ho la pelle come loro, né bianca né nera. lo  ho  la pelle, i capelli e la religione diversa dai bambini
i capelli e la religione diversa dai bambini italiani, però  ho  la pelle, i capelli e religione uguale ai bambini arabi. La
sono simpatici. Le prime volte non capivo, ma adesso  ho  imparato bene l'italiano presente, passato prossimo, futuro
e Caterina sono mie amiche e non dicono le bugie. Poi  ho  parlato anch'io con la vecchia Quercia e ho visto le orme
le bugie. Poi ho parlato anch'io con la vecchia Quercia e  ho  visto le orme di Tit, che era appena partito quando sono
"Brava, sora Nina: è proprio l' inchiostro." "E sa, l'  ho  detto solamente per dir qualcosa, perchè molte cose non le
detto solamente per dir qualcosa, perchè molte cose non le  ho  intese; ma quell' oscuro, quel morto colore, e colei che
morto colore, e colei che dalli stracci ebbe il natale, che  ho  inteso subito per la carta, mi hanno fissato in quell'
subito per la carta, mi hanno fissato in quell' idea, e  ho  buttato là a caso." "E ci ha azzeccato." "Ma ecco: che vuol
disse la Eglina: "l'orologio, che giusto stamani l'  ho  sentito chiamar dal babbo il bugiardo." E tutte ridendo
lui. Stretta la foglia, e larga la via, Dite la vostra, ché  ho  detta la mia.
si convince. Io  ho  un padrone: padrone per modo di dire perchè oggigiorno non
con molta salute e felicità. lo, mio Minghin, per vivere  ho  bisogno di mangiare e di far mangiare mia moglie e i miei
bisogno per pagarci poco e trattarci male. - E allora  ho  diritto di protestare. - No. Ora c'è la Carta del Lavoro.
sciagurata, pagherai colla tua testa. Maestà, non ci  ho  colpa. È venuto un cardellino, si è posato sopra un ramo e
Ma si posò in cima all' albero, e canta, canta, canta...,  ho  dormito finora! - Il Re non gli fece nulla. Alla nuova
— Come? Ti sei addormentato anche tu? — Maestà non ci  ho  colpa. È venuto un cardellino, si è posato sopra un ramo e
nanna! il Reuccio fa la nanna! — E canta, canta, canta...,  ho  dormito finora! Il Re volle provarsi lui stesso; e arrivata
Ci  ho  pensato molte volte, mi ci metterei; ma ho altro da fare,
Ci ho pensato molte volte, mi ci metterei; ma  ho  altro da fare, mi manca il tempo. Non le può mancare. Non
il suo pensiero dall'andamento abituale. Ella mi dirà: - Ma  ho  mille pensieri, mille cure; quando ci avrei tempo, non ci
mille pensieri, mille cure; quando ci avrei tempo, non ci  ho  testa; per codesto studio ci vuol animo tranquillo. -Ma
in tre rami, dai quali pendevano grappoli maturi. Io li  ho  spremuti e ho offerto poi il vino in una coppa al re
dai quali pendevano grappoli maturi. Io li ho spremuti e  ho  offerto poi il vino in una coppa al re Faraone. Giuseppe,
Lei, dottor Pastori, scriva le ricette. Chi è primo? - Io  ho  la mia solita artrite, dottore - si lamentò il maresciallo.
ogni sera. E poi chi c'è? Ah, lei, signora Pinuccia... -  Ho  sempre il fiato corto, dottore! Sente? Sente come respiro
e vedrà! Avanti il seguente... - Ieri, come al solito, non  ho  digerito la cena... - fece il signor Attilio con una
che non sono più di parola. Per lei, signora Pinuccia,  ho  trovato un numero di "Tuttamaglia", con un inserto speciale
È contenta? Ed ecco il libro che mi ha chiesto, professore.  Ho  faticato un po' a trovarlo, ma alla fine... Poi, che altro?
