gli altri, guardava con aria di compassione il povero Piuma, come per dire: « Ecco uno che fra poco sarà una frittata ». Uno, due, tre! La partita
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. — Eh, naturalmente! Non ho tempo di cucire, io. Su, dammi questo stufato. Ho fame. Caterí guardava con curiosità il vestito e il cappuccio di Tit perché
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orgoglioso d'esser lui, e forse aveva dimenticato la presenza di Caterí. Egli si era alzato in piedi, mentre la carrozza correva, e guardava fuori con aria
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Caterí gli andava sempre dietro, senza parlare perché non sapeva che cosa dire in mezzo a persone cosí benvestite. Ma Tit guardava tutti dall'alto in
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sotto al tavolino dove s'era nascosta, e di dove guardava la scena con un occhio solo. Intanto, che cosa accadeva nell'animo di Tit? Egli guardò la
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Caterina, perché guardava l'erba, silenzioso e assorto, stando seduto con la sua trombetta fra i piedi. D'improvviso, scoppiò a ridere con allegria
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canino era scappato in fondo alla via e di là guardava ridendo e dimenando la coda. Ma siccome quello era il canino di una Marchesa, e quindi molto
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