Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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XXII Legislatura – Tornata del 1 marzo 1907

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Marcora 1 occorrenze
  • 1907
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Fino a pochi anni addietro non avevano neppure questa tutela, cosicchè si arrivava a questa formula: non hai diritto dunque ti nego il giudice.

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CARDELLO

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Capuana, Luigi 7 occorrenze

nascosto, involtato in un giornale, e così com'era lo presentò al Piemontese senza neppur dirgli: "Guardi!" - Dove l'hai trovato? - domandò questi

tempestavano di domande: - Hai visto i burattini? - Sì; li abbiamo messi fuori dal cassone oggi. - Belli? - Alti quanto me. Paiono vivi; fanno paura. - C'è

meglio, se hai voglia di mangiar tutti i giorni la santa grazia di Dio. Si mangia bene in casa del signor Decano; dolci a bizzeffe. Ti piacciono i

anche io. - Sarà! ... E le mille lire, le hai tu viste? - Verranno. - Aspèttale! Io sono vecchio, ... Ma neppur tu che sei giovane vedrai questa

mano così, per salutare ... . Ecco: Pulcinella deve dare un calcio nel sedere a Peppe-Nappa ... . Si fa così ... Hai capito? Ora eseguisci tu

hai fatto! Sei un buon figliuolo! Su, su! Niente sciocchezze! - Il Piemontese ordinariamente serio e freddo, aveva la voce commossa, e non potè

? - Il tesoro lo abbiamo già trovato, - rispondeva Cardello ridendo. - E tu, hai tu avuto la tua parte? - La mia parte, s'intende. - Dunque sei ricco

Il Drago e cinque altre Novelle per fanciulli

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Capuana, Luigi 4 occorrenze

tur- ba la mente, impedisce di ragionare. Se un cane ti corre incontro per morderti e tu hai paura, che fai? Chiudi gli occhi, rimani lì impalato, e

soggiunse: - Parola di babbo, hai detto! E aveva le lagrime agli occhi, dalla paura che il babbo non volesse più adempire la solenne promessa. * * * Giorgio

aprire. Gli altri bambini lo guardavano costernati. - Hai paura? - gli domandò Lello. - Ma che paura! Non mi garba stare in carcere. - E noi ci

, domandò alla maggiore, col tono burbero che gli era abituale: - Dov'è quella strega di tua zia? - È fuori di casa. - Glie l'hai detto: Don Paolo non

Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

soglie dell'anima così, come le stelle treman la notte, alle divine porte fin che la pietosa alba le coglie. «Hai visto tu passare le barelle, o pazzo

ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO

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Salgari, Emilio 33 occorrenze

ascoltare ciò che doveva dire il loro principe. - Ascoltami, - disse il rajah. - Io ascoltarti, Altezza, - disse Yanez avvicinandosi. - Tu mi hai

quanto hai affermato? - Yanez fece segno ad uno dei sei malesi, che reggeva sulle braccia una specie di cassetta avvolta in un pezzo di seta rossa

scorgerlo, non poté frenare un gesto di sorpresa, esclamando nel medesimo tempo: - Tu! ... - Io, Altezza, - rispose il greco. - Perché hai lasciato

del rinoceronte che tu mylord hai ucciso. Il suo proprietario doveva essere un animale ben grosso. - E anche molto cattivo, Altezza. - Lo credo. I

scioglierti meglio la lingua, - disse. - Se vuoi il resto devi dirmi tutto. Per conto di chi hai lavorato? - Pel favorito del rajah - rispose Tantia che

. - Sandokan gli posò una mano sulla spalla, dicendogli gravemente: - Tu m'hai promesso di essere muto come un pesce, quindi non devi parlare con nessuno di

di Siringar. - Alt! - aveva comandato Yanez. - Bindar non deve essere lontano. - È l'indiano che tu hai assoldato? - chiese Sandokan. - Potremo

tu, povero uomo che mi hai salvata l'esistenza, sarai vendicato. - Stava per salire la scala che conduceva al suo appartamento, quando un uomo gli

guardare i templi di questa città e la corrente poco pulita del Brahmaputra. Non è così che si conquista un regno. - Tu hai sempre fretta - rispose

