presidente. Si dà atto al signor ministro della guerra della presentazione di questo disegno di legge, che sarà immediatamente inviato alla stampa.
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Di Pettinengo, ministro per la guerra. Ho l'onore di presentare alla Camera un disegno di legge intorno al riordinamento del corpo sanitario militare
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quello che lo abbia nel presente. Ma, signori, quando è imminente la guerra, io non guardo chi stia su quei seggi, io guardo al di là del Po, io guardo al
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relazione essere imminente la guerra, e che vi ha commozione per la guerra, si vengano a domandare poteri limitati a tutto luglio. Ho già osservato che se
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Forse che la Camera durante la guerra dovrebbe sedere?
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Adunque, se non vi deve essere Camera aperta, credete voi che al mese d'agosto, qualora vi sia guerra, sarebbe possibile di dare dei poteri? Ecco
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Signori, francamente io ritengo che se vi è la guerra, la Camera, debba tacere. Questa è la mia opinione, e appoggiata, secondo me, ad una certa
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la guerra, cui si sono sostituite misure speciali e determinate in un progetto di legge, il quale alla risponsabilità ministeriale sostituisce la
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del corrente anno, perchè non si trattava ancora di quella legge dei pieni poteri posti in rapporto col caso di guerra dichiarata, caso questo il quale
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La guerra, diceva il preopinante, questa volta sarà grossa. Credo anch'io che ove la guerra scoppi, non potrà essere corta, nè di poca importanza
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Se la guerra fosse scoppiata, l'eco del cannone si sarebbe fatto sentire. Or bene, questo non è, ed al momento possiamo solamente constatare che
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detto che non faccio questioni di persone, che quando si tratta appunto di guerra grossa, di guerra italiana, io non guardo chi sta sul seggio del
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guerra nella quale l'Italia, essa sola, siasi misurata collo straniero, ed abbia provato la sua potenza, cotesta guerra ancora non si è fatta. Ora è
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interpellanza, fatta dal deputato Guerrazzi al capo dell'attuale Gabinetto, siasi risposto da costui che noi non siamo in guerra.
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Non tuona il cannone, signori; ma non si parla solamente di guerra quando tuona il cannone, ed io credo che quando si prendono provvedimenti tali che
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dichiarazioni lascio a lui solo la risponsabilità dal momento che egli dice che non vi è guerra, che non si tratta che d'una legge di difesa.
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primo sentore di una possibilità di guerra.
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avere poi dalla Camera un bill d'indennità; ovvero queste facoltà evidentemente anche in un momento preparatorio alla guerra, ma di tanta solennità non
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la guerra veramente scoppia, nonostante che tutti i segni, tutti i sintomi vi sieno, certezza non c'è; ma una maggiore incertezza vi ha; incertezza
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eventualità della guerra, la Camera senza discussione votasse i pieni poteri; disse: è questo il momento opportuno; domandiamo poteri straordinari, si batterà
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Rammento che questa questione, anche sulla considerazione di una eventualità di guerra, si è trattata nella passata Legislatura, e nella passata
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L'onorevole Crispi diceva, anche considerando l'eventualità della guerra (mi permetta la Camera che io ripeta le parole di quella stessa tornata 8
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Faccio questa mozione soprattutto perchè dissento da un concetto messo innanzi dall'onorevole La Porta. Non credo con lui che sia incerta la guerra
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Siamo in guerra od in pace? La guerra non è scoppiata, ma la pace venne turbata e non so se possa esserci presto restituita. Noi siamo in un periodo
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Ora, io dirò, che, invece di aspettare il momento in cui la guerra scoppi, o che sangue cittadino si versi in Italia, se potete impedire il danno che
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Crispi relatore. Ma signori miei, se allora in condizioni che dirò normali perchè non eravamo ancora alla vigilia di una guerra nazionale, quella
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pubblicità, che fra i progetti dei nemici d'Italia ci sia quello che i medesimi, scoppiando la guerra o da noi contro l'Austria, o da questa contro di noi
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Ora domando: che cosa il Ministero, che cosa la Commissione proporrebbero al paese in tempo di guerra combattuta, e non solo combattuta, ma
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O questa guerra voi la fate in nome della libertà, od è una reazione.
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Io per me credo che queste ragioni, le quali sarebbero buone in tempi ordinari, sono particolarmente buone dinanzi a questa guerra che è imminente.
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Se voi non vi fondate sopra la fiducia che potete ispirare al paese, come rappresentanti delle idee liberali, signori, voi con questa guerra
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«i movimenti militari delle armate o dell'esercito italiano.» Per me, pel tempo di guerra principalmente, comprendo nel lato senso di armata o di
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pubblicità in caso di guerra.
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di guerra e non di pace, in guisa che quest'articolo si potrebbe benissimo sancire per sempre nel Codice penale, senza che la giustizia ne patisse.
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ministri deve essere informato. Quando gli eserciti di Francia e d'Inghilterra intrapresero la guerra di Crimea, avvenne che l'esercito inglese vi giungesse
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guerra il primo aveva di molto guadagnato sul secondo, e si trovava in condizioni molto migliori. Le polemiche, le censure, le critiche allora fatte
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. L'accennare fin d'ora a fatti d'armi, mentre nella relazione ed in tutto il concetto della legge non si parla di guerra, mentre si dichiara anzi che
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Io ho sempre creduto, per quel poco che so di geografia, che fra l'Inghilterra e la Crimea dove la guerra combattevasi a quell'epoca, ci fosse un
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cioè noi versiamo ora in uno stato di pace incerta, ma non di guerra; cosicchè fatti d'armi per ora non possono ancora aver luogo.
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Guerzoni. L'onorevole Boggio ha detto che la legge che oggi vi è presentata è fatta per il periodo di preparazione alla guerra, alla quale siamo
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benissimo discussioni sull'amministrazione della guerra in tutto ciò che non concerne la strategia: questa dichiarazione credo che debba essere ripetuta
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politica nostra: l'imperatore dei Francesi quando si muove per una guerra in Europa, sapete cosa fa? Si amica, si propizia, si assicura il voto dei
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prevedibile la guerra alla quale siamo stati condotti, direi quasi, senza accorgercene.
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merito o colpa di volere e promuovere la guerra.
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Io credo che la politica della guerra immediata sia assolutamente inammessibile; la cosa parmi così chiara che io non mi fo a dimostrarcela; dico
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Io credo che allo stato attuale dell'Italia non sieno discutibili che tre politiche: o la politica della guerra immediata, o la politica che si tenne
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La questione veneta va senza lunghe proroghe risolta. Come? Quando? Io non dico che ai preparativi d'una guerra nazionale si possa assegnare un
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riforme proposte con tanta dottrina dall'onorevole mio amico Corte, ed accolte con tanta lealtà dal signor ministro della guerra per farne argomento
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L'amico mio Bixio, disse, con inspirate parole, che la guerra all'Austria è una quistione di credito, di autorità morale per noi, anzi di vita, ed ha
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So bene che vi è una terribile difficoltà che è quella della finanza, e che il dilemma o disarmo o guerra non può scongiurarsi che a forza di
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Accademia della crusca
