l'elezione di alcuno, e gli elettori l'hanno sempre rimandato al Parlamento, finchè il Parlamento ha dovuto cedere davanti all'opinione pubblica.
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I nostri elettori ci hanno mandati qui col convincimento che le elezioni sarebbero state giudicate complessivamente da tutta la Camera, e noi non
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elettori ce ne abbia dato il diritto, noi veniamo a conculcare quel sacro deposito che i nostri elettori ci hanno conferito, vale a dire il deposito
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all'approvazione della Camera. E siccome abbiamo veduto che per questo lato hanno sempre funzionato bene gli uffici, credo che non si possa dubitare del buon
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quest'argomento, ma unicamente di esporre i motivi che hanno suggerito quella modificazione. Pregherei però l'onorevole presidente, innanzitutto, a voler far dare
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pieno diritto all'autore del reclamo stesso di sviluppare davanti alla Camera i motivi che ve l'hanno spinto, mentre dall'altro lato la Giunta
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, pronunziati della Giunta che non hanno l'unanimità dei voti; nè quello dell'onorevole Panattoni, il quale vorrebbe che i giudizi della Giunta fossero
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parole dell'onorevole Lampertico hanno messo in piena evidenza che il dubbio non sussiste. Qui non si tratta di rinunziare ad una prerogativa della Camera
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Ma ammettiamo anche che questi monaci abbiano dei diritti. Ebbene, se essi hanno dei diritti, noi però abbiamo dei doveri, e quello soprattutto di
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all'interpretazione dell'articolo terzo della legge 7 luglio 1866, si potesse dar luogo a titolo d'equità, e taluni hanno ritenuto a titolo di giustizia, ad
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Essi non hanno certo una professione con cui possano procurarsi un guadagno, non conservando nemmeno il diritto di potere andare elemosinando: dunque
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, favorevoli gli oratori che hanno in proposito ieri l'altro parlato.
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Una voce. Hanno una pensione.
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Si è parlato di giustizia, e in suo nome hanno perorato tanti oratori, e credo anche abusando di questo sacro nome della giustizia. Ma quando noi
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, dovreste, prima di farne godere i frutti ai monaci che sono nemici d'Italia, estenderla a coloro che hanno patito e patiscono e languono ancora in
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Cadolini. Io conosco anche dei feriti, resi impotenti al lavoro nella guerra del 1860, i quali non hanno potuto ottenere la pensione che loro sarebbe
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Gli onorevoli Abignenti e Rega hanno proposto un emendamento, che consiste nel cambiare le parole ordinati in sacris, con le altre pel chiericato
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«La Camera dichiara che, in virtù della legge 7 luglio 1866, hanno diritto alle pensioni tutti i religiosi che avevano professato secondo le regole
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diritti acquisiti per coloro che hanno riportate sentenze favorevoli. Ma fuori dei termini della cosa giudicata, negli stretti limiti tracciati dal
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Ora, se voi credete di fare ragione ai Fate-bene-fratelli, appunto perchè hanno professato secondo la loro regola, dovete fare ragione a tutti coloro
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: questi Fate-bene-fratelli hanno una regola particolare; avendo professato secondo la propria regola, hanno diritto alla pensione.
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Per le leggi parziali antecedenti di soppressione voi date la pensione così a quelli che hanno fatti i voti solenni, come a quelli che non hanno
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Di più, io ho detto in questo emendamento «che hanno fatta la professione secondo la regola del proprio ordine.» Qui si dice: «quelli che hanno fatta
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obbligati quelli che semplicemente hanno fatta la professione, voi dovete dire: quelli i quali hanno fatta professione. Ve ne sono due categorie: vi è
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Dunque, se voi volete stare alla ragione generale, voi dovete dire: tutti quelli che hanno fatto la professione secondo le regole del proprio ordine
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l'hanno fatto valere, sebbene, come dissi, abbiano, prima della promulgazione della legge, vissuto fuori del regno.
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regno, dove hanno per caso dei mezzi per vivere che l'amministrazione del fondo del culto non può considerare come rendite le quali, mediante
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Ora, qual è la condizione di questi monaci? È quella di persone le quali scientemente e volonterosamente hanno violata la legge civile. Hanno questi
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Io non comprendo questo modo di ragione, e riduco la questione a questi termini: o essi hanno diritto, e vadano dinanzi ai tribunali e facciano
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Ma, ci si dirà, questi monaci alla fine dei conti hanno professato, essi erano nel possesso del loro stato, e la legge civile sopprimendoli doveva
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che il Parlamento ha fatto hanno abolito le corporazioni religiose, hanno abolito la personalità giuridica delle corporazioni, hanno abolito
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hanno servito a scarico della mia coscienza, ed a dimostrare quale sarà per essere il mio suffragio, vale a dire favorevole al presente progetto di
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hanno propugnate, e propugnate infelicemente, vengano ora a reclamare in modo assoluto il proprio diritto.
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Ora, considerando che gl'inservienti hanno diritto ad un misero assegno, non essendo nè padri, nè laici professi, per quello che può giudicarsi, la
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I tribunali, precisamente sotto i Governi liberi, devono eseguire la legge, qualunque essa sia; essi hanno il debito, non di torturarla in omaggio
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legge scritta non avete alcun diritto; ma dobbiamo dire a questi frati: poichè voi siete venuti dinanzi al Parlamento, poichè a quelli che hanno la
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Pescatore. Ebbene, avranno un articolo che dice precisamente il contrario di quello che ha detto il relatore. Le dichiarazioni del relatore hanno
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l'articolo terzo, il medesimo articolo ordina che a tutti quelli i quali hanno già prima d'ora fatta la domanda, e la cui domanda venne respinta perchè
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che ammette l'articolo terzo sarà bensì dato a tutti quelli che hanno già sin d'ora promossa la relativa domanda, ma a quegli altri che si sono
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necessaria. Ebbene, io non mi oppongo a questo abbandono. Si faccia pure la più larga applicazione della legge senza distinzione di quelli che hanno
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«Art. 6. Le pensioni ed assegnamenti, cui si dà diritto con la presente legge, hanno principio dal primo gennaio 1868.»
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sulla medesima, ma anch'io concorrerei nel desiderio che hanno espresso i due onorevoli preopinanti, cioè che tal cosa fosse esaminata dalla Camera e
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esattori del loro comune, dando la garanzia delle possidenze che essi hanno nel comune medesimo.
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«Gli esattori comunali e consorziali sono retribuiti dal comune ed hanno l'obbligo, ecc.»
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le quali, ripeto, non hanno per base altro che il principio della libertà comunale…
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Ciò premesso, io mi permetto qualche brevissima parola relativamente all'aggio. Alcuni degli onorevoli preopinanti hanno creduto di proporre che
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E quale migliore tutela possono avere i contribuenti delle persone che essi stessi hanno scelte a dirigere i loro interessi?
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finanze? Niente affatto. L'onorevole ministro vi potrà dire: i comuni hanno il diritto delle sovrimposte alle contribuzioni dirette; conseguentemente non
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Veniamo all'articolo 21 della Commissione, al quale gli onorevoli Avitabile e Bove hanno proposto un emendamento così concepito:
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superfetazione la presenza dell'una e dell'altra autorità. Sono due autorità che hanno mansioni speciali da eseguire che sono indipendenti rispettivamente
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