Ehi, signor Attilio, non se ne vada via proprio adesso:  ho  qui le sue caramelle alla menta. Non le vuole più? - Oh,
capo fascista! Questi contadini non sono comunisti: io  ho  sbagliato; non dovete molestarli. Ho sbagliato casolare. Il
non sono comunisti: io ho sbagliato; non dovete molestarli.  Ho  sbagliato casolare. Il casolare dove sono i vostri nemici è
dove sono i vostri nemici è mezzo chilometro più in là e  ho  saputo che è deserto. Tutto ciò non era vero. Per i
il sogno che aveva fatto durante la notte. - Fratelli, io  ho  sognato che noi stavamo legando il frumento in tanti
che noi stavamo legando il frumento in tanti covoni: quando  ho  visto che il mio covone se ne stava alto e diritto in mezzo
cattivo. Un altro sogno Giuseppe raccontò ai fratelli: -  Ho  visto il sole, la luna e undici stelle che si inchinavano
ne sono quasi il padre! - rispose il forte vecchio. - Le  ho  fatto tutte le costole alla Colomba (era il nome della nave
- Non è vero che è mio figlio: è un mio figlio adottivo che  ho  salvato da un naufragio.
e fece con loro l'ultima cena. Nel porsi a mensa, disse: -  Ho  ardentemente desiderato di fare questa cena con voi, prima
Tutti gli altri animali fuggono chiudendosi gli orecchi. -  Ho  capito perchè non va - dice la scimmia. - Bisogna metterci
non si può toccare il cibo. A scuola, la prima volta che  ho  mangiato in mensa, mi hanno dato il prosciutto. - È buono,
ed è pure scritto nel Corano. - L'apparecchio acustico che  ho  comprato adesso funziona proprio bene. Capisco tutto! — mi
detto sorridendomi Luisa. - Ah, sì? È costato molto? — le  ho  domandato. - Mezzogiorno e un quarto.
- rispose Minghin arrabbiato - non vedi che testa piccola  ho  io? - e se la toccava. Aveva la nuca tanto piccola che la
Fafòn - perchè non vuoi capire la Carta del Lavoro. - Ne  ho  sentito parlare, ma non ne voglio più sentir parlare -
avessi fatto molte omissioni per abbreviarti il cammino.  Ho  detto molte, ma sono moltissime, e in special modo di nomi
leggendo in luogo mio, tu ti saresti arrestato. Anche  ho  trascurato un monte di vocaboli con cui ti sarebbe passata
quella che tu vedevi con me, seguitando le mie citazioni. E  ho  tralasciato voci limitative, interiezioni, esclamazioni,
avete merce preziosa da mostrarmi? - Maestà, non ne ho, ma  ho  una figlia a casa, tanto buona e tanto bella che si strozza
Il Re me ne ha fatta un'altra delle sue. Quando gli  ho  detto che volevi strozzarti per lui, m'ha dato questo pezzo
domandò se aveva merce preziosa da mostrargli. - Maestà,  ho  a casa una figlia tanto bella e tanto buona! Questa figlia
- Tutto qui? E il pianeta dove siamo noi? Come si chiama? -  Ho  come un vuoto di memoria ... - Un vuoto? Altro che vuoto.
e lui lecca pure lei. Adesso siamo una squadra. Ah,  ho  restituito a Maristella il suo accendino.
In tasca. -  Ho  trovato dei funghi e li ho colti. - Fammi vedere.
