vuoi che sieno cattivi, se sono morti!... MYTYL Ne hai già visti, tu?... TYLTYL Sì, una volta, quand'ero piccino.... MYTYL Come sono, di'?... TYLTYL
?... Io, forse?... LA LUCE O io, piuttosto.... Che ne sappiamo?... Quel muro però circonda una casa che tu hai veduto più volte, da che sei nato
?... Hai l'aria stordita.... TYLTYL (fregandosi gli occhi) Mamma! Mamma!... Sei tu!... LA MAMMA Sono io, sì.... E chi vuoi che sia?... TYLTYL Sei tu.... Ma
vuoi, fa' come se fosse un tuo compagno.... TYLTYL Posso stringergli la mano?.. LA LUCE Certo; hai paura che ti faccia male?.. Ma andiamo, via
della Fata è perentorio; del resto non hai nulla da temere.... IL CANE Bene, bene, in ogni modo, se saranno cattivi, basterà che tu, mio piccolo dio
(lasciandosi cadere sfinita sugli scalini di marmo) Sono io, comare Notte.... Non ne posso più.... LA NOTTE Che hai, figliuola mia?... Sei pallida
Ma guarda un po', Luce!... Si sono seduti a tavola!... LA LUCE Chiamali! Altrimenti andrà a finir male.... TYLTYL Tylô!... Qua, Tylô! Qua subito, hai
, signora. Son sicuro però che non l'avrà fatto apposta.... LA QUERCIA E tu, che cosa vieni a fare qui, e perchè hai fatto uscire le nostre anime dalle loro
mele.... Ne hai mangiata tanta, che t'ha, fatto male.... TYLTYL Io?... Ma se non ne ho più mangiate, di torte di mele, dall'anno passato in qua!... Non
veri zuccherini!... MYTYL (succhiando uno dei diti) Dio, com'è buono!... Ne hai molti?... Lo ZUCCHERO (c. s.) Sì, quanti ne voglio.... MYTYL Senti
l'hai tu.... Guarda! Quanti lumi! Quanti lumi!... MYTYL Che cosa fa tutta quella gente che fa tanto rumore?... TYLTYL Suonano. MYTYL Sono in collera
Tyltyl e Mytyl? Anch'egli è andato alla ricerca, dell'Oiseau bleu, hai rincorso la felicità per i campi dell'angoscia, del mistero e della morte e poi
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Non l'hai ancora domato?
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- T'è morto il bambino e non me ne hai detto niente...
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Ma che animale anfibio sei tu? Mi hai fatto fare una di quelle figure con tua moglie!
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- Scusa; stammi lontano; hai un certo odore...
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- Ti prego; mi fa tanto male quell'odore... che hai addosso...
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Che hai?
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- Senti, Teodoro, mi farai perdere la pazienza! Tanto hai fatto che ti sei reso insopportabile...
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Ma che hai anche tu? Piangi? Perchè?
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- Che hai?
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- A quanto veggo, stamane hai la smania del latino, del francese, di tutte le lingue! O sai che t'ho da dire?
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- Da tanto seria che ero son diventata leggera: hai ragione! Invece tu che eri un po' leggerina, via, lasciamelo dire, diventerai la più seria delle
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- Hai un avvocato? Sarà Fabio.
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- Mi hai fatto paura!
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- Hai diecimila lire?
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- L'ufficiale di marina, Enrico di Riverbella. Ne vuoi la prova? Hai tu invitato Enrico di Riverbella alla gita che facciamo a Castelletto?
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- Dunque hai già subita la prima?
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- Ma... mi dici, di grazia, perchè hai scelto proprio quello?
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E tu... te lo dico con tutta l'anima, tu hai la fortuna di averlo bello, intelligente, nobile, fedele sino al punto che io ne sono umiliata
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- Hai fatto bene, molto bene ad avvisarmene!
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- Che sciocchezze! Hai paura che venga a mangiarti un coccodrillo?
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Ecco, sei contenta? Mi hai fatto venir la tosse. Se non vuoi restar sola, c'è il Barone di là, che si ripulisce...
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Son salita... son salita... perchè mi seccavo a star sola... Mi secco a star sola... Hai capito? Mi secco!
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tuoi sguardi non hanno da far altra cosa che di star fissi nei miei: hai inteso?
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- Ah, hai ragione; non ci andiamo più.
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.... qua e là comincia a spuntare qualche capello meno nero degli altri. Certe mattine hai la ciera d'un uomo che ha dormito male parlando alla sua
. Quando hai i denari in mano, va da Enrico, con questo biglietto che ora ti scrivo.... Sedetti al tavolino e scrissi quattro righe con lieta furia di chi
cuore e senza carità. E tu fai all'amore, mentre hai il marito malato, quasi moribondo? e tu dimentichi così il bene che ti ho fatto, brutta servaccia
poca e sparire. - Hai fame? - Nulla. - Io ho fame. - Io no. - Vuoi che andiamo nella sala di sotto? - No, stiamo qui. - È bello, non è vero che è
Accademia della crusca
