Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: guardo

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Malombra

670416
Fogazzaro, Antonio 24 occorrenze

sua? Chi lo mise inconscio, lo trattenne, lo ricondusse sulla via di quest'ora angosciosa?". Silla si guardò involontariamente nello specchio scuro di

alzò, andò ad aprire bruscamente la finestra, guardò giù, brontolò un'esclamazione piemontese e disse al cameriere: "Vengano su tutt'e due." Il

Silla, ch'era sdraiato sull'erba, balzò a sedere e contò le ore. Dieci e mezzo. Trasse l'orologio, lo guardò al fioco lume delle stelle. Dieci e

chiudesse inesorabilmente gli sportelli dei vagoni e portasse via tanti esseri umani nelle tenebre. Guardò il treno già lontano, bramò per un istante

orso bianco. Guardò l'orologio. Erano le una e mezzo. Il conte aveva detto che sarebbe stato di ritorno dalla stazione, con i Salvador, presso a poco a

dopo entrò Marta per vedere se vi fossero disposizioni di andare a letto. Guardò un momento, esitante, il suo padrone e si ritirò in punta di piedi come

, una nuova emozione simile alla passata lo ucciderà sul colpo. Il padre Tosi ha fatto il suo dovere e se ne va." Egli si alzò e guardò l'orologio. Il suo

l'impero e per la voluttà. Il viso, il collo, il seno, di cui si vedeva una riga tra il bianco, avevano lo stesso pallore caldo. Si guardò un momento

. L'altro non si mosse. Steinegge lo guardò, ritirò il collo tra le spalle con un ah di sommessione, depose il lume e venne a piantarsi davanti a

. La contessa Fosca guardò Nepo, seria; questi volle fare il disinvolto e gridò un complimento alle crudeli fuggitive. Il Ferrieri e i commendatori

delle ferite profonde?". Mi mostra due o tre punture di zanzara e soggiunge: "Si può morire di questo?". Io non capisco, eh; la guardo. "Non crede

osservare e se ne intendeva di questi argomenti. All'udire la grande notizia alzò gli occhi in viso a Catte, la guardò un poco e disse solo: "Sei vecchia

camminare nelle nuvole?" Egli la guardò un po' piccato, notò la recondita tristezza del suo sorrise e tacque. "Scusi" diss'ella "non ho poesia." Non

come a un indegno. Suo padre ha veduto, ha saputo tutto; ma non vuoi, santo Dio, che lo raccolga e lo consoli?". Fu per dirgli c osì, ma si guardò

diavolo hai fatto? Tu lo sapevi, eh? Come lo hai saputo?" Nepo fece un atto d'impazienza e uscì brontolando dalla camera. Sua Eccellenza gli guardò

due occhiate di cui la prima alquanto lunga voleva dire: "che diavolo c'è?" e la seconda, assai breve, "ho capito". Poi non la guardò più. La contessa

ricompariva nel vetro fedele, dopo molti anni, la immagine del fanciullo, fatta pensoso viso virile. Silla si voltò, si avvicinò tremando al letto, lo guardò

trionfante, guardò in alto, davanti a sé. Si slanciò fuori, scivolò giù dalle scale e in loggia trovò Nepo, inquieto. "Finalmente, angelo mio!" diss'egli

sapere bene il perché. Si pose a spazzolar un soprabito, guardò se i bottoni eran saldi; poi lo ripiegò, lo posò sopra una sedia, si fece a comporre i

seconda finestra, lo chiuse, guardò il frontespizio, e, come facesse la cosa più naturale del mondo, lo gettò nel cortile, e chiuse la finestra. In quel

, contro la sua volontà, il suo cuore istesso, guardò il conte con tale angosciosa domanda negli occhi sbarrati, che quegli menò un furibondo pugno sul

sorridendo, prese la vaniglia, l'odorò, ne guardò il gambo spezzato, e sussurrò: "Questo è mite di cuore." Don Innocenzo capì. "Ha ragione" diss'egli umilmente

seconda riga, a cui era stato presentato e raccomandato, come autore, pochi giorni prima. Colui guardò da un'altra parte, passò senza salutarlo. Che

, guardò senz'aprir bocca le pareti, il soffitto, gli arredi, il quadro, ascoltò le spiegazioni di suo zio su questo e su quello, aper se le finestre e

MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679345
Praga, Emilio 9 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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: - Saliamo. Egli mi guardò, si toccò la falda del cappello e mi seguì. Quando entrai con Beppe nella camera del curato, lo trovai diffatti intieramente

sorpreso. - Ella mi afferrò le mani e mi guardò supplichevole in modo ch'io mi affrettai a prometterle tutto quel che voleva. Sedette, chinò la testa

, con mio stupore, il giovinetto non se ne adontò punto; - mi guardò con amichevole timidezza come volesse farmi una confidenza e rispose misteriosamente

Mongrigio. Arrivato a un certo punto dove il sentiero sovrasta al piano della Carbonaia guardo in giù e scorgo qualcosa di bianco fra i castagni: era

quelle due: si direbbero studenti di Università alla vigilia degli esami. Il povero vecchio alzò gli occhi, guardò, ravvisò, e un tremito gli corse sulle

Gaudenzio non mi guardò più che con aria di suprema compassione. E fui subito dall'organista che con una voce da donnicciuola malata mi chiedeva se i

; e si guardò bene dal manifestare il proprio avviso: solo notò, così indirettamente, che il giovinetto, destinandosi alla carriera ecclesiastica

qualche cosa ..... - Il signor Bazzetta mi guardò come per assicurarsi che io non avevo obbiezioni da fare contro l'assoluta convenienza del suo

dottore s'era accorto all'ultimo delle inquietudini della moglie e, contentissimo di essere liberato da una posizione molesta, si guardò bene dal

Il dialetto milanese

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Rajna, Pio 1 occorrenze

vergognava di mostrarsi nei suoi cenci d'ogni giorno. O perchè se ne sarebbe vergognata? Coll'andar del tempo anche la gente colta guardò a cotesta

LEGGENDE NAPOLETANE

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Serao, Matilde 2 occorrenze

dolci ed amare quanto il frutto che ricordavano; il collo superbo, pieno e rotondo palpitava lentamente. Ella si guardò le mani attraverso la luce, mani

finestra, Tecla? È un'ora che guardi nel buio, quasi vi scorgessi qualche cosa. - Guardo il mare, Bruno, rispondeva lei con la infinita mestizia di chi

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