Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 ha  raggiunto per primo il polo Nord? - Peary nel 1909. è il
- Peary nel 1909. è il Mikado? - L'imperatore del Giappone.  ha  composto la celebre operetta « Il Mikado »? - Arturo
impero il sole non tramontava mai? - Carlo V. (1500-1556).  ha  tagliato il nodo gordiano - Alessandro Magno, re di
il nodo gordiano - Alessandro Magno, re di Macedonia.  ha  detto: « noli tangere circulos meos » (non turbare i miei
Siracusa, irruppero da lui, e poi anche lo trucidarono.  ha  ucciso Achille? - Il principe troiano Paride. ha fondato
ha ucciso Achille? - Il principe troiano Paride.  ha  fondato l'ordine dei Gesuiti? - Ignazio di Loiola. ha
ha fondato l'ordine dei Gesuiti? - Ignazio di Loiola.  ha  pulito la stalla d'Augia? Ercole, figlio di Giove e
la stalla d'Augia? Ercole, figlio di Giove e d'Alcimena.  ha  scritto la celebre favola dell'uomo senza ombra? - Chamisso
- Chamisso nel suo libro intitolato: « Pietro Schlemil »  ha  scritto la ballata del carcere di Reading? - Oscar Wilde.
scritto la ballata del carcere di Reading? - Oscar Wilde.  ha  fondato l'Accademia Romana dei Lincei? - Il Principe
esempio un sei di cuori sopra un dieci di cuori, mentre si  ha  lasso di questo seme. Appena si constata che uno dei
di questo seme. Appena si constata che uno dei giuocatori  ha  rinunciato o sottoforzato, ognuno riprende le sue cinque
le sue cinque carte, e si rigiuoca; ma la persona che  ha  rinunciato o sottoforzato non vince nulla, se fa il punto.
sono cuori che hanno necessità dell' amore, come il corpo  ha  necessità di pane. M. Serao, Addio Amore ......... Il core
necessità di pane. M. Serao, Addio Amore ......... Il core  Ha  bisogno d'un core, in cui riversi I segreti suoi pianti e
5. Allora si avrà 14 - 5 = 9 carte, di cui il compagno ne  ha  tre e le altre divise tra il morto e il dichiarante.
Togliendo dal numero 9 le carte che il calcolatore  ha  in mano e quelle visibili del morto, egli saprà quante
morto, egli saprà quante carte di quel determinato colore  ha  in mano il compagno ed il loro valore.
tempo in un angolo della sala. Durante la relegazione non  ha  il diritto di rivolgere la parola ad alcuno dei giuocatori
Se trasgredisce, mette un nuovo pegno. Il relegato però  ha  il diritto d'imporre la penitenza che deve scontare chi gli
e del modo di giuocare le carte. Quando ogni giuocatore  ha  preso dal mazzo le carte dovute, deve raccogliere il suo
accusare. Deve incominciare col riunire il seme del quale  ha  il maggior numero, per comporre il suo punto ed accusarlo;
per comporre il suo punto ed accusarlo; e se l'ultimo ne  ha  dippiù, egli dice: non vale; se ne ha altrettanto, dice: è
e se l'ultimo ne ha dippiù, egli dice: non vale; se ne  ha  altrettanto, dice: è eguale; se ne ha di meno risponde: è
dice: non vale; se ne ha altrettanto, dice: è eguale; se ne  ha  di meno risponde: è buono. Dopo aver contato il punto, deve
contato il punto, deve esaminare le carte per accertarsi se  ha  terze, quarte, quinte, ecc., affine di contare altrettanti
ecc., affine di contare altrettanti punti, se in ciò che  ha  non è impedito dall' avversario. Il punto delle terze,
annullano sempre le inferiori. Dunque, dopo che ciascuno  ha  esaminato il suo giuoco, e veduto, dalle interrogazioni
suo giuoco, e veduto, dalle interrogazioni fatte, ciò che  ha  di buono in mano, il primo comincia a contare; e prima
per dire: dieci di carte bianche valgono per dieci, e se  ha  il punto espone e conta; s'egli ha cinquanta in punti,
valgono per dieci, e se ha il punto espone e conta; s'egli  ha  cinquanta in punti, dieci e cinque per il punto fanno
e cinque per il punto fanno quindici; se, in seguito, egli  ha  una quarta buona, espone egualmente e aggiunge quattro
