Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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LO  GUARDAI  CON VISO UMILE, E COMINCIAI: “O ANIMA AFFANNATA, PERDONA LA
simili ad un occhio che sta dentro la sua orbita. Ma quando  guardai  l’esemplare del Museo
manifesti d’essere quelle pitture dipinte a buon fresco,  guardai  con maggior diligenza ancor quelle che si conservano nel
di bianco che generava bianco, così quando lui sveglio  guardai  a lungo, di là dalla finestra, la luna, che quella notte
sentii un ronzio come di molte vespe dentro alla capanna:  guardai  e non c'era nulla. Allora sentii che erano gli angoli della
col viso serio: - Che cosa faranno in casa sua a quest'ora?  Guardai  orologio e risposi: - A quest'ora la mia casa è al buio, e
L’insieme è freddo ed ambiguo, giacché la immaginazione del  guardai  ore ha troppo da travagliarsi nell’ordinare intorno alle
a favore o danno dell'una o dell'altra provincia, io  guardai  l'interesse della Sicilia. E se per ragione di ufficio,
il tuono brontolava più forte, i buoi muggivano.  Guardai  intorno a me: c'eran già dei visi pallidi. Ma in alcuni la
Credo di no, ma io i piedi non ce li inetto, grazie tante.  Guardai  l'acqua nera che puzzava di marcio e decisi che be',
di sangue; io in un palco dirimpetto a lei, imitandola,  guardai  sfacciatamente la folla e risi, risi sempre. D'un tratto
su per le scale. Salii in coperta, mi trovai tra una folla.  Guardai  verso prua: quanto c'era di vivo nelle più profonde cavità
era triste, e poco dopo, non trovandola più accanto a me,  guardai  in giro e la vidi inginocchiata presso la bimba malata che
che il corpo tutto s'allentasse in un benefico sopore. Mi  guardai  attorno. I muri della camera erano imbiancati di fresco, e
in un altro. - Ma alle sette c'è sempre? - Generalmente.  Guardai  l'orologio;eran le quattro; impossibile aspettarlo tre ore.
morire d'invidia il segretario comunale del suo paese. Mi  guardai  in giro: v'erano due larghi divani, con molti guanciali
avuto la noia di parlare la prima volta al mio nemico.  Guardai  sulla tavola i romanzi; quasi tutti francesi, le novità
viva, da conquistare? Tornai a prendere il ritratto e lo  guardai  di nuovo attentamente. - Il tuo amico Lorenzo!- dissi,
di te, nè del tuo amico! Lo deposi ancora al suo posto; e  guardai  l'orologio. Erano le otto; aspettavo da più di un'ora; la
le calze gialle sugli scarpini gialli bene annodati. Lo  guardai  bene in viso; era quasi un bell'uomo: arcigno e nero, ma
sulla mia testa: mi parve di svegliarmi da un sogno:  guardai  stordito e davanti a me vidi il viso della donna che s'era
allora la candela, e, spalancando l'uscio della camera,  guardai  nella vasta, ricca e freddissima sala, che la precedeva. I
inquieto di quello stesso silenzio, socchiudendo l'imposta,  guardai  nella camera. La bionda stava di nuovo immobile rimpetto al
con dei capelli neri ed un giubbetto rosso scarlatto. Io la  guardai  fissa nella luce crepuscolare, mentre stava dinanzi a me ad
col pollice sopra la spalla qualche cosa alla sua destra.  Guardai  e vidi il mio Pill quasi stecchito sulle sue quattro gambe,
nuovo cenno del Boltracchi feci un mezzo giro sopra di me,  guardai  indietro presso le piante e allora scorsi sul terreno molle
a specchio, i miei occhi vi sì, fermarono un attimo; mi  guardai  e rimasi inchiodato a quel posto. Ero pallido, tremante,
aveva nè forza nè volontà, ormai, di evocarlo alla luce. Mi  guardai  intorno: c'era al mondo ancora qualche cosa da fare; c'era
si risvegliasse. Non potevo più dormire. Un giorno mi  guardai  nello specchio dell'armadio della zia, per vedermi indosso
l'iscrizione. Essa diceva: A UN'UMILE MORTA PER AMORE  Guardai  Federico con lunga occhiata significativa. - T'inganni -
spazio di seimila miglia.... Ma oramai non valeva pentirsi.  Guardai  le mie valigie, che mi dicevano tante cose in quei momenti,
a' piedi della prima cappella, m'arrampicai più lesto:  guardai  dentro, non v'era nessuno, ma si vedeva sul suolo il segno
a un esito ovvio, sedurre Lidia per mezzo del Meccano. Mi  guardai  bene dal palesare a Carlo il mio secondo fine, e mi limitai
prende il taccuino di mano e scrive senza esitare: - Fiora.  Guardai  a lungo quel nome: poi tornai a guardar lei: sì, non poteva
di andare a cercarla; dopo tutto ne avevo il diritto: ma mi  guardai  bene di farlo sapere. Mi sentivo anch'io furbo: forse
famiglia era ita per il mondo alla misericordia di Dio. Mi  guardai  bene dal rivelargli il poco a me noto della tremenda
quando incominciò sottovoce: Pietà, Signore, Di me dolente.  Guardai  involontariamente i Prina e i Trèzel, dei cui bisbigli, dei
a mani giunte, con un viso disperato, di lasciarlo parlare.  Guardai  involontariamente gli altri che intesero e piano piano,
perché dava una ultima conferma al suo esperimento, io lo  guardai  atterrito degli snaturamenti che può produrre la scienza.
- Al Santuario? - No, all'albergo del Pellegrino.  Guardai  la mia compagna lungamente. Ella, appena la carrozzetta fu
su cui stava confusamente la nostra roba: ecco tutto.  Guardai  se gli scuretti delle finestre erano chiusi, ed origliai
il posto per mettere il piede tra le sue strette fessure.  Guardai  indietro. Il monte, che mi stava alle spalle, tutto
porse il disgraziato cappello. La ringraziai di cuore, e la  guardai  in viso. Poteva avere dai sedici ai diciassette anni:
per attraversare le due arcate, gorgoglia impetuosamente.  Guardai  abbasso anch'io, credendo che vi fosse qualcosa di curioso
giù per il ponte, precipitai abbasso dalla rampa del fiume,  guardai  di qua e di là in quel buio della brutta notte che era già
l'orgoglio di tentare, e sono quasi riuscito» concluse. Lo  guardai  negli occhi, dubitando, ve lo confesso, dello stato normale
il tempo, mi posi a sedere sul parapetto del portico e  guardai  intorno le chine verdi; ma nell'abbassare lo sguardo, sopra
nostra famiglia. Sentii punzecchiarmi dalla curiosità e  guardai  bene. Potei leggere, oltre al casato, Don Antonio e l'anno
... per te. Giacché ora dici che non c'è pericolo ... La  guardai  maravigliato e con un vivissimo impeto di gioia; di
pareva emanasse da loro. mi passò il desiderio di morire;  guardai  in su e mi parve che gli occhi delle stelle rispondessero
Negl'infermi le im- pressioni son rapide come il lampo.  Guardai  fisso il volto del pre- te, e nell'osservarlo provai dentro
si scorgevano ancora le impressioni delle mie ugne ... La  guardai  per convincermi se l'illusione era completa ... da simulare