Tra coloro che appaiono più legati alla quotidianità oggettuale vorrei ancora ricordare: Peter Halley, McCollum, (Los Angeles 1944), Jeff Koons (noto
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BRESCIA Geometrie di Halley
Galleria Minini. «Peter Halley» (fino al 28 febbraio). Il notissimo artista, e teorico, americano presenta in questa personale italiana quattro
nell'emisfero nostro; la cometa periodica di Halley che nel mese di maggio 1910 riapparve visibile ad occhio nudo e della quale i giornali molto e molto si
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alla Terra assai di più rasentarla, scontrarla anche; la cometa di Halley nella sua riapparizione dell'anno 1910 passò a 24 milioni di chilometri dalla
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di Halley che nel mese di maggio 1910 riapparve visibile ad occhio nudo e della quale i giornali molto e molto si occuparono..
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Nel numero di queste comete periodiche trovasi la cometa di Encke, che ha un periodo di circa 40 mesi, e quella. di Halley, che torna al perielio
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Halley, non sono visibili se non quando si trovano in vicinanza al Sole; il maggior numero delle comete passa inosservato al pubblico perché
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Una stella assai importante per le sue variazioni è η di Argo nell’Emisfero Australe. Halley nel 1667 la mise nel suo catalogo come di quarta
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La mobilità delle stelle era così un corollario della teoria cosmica prevalente. Il genio di Halley in questo come in tante altre cose ebbe il
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Ma fu un inglese, il celebre Halley, che insegnò agli astronomi la vera maniera di servirsi di questo pianeta per avere la parallasse solare, e ciò
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Il metodo di Halley consiste nell’osservare il tempo che impiega il pianeta ad attraversare il disco solare, quando stando esso nella congiunzione
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indefinitivamente le osservazioni. Ma ciò non poteva sognarsi ai tempi di Halley. Egli vide invece che la differenza di tempo osservata tra l’entrata
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Però il metodo di Halley ha lo svantaggio che richiede una osservazione completa dell’ingresso e dell’egresso del pianeta fatta in ciascheduno dei
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le osservazioni nel 1769, e si ottennero gli estremi 8", 56 a 8" 90, e i decimi restarono ancora incerti: onde la sperata perfezione di Halley
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dal Sole; ma questa distanza può aumentarsi per le comete, giacchè la Cometa di Halley per la sua eccentricità va a un quinto di distanza più oltre di
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Nettuno dal Sole, quindi l’azione deve essere insensibile. La cometa che ha orbita ellittica più sicura è quella d’Halley che fa il suo giro in 75 anni
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Catalogo di Halley di 341 stelle australi osservate a S. Elena per l’anno 1677.
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reale”. Se ne fregiarono, nell’ordine, John Flamsteed, Edmond Halley, James Bradley, Nathaniel Bliss, Nevil Maskelyne, John Pond, George Airey, William
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settore fatti in questo giorno (Tav. V) danno un paragone estremamente istruttivo coi disegni fatti da Schwabe sulla Cometa d’Halley dal 15 al 30
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Cometa di Halley, ma questo moto non è regolare; la direzione prevalente è a sinistra dell’asse della coda, e soltanto nei giorni 19 e 30 agosto vi ha
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è lecito dubitare a chi abbia ben considerato la natura e la forza dei suoi argomenti. Dalle ricerche di Bessel sulla Cometa di Halley e da quelle
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certamente non fu molto lontana dal vero, né per la Cometa d’Halley, né per quella di Donati. Per quella del 1862 è invece sommamente probabile che
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Le 750 copie dei “Principia” uscirono dalla tipografia il 5 luglio nelle edizioni della Royal Society. Halley ne fu l’ostetrico. Non solo convinse
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Nel 1684 Edmond Halley affrontò la questione direttamente con Newton e gli domandò che forma avrebbe dovuto avere l’orbita di un pianeta nel caso che
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L’architetto e astronomo Cristopher Wren (1632-1723), Edmond Halley e l’odiato Robert Hooke si avvicinarono più di tutti gli altri alla soluzione
