Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: guerra

Numero di risultati: 56 in 2 pagine

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Il libro della terza classe elementare

210626
Deledda, Grazia 50 occorrenze
  • 1930
  • La Libreria dello Stato
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Il nostro Re si rese interprete della volontà popolare, ed il 24 maggio 1915 intimò guerra all'Austria. Casa Savoia riprendeva il cammino glorioso di

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obbediscano ciecamente. Così tutto s'intreccia, tutto è utile, tutto si avvicina alla perfezione. - In tempo di guerra, con queste enormi macchine che ora

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crucciosa era una bella nave da guerra. Tutto era un lieto brusio di lavoro.

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gioia, con tatto. L'uomo, dopo il dolore dell'astio e della guerra, è proclive alla pace. Perchè dunque non si poteva giungere a questa famosa pace

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, mancava quella gloriosa della Grande Guerra Italiana, un giorno disse loro: - Voi molte volte siete in guerra e in pace fra voialtri: cosine, baruffe

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LA GRANDE GUERRA. - Si chiama la Grande Guerra perchè in effetto fu la più terribile di tutte quelle che la storia ricordi. Potentisime nazioni

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E l'Italia? - Giusta domanda. Quando l' Italia entrò in guerra, fu essa a deciderne le sorti. Perchè bisogna, ragazzi miei, che vi mettiate bene in

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che un principe italiano scendesse in campo col suo esercito contro il forte e numeroso esercito austriaco, e lo vincesse in guerra aperta. Gli

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LA PRIMA GUERRA PER L' INDIPENDENZA NAZIONALE: 1848-1849. La campagna del 1848. Carlo Alberto dichiarò guerra all' Austria ed accorse subito in aiuto

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guerra. Il suo esercito combattè con accanimento a Novara, ma fu sopraffatto. Carlo Alberto si espose con freddo coraggio al fuoco micidiale delle

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nella basilica di Superga, presso Torino. La prima guerra per l'indipendenza nazionale non era però finita: tre eroiche città, rinnovando le gesta

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La difesa di Roma. - Giuseppe Garibaldi. Già dicemmo che Pio IX si era ritirato dalla prima guerra per l'indipendenza nazionale. Ma il malcontento di

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appena gli era giunta notizia della guerra: Giuseppe Garibaldi. Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza nel 1807, era figlio del popolo. Ardito navigatore

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spingersi sino alle rive dell'Adriatico ed imbarcarsi. Ma fu scoperto dalle navi da guerra austriache, e costretto a riprender terra. Sua moglie Anita aveva

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convincere i governi europei della necessità che Casa Savoia riunisse in un solo grande stato l'Italia. E per l'inevitabile ripresa della guerra con

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, con una caratteristica barbetta sotto il mento. I danni della guerra

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LA GUERRA DI CRIMEA. L'Inghilterra e la Francia erano scese in guerra per aiutare la Turchia assalita dalla Russia. Si combatteva nella lontana

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LA SECONDA GUERRA PER L'INDIPENDENZA NAZIONALE: 1859. Il Cavour raccolse il frutto della sua geniale politica, quando la Francia, dove allora regnava

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L'Austria, irritata, dichiarò guerra al Regno di Sardegna e ne invase il territorio. Era proprio quello che voleva il Cavour. Napoleone III, secondo

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al Regno di Vittorio Emanuele II. La guerra liberatrice rimaneva interrotta, e le popolazioni delle Venezie, rimaste all'Austria, erano gettate nello

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L'ANNESSIONE DELL' EMILIA E DELLA TOSCANA AL REGNO DI VITTORIO EMANUELE 1859-1860. Sin dal primo annunzio di guerra la Toscana si era ribellata al

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LA TERZA GUERRA PER L' INDIPENDENZA NAZIONALE: 1866. Vittorio Emanuele II spiava con impazienza l'occasione di liberare le tre Venezie, rimaste sotto

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questa guerra. Giuseppe Garibaldi, con le sue Camicie Rosse, aveva infatti sconfitto gli Austriaci nel Trentino a Bezzecca, mentre un corpo di truppe

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sua capitale Roma. Ma nel 1870 quest'ostacolo scomparve. La Francia fu vinta dalla Germania in una guerra disastrosa: Napoleone III cadde prigioniero

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; e nel settembre 1911 l'Italia dichiarò guerra alla Turchia tra l'entusiasmo indescrivibile di tutto il popolo.