e aggiunge quattro punti a quindici, che fanno 19; s'egli  ha  inoltre un quattordici e tre assi, o tre di qualsiasi altra
dieci, che sono le sole carte marcanti. Dopo che il primo  ha  giuocato la sua carta, l'ultimo avanti di giuocare, mostra
l'ultimo avanti di giuocare, mostra il suo punto. S'egli lo  ha  buono, le sue terze, quarte o quinte, ecc., conta i suoi
o tre assi, o tre re, ecc., le sue carte bianche, se ne  ha  e dopo aver addizionato tutto ciò che ha di punti leva la
bianche, se ne ha e dopo aver addizionato tutto ciò che  ha  di punti leva la carta che il primo giuocò, qualora lo
conosce il giuoco del Piquet, sappia che nel Piquet non vi  ha  trionfo, e che le mani, o levate, vengono fatte colle
è secondo in carte, prima di giuocare conta tutto ciò che  ha  da contare nel suo giuoco; e quando, giuocando, fa la
non marca. Ciascuno poi conta le proprie levate, e chi ne  ha  di più ne conta dieci per le carte; ma quando sono eguali,
giro. Quando si comincia una nuova partita, se quello che  ha  perduto vuol giuocare, si alzano le carte per sapere a chi
A. Costanza, Iuvenilia. Non  ha  invidia dell'altrui scienza, o virtù, colui che può
Aristod.  Ha  sempre dimostrato l'esperienza e lo dimostra la ragione,
una carta per un'altra quindi « imbrogliare ». Chi  ha  il sospetto che uno abbia imbrogliato deve gridarlo subito
se non corrisponde a quanto dichiarato dal giocatore che la  ha  deposta, questi deve riprendersi tutto il mazzo che sta sul
alla sua dichiarazione è l'altro giocatore, quello che lo  ha  accusato, che deve riprendersi tutte le carte che sono già
sul tavolo, e si ricomincia il gioco dal giocatore che  ha  dovuto riprendersi le carte dal tavolo: uno, due e via di
carte dal tavolo: uno, due e via di seguito. Questo fatto  ha  pure la sua importanza in quanto sconvolge ogni calcolo che
in ultimo le carte giuste. Va da sè quindi che chi  ha  poche carte in mano non possa corrispondere al gioco e
carte quando già sperava aver finito. Il primo che finisce  ha  vinto, poichè sarebbe troppo lungo far attendere fino
Anche questo gioco, se non giocato troppo spesso  ha  ottimo effetto e l'allegria non mancherà specialmente fra «
Condotta del giuoco. Ogni giuocatore  ha  in mano 6 carte; le dispone per seme, le esamina in
o i quattro re, o le quattro donne, ecc. Quegli che non  ha  fatto le carte giuoca per primo, gettando una carta sul
L'atout, o briscola, vince qualunque altra carta. Colui che  ha  vinto la mano, accusa la combinazione che gli dà il maggior
la combinazione che gli dà il maggior numero di punti. Se  ha  la fortuna di guadagnare anche la seconda mano accusa una
Orlando L'amore! E' l'ala che Dio  ha  data all'anima per salire fino a lui. M. Buonarroti Amar
è qualche cosa di reale. Clemente XIV, Lettere Nessuno  ha  la potenza di offendere un animo grande. Persichetti
6, all'8, al 10, al 12, secondo i casi. Talvolta il girlo  ha  sei facce solamente. Due portano incisi ghirigori
rappresentato dal P, e quando rimane scoperto dice a chi  ha  fatto frullare il girlo: paga. L'A è l'iniziale della
totum, e quando nel giuoco si scopre, dà facoltà a chi  ha  fatto il colpo di rimpossessarsi di tutte le scommesse. Il
è detto anche porcellino (dal francese); ma allora non  ha  l'asticciuola, sibbene ha la forma di un dodecaedro, cioè
(dal francese); ma allora non ha l'asticciuola, sibbene  ha  la forma di un dodecaedro, cioè di un dado a dodici facce;
frullare o gettano (secondo i casi) il girlo. 3. Il girlo  ha  le facce o i numeri colorati, metà in rosso, metà in nero.
l'avvenire di un velo color di rosa; perchè il primo lo  ha  tessuto l'esperienza, il secondo la speranza. Guerrazzi.
