Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: guardo

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 5 occorrenze

per amor vostro, povero babbo! Il Reuccio la guardò in faccia e vide che aveva le labbra sporche di sangue. - Che hai mangiato con tuo padre

occhi su la ragazza. Il sarto, che non sapeva chi egli fosse, lo sgridò: - Eh, amico! Che guardate? - Guardo vostra figlia, che è più bella del sole. - Se

, che chiedi da noi? - disse la donna. - Non chiedo nulla. - Che fai qui dentro? - Guardo il tesoro, A queste parole, l'omo accennò alla moglie di state

gattino: - Meo! Meo! Meo! - Gattino, che vuoi dire? - Meo! Meo! Meo! Guardò attorno, per terra. Sotto un piede del tavolino c'era una moneta d'oro

! Psi! Psi! Accese subito il lume, guardò attorno stupito; non c'era nessuno. Poco dopo, di nuovo: - Psi! Psi! Psi! Psi! - Chi sei? Che cosa vuoi

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 6 occorrenze

stasera. Lelio la guardò fisso. - Vieni... Contessa, stasera verrete tutti da me: finiremo così la giornata insieme. Nel vano di una finestra sotto una

ambo le mani come invocando e una lagrima, l'ultima, gli scese dagli occhi appannati. L'altro lo guardò trasalendo. Il vecchio soldato si trasfigurava

. - E tu? - Io sono stato a cena. La ragazza accettò di andare con lui. Nel passare dinanzi ad un caffè egli la guardò bene nella faccia: era

scrollò, la guardò un istante cogli occhi sbarrati, parve che un lampo gli schizzasse dalle pupille, che la bocca gli si contraesse ad una parola

. - Abilità, altrimenti non si è mai amati. La principessa lo guardò involontariamente. - Adesso improvviserai una teorica - intervenne daccapo il conte

prende? - Egli si guardò attorno, l'altra ebbe un moto di spavento, ma era tardi: l'aveva già afferrata alla cintura, premendola nella parete del fienile

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 17 occorrenze

domandò. Un lungo sibilo, che pareva uscisse da qualche macchina, lo fece sobbalzare. Un'ombra umana si delineava dinanzi a lui. La guardò con paura

? Un russo al par di me, perché nessuno, per quanto conosca bene la nostra lingua, può parlarla così bene e con quell'accento. Il capitano lo guardò in

maggiordomo li guardò con sorpresa. - Voi ... col padrone! - esclamò. - Eravamo nella sua stanza per vegliare su di lui e ci siamo svegliati in questa, sui

il sud-ovest? - chiese Rokoff. Il capitano guardò il cosacco per qualche minuto, ma non rispose, anzi si allontanò raggiungendo il macchinista che

strade quasi impraticabili. Li raggiungeremo ancora in viaggio e daremo battaglia alla scorta. Andiamo ad assicurarci se sono stati condotti via. Guardò

pazientemente, colle mani incrociate sul ventre rotondissimo, crollando di quando in quando la testa pelata. Quando Fedoro ebbe finito, lo guardò in viso, poi

altri. Badate però: potreste esporvi anche voi al medesimo pericolo. Fedoro guardò Rokoff. - Noi aver paura? - disse questi. - Ah! No, non sappiamo

compagno. Signor Fedoro, volete scriverlo? Il russo guardò il capitano, il quale sorrideva. - Vi è qui qualche ufficio telegrafico? - chiese Fedoro. - Qui

sciarpe chiamate nin-hiai, usate dalle piccole persone benestanti. Guardò curiosamente il capitano ed i suoi due compagni, alzando abbassando

la gabbia veniva alzata. Il comandante del drappello guardò il russo con stupore, inarcando le sopracciglia. Forse era sorpreso di sentirsi

prezioso, non possiamo accettarlo. Il cosacco lo guardò con uno stupore facile a comprendersi. - Lo dici per scherzo? - chiese. - Sing-Sing si degna

guardò sorridendo e gli fece un grazioso inchino. Il cosacco, che non voleva scatenare una tempesta, specialmente con quei quattro figuri, rispose con un

seta, come usano i cinesi. - Riporta i prosciutti - disse Fedoro. - Non fanno per noi. Il tartaro lo guardò con una certa meraviglia, poi ritornò

penso poco io. - No, come figli di Buddha gli siamo superiori, quindi tocca a lui fare omaggio a noi. Il vecchio Lama guardò per alcuni istanti i due

. Guardò giù. Un promontorio si prolungava sul lago e su un'alta rupe scorse, alla luce dei lampi, un vasto edificio a tetti arcuati. Su una specie di

e in lontananza scariche di fucile. - Per le steppe del Don! - esclamò Rokoff, balzando in piedi. - Che cosa succede! Si assale il monastero? Guardò

, volgendosi verso il russo. - Non conoscete la storia di questa campana? - No, signore. Il capitano s'appoggiò al bordo, guardò per alcuni istanti Tschang

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