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La guerra durò un anno, e fu vittoriosa. Nella presa di Tripoli rifulse l'eroismo dei nostri marinai, comandati da Umberto Cagni. Bengàsi fu

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sua città. Sperava di suscitare una rivolta, che rendesse inevitabile la guerra tra l'Austria e l'Italia; fu invece arrestato, per la denuncia di un

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L'ULTIMA GUERRA DELL'ITALIA CONTRO L'AUSTRIA: 1915-1918. La guerra mondiale: 1914-1918. Per lunghi anni non fu assolutamente possibile all'Italia di

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entusiasmo aveva chiesto che si dichiarasse guerra all'Austria. Ancora una volta le belle canzoni del nostro Risorgimento suonavano su le labbra di tutti

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formato dalle sue truppe migliori. Pur troppo in quei mesi si era ritirata dalla guerra la Russia, sconvolta da una rivoluzione rovinosa, e così

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Il terzo e il quarto anno di guerra. - Le battaglie della Bainsizza, del Monte Santo e di Caporetto: 1917. - La battaglia del Piave: 1918. Tra il

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Così due tra le nostre più belle canzoni di guerra esaltarono il ricordo del monte e del fiume sacri alla Patria.

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La guerra sul mare. Mentre l'esercito si batteva con tanto valore per terra anche l'armata mostrava sul mare la sua bravura. La flotta austriaca

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La guerra nel cielo. Non soltanto sulla terra e sul mare rifulse l'eroismo italiano. Il cielo vide infatti le ali tricolori dei nostri aeroplani

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Armando Diaz, che era successo a Luigi Cadorna nel comando supremo dell' esercito, poteva annunciare all' Italia esultante: La guerra contro l'Austria

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avanzarono ed entrarono in Roma, perchè Roma è sempre la testa dell'Italia e purtroppo l'Italia, dopo la sua splendente vittoria nella Grande Guerra, era

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sua proclamazione a regno libero ed unito, usciva trionfatrice dalla più grande guerra della sua storia millenaria. Con la sua vittoria, sola fra tutte

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I MARTIRI E GLI EROI ITALIANI NELLA GRANDE GUERRA. Cesare Battisti. Nato a Trento, allo scoppio della guerra mondiale accorse in Italia, e quando

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fuochista nelle ferrovie, tanto che doveva reggersi con l'aiuto di una stampella. Pure, scoppiata la guerra, chiese ed ottenne di partire volontario per

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Benito Mussolini Benito Mussolini, non appena scoppiata la guerra mondiale, aveva propugnato il nostro intervento contro l'Austria. Era mosso dal suo

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LA RIVOLUZIONE FASCISTA. L'Italia in balia dei sovversivi. La guerra era durata quattro anni, era stata asprissima, aveva imposto penosi sacrifici

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per la santa impresa era anzitutto necessario un capo. Dio non abbandonò l'Italia, che nella lunga guerra si era così splendidamente condotta, e

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quando, con le loro violenze, cercavano di turbare la vita delle città e delle campagne. Molti tra i fascisti erano reduci dalla grande guerra, ed ora

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ed anziani, lavoratori della mente e del braccio, reduci dalla grande guerra e adolescenti, che nella lotta contro i sovversivi avevano aneli' essi

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Mussolini all'esercito, alla marina, all'aeronautica. Ai reduci dalla grande guerra viene dato particolare appoggio, perchè possano trovarsi una

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di disciplina, di lavoro e di fede. Gli eroi ed i martiri del Risorgimento, della grande guerra, della Rivoluzione Fascista hanno fatto la Patria

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tempo antico (simili esempi ce ne sono stati anche durante la nostra vittoriosa guerra) un cavaliere era stato ferito in battaglia: il cavallo lo

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Alberto. - Lo Statuto 223 Venezia e Milano insorgono contro l'Austria 225 Le cinque giornate di Milano 226 La prima guerra per l' indipendenza nazionale

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LA SPIA. Fin da prima della guerra si era stabilito in un paesino della costa Adriatica un signore straniero - chi diceva coreano, chi australiano

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accertarsi. Fecero consiglio. Erano tutti ragazzi svelti e coraggiosi, che sentivano la guerra, perchè realmente la sentivano con le cannonate nemiche, ma

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