viene fissato un tempo massimo, diciamo cinque minuti; chi  ha  saputo formare più parole ha vinto. Ad esempio: « candidato
diciamo cinque minuti; chi ha saputo formare più parole  ha  vinto. Ad esempio: « candidato »: canto, candido, dato,
Monti L'amore è bendato e vede benissimo, è sordo ed  ha  l'udito finissimo. Egli ha inoltre tutti i vizi e tutte le
e vede benissimo, è sordo ed ha l'udito finissimo. Egli  ha  inoltre tutti i vizi e tutte le virtù. Trasabelli L'amore
al suo avversario se l'accusa è buona. Se l'avversario non  ha  un punto maggiore, risponde: è buona; se è eguale al suo,
non vale. Infine, sia o no buono il punto accusato, chi lo  ha  più forte conta altrettanti punti, quanta carte ha; a meno
essendo contati l'uno e l'altro per quattro. Spetta a chi  ha  il punto più alto in mano, di contarli, e se il punto è
dimenticare le ingiurie private. Machiavelli. Chi offende  ha  torto, dà cagione ad altri di essere offeso a ragione. Lo
l'avversario di sinistra  ha  giuocato ed il compagno ha scoperto sulla tavola le carte
l'avversario di sinistra ha giuocato ed il compagno  ha  scoperto sulla tavola le carte sue, il dichiarante deve
sola per produrne mille. G. Goldoni. O quante corte gambe  ha  la bugia! Moneti. Non è sempre d'accordo il labbro ed il
trasparente il cuore. Tommaseo. Non sempre chi s'arrabbatta  ha  torto: il vile non va in collera mai. Lo stesso Il vile
continua a domandare pietà, e la signora a ripetere che non  ha  nulla da dargli. Se però, durante il colloquio col
la signora nomina un oggetto o una cosa, che il penitente  ha  confidato, come un segreto, agli altri della comitiva, la
scelta del colore  ha  molta importanza. Preferibili sono: colori oscuri discreti
deve essere anche il disegno, specialmente per chi non  ha  troppi vestiti. I vestiti con disegni sono adatti soltanto
pareti del sacco come neve. Se ora si pone questa neve, che  ha  una temperatura di - 80 centigradi, in pezzi formati
di macchie sanguigne e di voglie colorate, ma  ha  risultati sicuri soltanto se si tratti di difetti minori.
dubbio è un gran scappafatiche. D'Azeglio L'uomo per tanto  ha  da sfuggire delle scienze, quella che lo fa dubitare.
opera di altissimo valore. Lo scopo dei suoi desideri, che  ha  raggiunto spesso soltanto a costo di gravi sacrifizi e
spesso soltanto a costo di gravi sacrifizi e lotte, che  ha  voluto ed ambito con zelo e passione, gli può diventare,
ma gli è arrivato uno strano amico dall'Inghilterra che  ha  la mania dei quadri artistici e che desidera essere
non conoscendo l'italiano. Anzi, se la padrona di casa non  ha  nulla in contrario desiderava vedere i quadri che ella ha
ha nulla in contrario desiderava vedere i quadri che ella  ha  per proseguire la sua ricerca di quadri artistici. La
- Much wunderful - really insterstig - e così via. Ma egli  ha  osservato qualcosa in alto che lo interessa e, sempre con
egli... si accorcia divenendo piccolo, piccolo. Quando  ha  finita la sua ispezione egli saluta la compagnia ed esce.