, Altezza. - Perché? - Non sapere io. Greco non vedermi bene qui. - Tu hai avuto una questione. - Essere vero. Noi uomini bianchi rissare sempre quando non

. - Domani starà bene quanto noi, - rispose Yanez, sorridendo. - Che cosa hai fatto bere a quest'uomo, che sembra morto? - Quest'uomo! Rispetta le

accendendo il cibuc e lanciando in aria una fitta nuvoletta di fumo. - Narrami ora come hai fatto tu, che hai un braccio solo disponibile, a rapire quella

, perché se tu hai parlato puoi aver compromesso non solo me e te, bensì anche Yanez. - E se, come t'ho detto, fosse stato un sogno? - Il tuo cervello, se

. - Bevi ancora: non hai ancora vuotata la tua tazza. - L'indiano, che ci trovava piacere, d'un solo colpo la lasciò asciutta. L'effetto di quella bevuta

seduto dinanzi a Tremal-Naik dicendogli: - Ora tu, che sei indiano e che hai passati tanti anni nelle Sunderbunds, ci spiegherai che cos'è questa tigre

sempre la grande impresa che tu hai compiuta. Va' a riposarti, mylord e questa sera pranzeremo insieme e ti presenterò un altro uomo bianco, che spero

giacché hai il potere togli subito alla mia padrona ed a noi l'occhiata scagliata da quel vecchio. - Sono pronto, - rispose il fakiro. - Allora entra. - Il

di bronzo ... alzatela ... sotto in un cofano ... - Giura su Siva che hai detto la verità. - Lo ... giuro ... da bere ... - Un momento ancora. Veglia

: - Siamo pronti a muovere alla conquista di Gauhati. Non hai che da scegliere i mille uomini che ti occorrono, sahib. Ti prometto che essi ti

quell'invasione, poiché nessun altro servo erasi mostrato. - Eccoci finalmente liberi, - disse Sandokan. - Come hai veduto, mio caro Tremal-Naik, la

ancora la jungla. Questo è un buon segno. - Tu che hai soggiornato molti anni nelle Sunderbunds ne devi sapere più di noi, - disse Yanez. - Io comincio a

non hai il diritto di uccidermi". Il rajah, completamente ubriaco, rimaneva sordo a quelle grida disperate e sparò ancora due colpi, senza riuscire a

seccamente l'alto ufficiale. - Ah! - Mi hai capito mylord? Io solo ho la direzione. - Spero che mi caccerai dinanzi il bestione però. - Lascia fare ai seikki

entro la pagoda: - Hai veduto tu, coi tuoi propri occhi, le truppe del rajah avanzarsi verso la jungla? - Ho scorti tre grossi poluar, carichi di seikki

, questo poi non lo posso sapere. - Sotto la terza cupola mi hai detto? - Sì, - rispose il chitmudgar. - Potresti farmi uscire senza che mi vedano

calibro, mio caro Sandokan. - Forse è meglio così, - disse Tremal-Naik. - I tuoi malesi sono stati egualmente vendicati. - Hai ragione, - rispose

ministro Kaksa Pharaum che pareva più morto che vivo. - Quanti uomini hai perduto? - gli chiese con una certa ansietà il pirata. - Due soli, Tigre della

. - Mi hai udito? - chiese il ministro. La giovane agitò le labbra come se volesse parlare, poi ricadde pesantemente sul letto, chiudendo gli occhi. - Il

? - Sempre, sahib - rispose il demjadar. - Quando tu lo vorrai, spiegheranno la tua bandiera, se ne hai una, e apriranno il fuoco contro il palazzo reale

dell'India! Tu hai fatto questo? - Sì, Altezza - rispose Teotokris. - E dove si trova ora? - Nel mio palazzo. - E tu mi accerti che quella

menadito abitando qui da undici anni e non ho mai veduto un gussain che somigliasse a quello. - Tu, hai notato qualche altro segno particolare su quel fakiro

, tutto lieto di quel successo insperato. - Tu hai provveduto agli sciacalli ed ai cani selvaggi una buona preda, che avrebbe servito a meraviglia anche

riguadagnare la palude dei coccodrilli. - E gli altri, li hai dimenticati? Possono aver già compiuto l'aggiramento alle nostre spalle. - Sfonderemo le loro