In tasca. - Ho trovato dei funghi e li  ho  colti. - Fammi vedere. Fortunatamente era vero. - Ti manda
- replicò Cuddu. - Garibaldi vuoi dire? - Il Generale ;  ho  una lettera per lui. - Chi ti manda? - Compare Sidoro. È
- D'onde vieni? - Da Ràbbato. - Il diavolo mi porti se l'  ho  mai inteso nominare questo tuo paese. Ràbbato hai detto? -
chioccia - Ciò ciò ciò - chiama i pulcini a raccolta - ci  ho  il verme, ci ho. - E lo sminuzza, un pezzetto a tutti,
"Non avrò mai il coraggio di confessare a mio padre che  ho  avuto fra le mani Giovanna, la nonna del Corsaro Nero
nonna del Corsaro Nero nonché Jolanda sua figlia e che le  ho  lasciate andare..." "E allora?" domandò il capitano
se la incontraste realmente, ditele, per favore, che non  ho  nessuna intenzione di incontrarla, per ora...
aggrappato ai peli del cane - guardate che bella preda  ho  fatto! Dove posso portare e nascondere il mio cane? Il
Popoli d'Italia! L'Austria assale il Piemonte, perchè  ho  perorato la causa della comune Patria nei consigli
confidiamo nella giustizia della pubblica opinione. Io non  ho  altra ambizione che quella di essere il primo soldato della
ridendo. - Hai fame? - Non so dove qui vendono il pane. Vi  ho  aspettato là, nel portone... C'era un ammazzato, poveretto!
là, nel portone... C'era un ammazzato, poveretto! Vi  ho  cercato per le vie. Ho visto don Carlo il capitano, ma non
C'era un ammazzato, poveretto! Vi ho cercato per le vie.  Ho  visto don Carlo il capitano, ma non potei raggiungerlo.
voi? E se vi ammazzavano? - Mi son trovato nel ballo ed  ho  ballato. - Questi è figlio vostro? - No, ma ve lo
Senza interesse, s' intende, compare Cosimo. Pago io. -  Ho  due tarì - disse Cuddu vivamente. - Sei ricco, e nessuno lo
di cavargliela fuori. - Questo due tarì è tuo; quello che  ho  ingoiato lo terrò per me. - Non è vero; è sempre il mio! -
i tuoi parenti lo sapevano? - Mia madre non sapeva niente.  Ho  la mamma soltanto. - Piangerà, poveretta! Cuddu non poté
cannone. - E dunque vero? - L'ho vista io con questi occhi!  Ho  visto anche un morto, tutto insanguinato. - Uno? Dicono che
c'erano case bruciate, tetti sfondati. - Come lo sai? - Li  ho  visti. Ho visto anche Garibaldi. - Sei stato a Palermo e
bruciate, tetti sfondati. - Come lo sai? - Li ho visti.  Ho  visto anche Garibaldi. - Sei stato a Palermo e senza dir
Evviva! — gridò Tit. — Pensate, — continuò Rosetta, —  ho  conosciuto una signora che ha diciotto bambini; tutti i
"Sciocchezze!" intervenne il capitano Squacqueras. "Io  ho  portato addosso fino a cento chili d'oro senza fatica!"
non affogare..." "Dunque le avete gettate in mare?" "No, le  ho  portate al Monte... Ero talmente inguaiato che se non le
come per l' intenzione. Scrivendo le presenti Vite, io  ho  avuto il proposito, come tutti gli altri, di ammaestrar le
loro a quelle virtù che leggono descritte; ma sopra ci  ho  voluto che quelle vite mi dessero materia a ragionare delle
nel romanzetto per le bambine, intitolato: - Una Bambola. -  Ho  cercato, per raccorre il tutto in poche parole, di fare
intitolato; - Il fiore delle donne italiane. Al libro  ho  aggiunto un indice assai abbondante di tutte le materie che
che esse ed valutano tanto o quanto la buona intenzione che  ho  avuto nel comporla. Pietro Fanfani.
salotto e si mette a cuccia. - Io... devo ammettere che non  ho  avuto molto fiuto con te ... Beh, non sarà mica un caso se
prosciutto, giusto? - Giusto, niente prosciutto, grazie. -  Ho  qui un bel pezzo di pane arabo, senti come profuma. Magari
ma che me ne importa se morirò sulle alghe, quando, come  ho  lanciato quella nave nel mare, lancerò sopra di essa anche
di essa anche il suo capitano? Cosi sono contento, perchè  ho  seguito il mio istinto di padre e di marinaio.