far intuire di che si tratta: ad esempio « casa »  ha  molte divisioni, ha molti fori, è fatta per gli uomini, ma
di che si tratta: ad esempio « casa » ha molte divisioni,  ha  molti fori, è fatta per gli uomini, ma anche per le donne,
colore, strumento musicale, violare e così via. Più sensi  ha  il vocabolo e più bella è la discussione ed ognuno se ne
colui che deve indovinare di che cosa si parla. Colui che  ha  data l'ultima frase, da cui viene indovinato di che si
Regole speciali. 1. Quando un giuocatore  ha  più carte del convenuto, se il numero non eccede tredici,
carte, o più, si rifà il mazzo. 2. Se chi è primo  ha  tredici carte, invece di dodici, e ch'egli voglia giuocare
prenderebbe se il tallone non fosse falso; e l'ultimo che  ha  tredici carte, ne scarta tre, e non ne prende che due per
non può impedire al suo avversario di contare tutto ciò che  ha  nel suo giuoco anche se ciò che ha sia di molto inferiore
di contare tutto ciò che ha nel suo giuoco anche se ciò che  ha  sia di molto inferiore al giuoco di chi ha tredici carte o
anche se ciò che ha sia di molto inferiore al giuoco di chi  ha  tredici carte o più. La giustizia impone ciò, perchè
prende, o si trova meno carte, può contare tutto ciò che  ha  nel suo giuoco, non essendo un errore il giuocare con meno
e per conseguenza non sarebbe cappotto; mentre chi  ha  meno carte lo darebbe, se il suo avversario facesse le
severa; ma chi cade in tanta dimenticanza fa un errore, che  ha  da essere punito. 6. Quando, prima di gettare la prima
di gettare la prima carta, non si mostra il punto che si  ha  più forte dell'avversario, o qualche terza, quarta, ecc.,
purchè non abbia giuocato gli è concesso di contare ciò che  ha  di buono e di cancellare ciò che il primo ha accusato,
ciò che ha di buono e di cancellare ciò che il primo  ha  accusato, quantunque il primo giuocatore abbia incominciato
avere, ma che non ha, non conta nulla di tutto ciò che  ha  nel suo giuoco, a meno che non si corregga avanti di
non si corregga avanti di gettare la prima carta. S'egli  ha  giuocato soltanto una carta, e il suo avversario si avvede
avvede prima, o durante, od alla fine del giuoco, ch'egli  ha  contato falso, gl'impedisce non soltanto di contare le
ed il gran colpo, se giuoca in partita; ma se il primo  ha  avuto il tempo di scartare, ed ha atteso che l'ultimo,
partita; ma se il primo ha avuto il tempo di scartare, ed  ha  atteso che l'ultimo, abbia perso le sue carte, credendosi
diritto il primo, incomincierebbe a giuocare. 25. Quando si  ha  in mano un quattordici solamente, che deve valere, non si è
di aver messa in una situazione penosa la ragazza che  ha  intenzione di sposare, se ella corrisponde a tutte le sue
a tutte le sue esigenze, anche materialmente; se un uomo  ha  assoluto bisogno di denaro, per la sua carriera, s'informi
non deve destare delle speranze inutili in qualcuno che  ha  delle intenzioni serie e non deve provocare la sua domanda,
suoi figli, a un trattamento rispettoso ed affettuoso, ed  ha  il dovere - naturalmente entro i limiti della possibilità -
niente di buono, riesce bene? E viceversa? Un uomo che  ha  una posizione ufficiale che ha bisogno d'una moglie molto
E viceversa? Un uomo che ha una posizione ufficiale che  ha  bisogno d'una moglie molto intelligente e che abbia
grandi sacrifizi per giovare alla carriera del marito. Chi  ha  una passione per un certo ramo di sport e non vuole
in moglie soltanto una donna molto gentile e fine, e che  ha  la capacità di assimilarsi completamente a lui. Dopo una
se lo specchio sbaglia, mette un nuovo pegno, o  ha  da subire una nuova penitenza.
e le lepri si sparpagliano e fuggono. Quando il cane  ha  raggiunto una lepre, le parti si invertono e la lepre
ad abbandonare la preda per rincorrere la lepre che gli  ha  tagliato la pista.
un modo di salutare originale e proprio. La civiltà odierna  ha  ormai adottato un saluto internazionale, la cui
la vecchia regola: meglio troppo che poco. La cortesia non  ha  mai fatto male ad alcuno, mentre un saluto poco cortese o
deve porre la prima domanda ». - « Ed ora che la bottiglia  ha  indicato lei; chieda, chieda pure. Ah! Non sa cosa
qualsiasi domanda: Chi è la più bella od il più bello? Chi  ha  denti falsi? Chi ha oggi un appuntamento? Chi riceverà
Chi è la più bella od il più bello? Chi ha denti falsi? Chi  ha  oggi un appuntamento? Chi riceverà prima del danaro? Quello
bene riesce sempre ed è di sommo effetto. Generalmente si  ha  bisogno di un compare, ma in caso di necessità si può anche
le carte, dopo aver presentato l'asso... di picche, si  ha  cura di togliere con l'unghia la picca, facendola sparire
presenti? O questi è addirittura lo stesso compare che lo  ha  messo in tasca ad uno dei presenti ignaro del trucco,
uno dei presenti ignaro del trucco, oppure se l'artista non  ha  compare, egli stesso avrà colta occasione propizia prima
Roma eterna. Tibulo. Roma locuta causa finita. Roma  ha  parlato,la causa è finita. Augustini, Sermone.