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Toccò al solito Halley l’onere di dare la prima dimostrazione dell’universalità della legge di gravitazione prevedendo, in base ad essa, il ritorno
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Halley, l’uomo della cometa
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Tra i pochi scienziati con cui Newton non riuscì a litigare c’è Edmond Halley: troppo fedele, troppo devoto, tanto generoso da pagargli le spese di
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Nato nel 1656, Halley era figlio di un fabbricante di sapone carico di soldi. Ancora ragazzo, entrato in contatto con Flamsteed, pubblicò tre studi
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Impressionato dalle doti scientifiche del giovane, Flamsteed suggerì ad Halley che sarebbe stato utile stabilire in modo rigoroso la posizione di
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, partorì un vispo bambino. Maliziosamente, John Aubrey, scrittore pettegolo, fa notare la coincidenza. Halley parlò invece del lieto evento come di un
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custodiva. Dispiaceri di altro genere gli derivarono proprio dalla visita di Halley. Durante il soggiorno a Danzica, infatti, Edmond conobbe anche la
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disposizione i propri registri. La Royal Society chiese quindi ad Halley di incontrare l’astronomo polacco per un controllo amichevole e, in caso positivo
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”. Comandante era un certo Harrison, ma ad Halley, benché non appartenesse alla Marina, fu conferito un grado ancora superiore. Ben presto i due litigarono e
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Nel 1684 Halley dovette superare una dura prova della vita: il 5 marzo suo padre uscì di casa per fare una passeggiata e scomparve. Cinque giorni
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Ad alimentare i sussurri concorse un episodio avvenuto un anno dopo. Halley era ormai tornato a Londra quando si sparse la voce che Hevelius era
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determinare la parallasse solare con l’incertezza di una parte su 500. Nel 1716 Halley calcolò le circostanze dei più vicini transiti di Venere
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Sulla scia del francese Pierre Gassendi, Halley si era convertito all’atomismo e quindi all’idea che tra una particella e l’altra ci fosse il vuoto
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Ma la più importante scoperta di Halley troppo spesso viene trascurata. Mentre curava la pubblicazione del catalogo stellare di Flamsteed notò che
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Naturalmente Halley è a buon diritto famoso per aver riconosciuto, nelle sue regolari apparizioni, la cometa che ora porta il suo nome: cosa
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risultati del suo lavoro che Edmond Halley dovette pubblicarle di nascosto. Quando Flamsteed se ne accorse, bruciò 300 delle 400 copie uscite dalla
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: ne scoprì 15 e fu il primo ad avvistare la cometa di Halley nel 1759, secondo la previsione dell’astronomo inglese, tanto che il re di Francia Luigi XV
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Halley aveva rilevato il moto proprio di alcune stelle. Tobias Mayer nel 1760 aveva richiamato l’attenzione sul fatto che il Sole non doveva fare
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australe le ricerche paterne. Dopo Halley, una ricognizione dei cieli del Sud l’aveva compiuta il francese Lacaille tra il 1751 e il 1753
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Méchain, Messier, Hershel avevano classificato migliaia di nebulose e ammassi stellari, Flamsteed, Halley, Lacaille, Piazzi e altri avevano compilato
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Bessel iniziò il lavoro su 61 Cygni nel 1834 ma poi fu distratto dal passaggio della cometa di Halley. Nel frattempo Otto Struve rilevava la
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Da scienziato, Lalande calcola (con la Lepaute) le perturbazioni di Giove e Saturno che ritardarono di 200 giorni il ritorno della cometa di Halley
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imprevedibili e di breve durata: comete (abbiamo osservazioni della cometa di Halley), sciami meteorici, bolidi, comparsa di stelle “novae”, macchie solari
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della ionizzazione dell’aria durante il passaggio della cometa di Halley. L’esito fu negativo, cosa che oggi non ci stupisce, ma l’ipotesi dell
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