il latte, Ninetta? - Sì che l'ho zuccherato. - Allora  ho  visto male. La sera, mentre mangiava il caffè e latte, la
signora contessa? - Le dirò, signor Brisighini, che ci  ho  pensato a lungo. E ho deciso di farne una casa di riposo
- Le dirò, signor Brisighini, che ci ho pensato a lungo. E  ho  deciso di farne una casa di riposo per gli anziani della
casa di riposo per gli anziani della mia città. Io qui ci  ho  vissuto a lungo e bene: mi piace l'idea che altra gente
- Finalmente! - disse. - E ora, non chiedetemi dove li  ho  trovati ma... ecco qua: un fornellino elettrico
e un litro di latte fresco! Sono bravo, eh? - Io invece  ho  preso i vuoti delle bottigliette di birra che la Maria Spia
Il latte mica può berselo a canna, povera piccina. - Ci  ho  pensato io, ci ho pensato! - intervenne il maresciallo,
può berselo a canna, povera piccina. - Ci ho pensato io, ci  ho  pensato! - intervenne il maresciallo, sventolando un paio
suol dire, "sgraffignati" dalla borsa del dottor Casnaghi.  Ho  passato una vita ad acchiappar ladruncoli, vuoi che non
che ci penso io! - intervenne la Celestina. - Stamattina  ho  preso un po' di asciugamani nei bagni e ho preparato dei
- Stamattina ho preso un po' di asciugamani nei bagni e  ho  preparato dei pannolini. I neonati sporcano molto, si sa! -
nostra culla? - Non male - riconobbe l'Attilio. - Però... -  Ho  visto dei salici, in fondo al parco - intervenne
di latta e di legno. Di botte ne ricevevo lo stesso, però  ho  imparato a darne.
viene qualcuno a vederle. - Io le vedrei volentieri — gli  ho  detto. Così l'ho seguito attraverso un tinello, una cucina
euro sotto il naso dell'ufficiale. - Mi dispiace ma non  ho  il resto — ha sentenziato il vigile senza scomporsi. - Non
rispose: «Ho una salute di ferro e lavoro volentieri: non  ho  forse ragione di essere contento? «Quanto guadagni al
più 1 centinaio di riporto dànno 9 centinaia; scrivo 9 ed  ho  come prodotto 944. In pratica l'operazione si compie
cercare il prodotto di 25 per 30, moltiplico 25 per 3 ed  ho  75; scrivo a destra di 75 la cifra 0 ed ho 750; 750 è il
25 per 3 ed ho 75; scrivo a destra di 75 la cifra 0 ed  ho  750; 750 è il prodotto voluto. Ma dunque: Si moltiplica un
più 20 volte il 38. Eseguisco il prodotto di 38 per 4 ed  ho  152. Eseguisco il prodotto di 38 per 20 ed ho 760. Sommo
38 per 4 ed ho 152. Eseguisco il prodotto di 38 per 20 ed  ho  760. Sommo 152 con 760 ed ho 912. Il prodotto richiesto è
il prodotto di 38 per 20 ed ho 760. Sommo 152 con 760 ed  ho  912. Il prodotto richiesto è dunque 912. Nella pratica il
Segantino. - Reverendo, mi perdoni se entro in questo modo:  ho  bussato, e forse non mi ha sentito. Son questi i crociati,
i crociati, i ragazzi perseguitati dalla scalogna? Bene,  ho  piacere che siano qui. Venivo proprio per questo, signor
proprio per questo, signor cappellano. La notizia che  ho  letto in questo momento sull'edizione della sera non la
causa dei crociati, tanto più che anch'io, in certo modo,  ho  partecipato alla costruzione... Dunque, ragazzi, per farla
Che personaggio! - le dice tirandole le treccine. - Davvero  ho  una gran soggezione di te. Che ne hai fatto della mia
e glielo agita dinanzi al naso. - E adesso guarda come io  ho  avuto caro il tuo dono. - Pare di no, tanto è malconciato.