volgari piaceri e per misere ambizioni. Amala per ciò che  ha  d'importante, di grande, di divino. Pellico. La vita come
lieta ed opulenta fa gli uomin dappoco. O Colecchi. Non  ha  l'animo gagliardo quell'uomo il quale non ha fatto
Colecchi. Non ha l'animo gagliardo quell'uomo il quale non  ha  fatto sperienza di molti avversi casi. Gozzi. Molte
altri matrimoni valgono 20 punti. Il sette di briscola non  ha  valore particolare; le altre combinazioni si contano come
le date impresse dal tempo, ma quelle che il dolore  ha  scolpite nei cuori degli uomini non si cancellano mai.
non si bacierà mai la mano della signorina. La signora  ha  il diritto di rifiutare il baciamano, ma in tal caso non
più e il più. 4. Sempre quando l'avversario lo imponga, chi  ha  la mossa e può mangiare, non può sottrarsi a questo
facendosi buffare il pezzo. 5. A turno ciascun giuocatore  ha  la mossa. Con le pedine e colla dama non si può fare che un
caselle vuote e solo dopo finito di mangiare, il giuocatore  ha  diritto di raccogliere i pezzi vinti. 10. Una pedina
sia finita, la perde. Ma vince la partita il giuocatore che  ha  mangiato tutte le pedine e le dame nemiche, o che ha chiuso
che ha mangiato tutte le pedine e le dame nemiche, o che  ha  chiuso l'avversario.
se ne avvalgono per aumentare i punti delle penalità ed  ha  la caratteristica di far perdere le partite che si volevano
gli fa perdere la mano. 5. Dopo il primo colpo, colui che  ha  giuocato per primo, e dopo tutti gli altri giuocatori
se il giuocatore che l'ha lanciata fuori del biliardo,  ha  fatto carambola, il punto gli è contato favorevolmente e
o devia una palla, perde la mano e il punto fatto; anche se  ha  fatto carambola e se sbiliarda o bastona la palla, perde la
mano di chi batte. 10. Dopo ciascuna partita il vincitore  ha  il diritto di cominciare lui il giuoco, o di farlo
lo scarto. Quali sono le carte bianche. Quando ciascuno  ha  ricevuto le sue dodici carte, le esamina, per meglio
così di seguito. Un giuocatore deve anzitutto osservare, se  ha  carte bianche; vale o dire: se non ha figure nel suo
osservare, se ha carte bianche; vale o dire: se non  ha  figure nel suo giuoco, che sono: i re:, le dame e i fanti.
di vedere le carte che avrebbe potuto prendere e che non  ha  preso. Se fossero rimaste alcune carte a chi le prende per
entrando in giuoco. Se per malizia o per inavvertenza, chi  ha  detto: incomincerà col tal colore, incominciasse con un
rientrata di carte. Questo studio è ciò che di più bello  ha  il giuoco di cui si tratta. Nel capitolo seguente è
altre 5 carte e si presentano ad un'altra persona che  ha  pure da scegliersi una carta senza indicarla. E così via
un mazzetto, di cui le ultime 5 carte sono quelle fra cui  ha  scelto una carta la quinta persona mentre le prime 5 sono
la quinta persona mentre le prime 5 sono quelle fra cui  ha  scelto una carta la prima persona. Senza mescolarle si
sia iniziato a fare i mucchietti con le ultime 5 carte cui  ha  scelto la quinta persona, allora le carte della quinta
all'onore, per quanto abbia svariate forme,  ha  una sola inequivocabile sostanza. Ogni volta che
a se stesso e tanto più di fronte a terzi o al pubblico,  ha  il diritto di reagire contro il responsabile di questa
per una questione di lieve importanza. Chi d'altronde non  ha  il coraggio di reagire subito, nè la padronanza di reagire
i nostri lettori al Codice cavalleresco succitato, che  ha  disposizioni e formalità internazionali.
in alto ». Se questi presenta le mani vuote, cioè se non  ha  la spazzola, il gioco continua. Se invece ha indovinato,
cioè se non ha la spazzola, il gioco continua. Se invece  ha  indovinato, chi si è fatto cogliere con la spazzola in mano
a circolare. Quando chi sta nel mezzo volge le spalle a chi  ha  la spazzola, questi potrà benissimo toccare con la spazzola
perchè è soggetta a vari casi: a) quando il compagno non  ha  dichiarato, e gli avversari hanno dichiarato senza atout;
hanno dichiarato senza atout; b) quando il compagno  ha  dichiarato un giuoco anche di seconda o di terza mano; c)

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