Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: han

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Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta

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Misteri del chiostro napoletano 1 occorrenze
  • 1864
  • G. Barbèra
  • Firenze
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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han tutte un balaustro di marmi, parimente commessi in forma di fogliami a traforo; e sopra, altri lavori di bronzo a getto, con in mezzo un

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Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II

474755
Filippo De Filippi 1 occorrenze
  • 1864
  • Editori del Politecnico
  • Milano
  • scienze naturali
  • UNIPIEMONTE
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Ecco adunque il posto che ci han fatto i naturalisti.

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Penombre

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Praga, Emilio 13 occorrenze

Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo, e la pioggia minuta e lenta cade; le colline lontane han messo il velo, e di fango si coprono le strade

. E in mezzo ai santi, candido di fedi e di speranze il giglio fui; foglia a foglia mi han l'anima spartita... Ma una perla trovâr fra le mie spoglie

O bella donna di latte e di rosa, donna sdegnosa, m'han raccontato che nessun ti agguaglia nella battaglia ; che hai di ferro le braccia, e che il

vedrai venir ridendo a te; e dirti: il ciuco e il ninnolo, il masso e la beghina, son scesi a conciliabolo, una bella mattina, e han giurata impossibile

già raccolto, e gli han vestita già la camicietta: la camicietta bianca, con due vaghi ricami a destra e a manca. Egli è là: sul suo pallido visino

gli affreschi rosi e scolorati, come i fior che i devoti han condannati a intisichir di noia e di fetore fra le candele dell'altar maggiore; come

; e forse il vecchio scheletro che ieri han seppellito già rotolò stecchito sul tuo piccolo capo. Deh, quel giorno che, fracida la tua crocetta nera

versi e gli amori! Oblìa gli amici che han lo scherno in viso; non è un mar di amicizia il mio sorriso? Oblìa, poeta, il mondo, e il cielo oblìa; la

dal cor salga alle chiome, prima che tutta la mia bionda aurora, m'abbia lasciato! Dammi per poco ancora la vaga aureola che han presa i disinganni; il

rispondo: - Sirene, Sirene, tornate a sonnecchiar sotto il sagrato: siete il vin che mi ha roso e le cancrene che m'han bruciato! Oh se il soffrir

macilento le ragnatele che vi scuote il vento. Ed io siedo a un gradino ove devoti innumeri han pregato, ove ginocchia che or son fango o fiori una traccia

digiuno - l'han fatto morir. Gli ostieri, sa domine ? - son tutti testardi... " Eh vecchio! gli è tardi - bisogna partir ". Partire! ma...e l'anima? - sù

maga che beando svela i segreti del mare e della spica. É la piscina, e non è sugellata, è il nettare che i numi han preferito, è la fé d'ogni razza

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