Poverina! Ci guarda con certi occhi! ...
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Grazie, Maestà! (Il Re lo guarda in cagnesco. Porta alla bocca un'altra fetta di gallinaccio, e fata Azzurra gliela leva di nuovo dalla forchetta e
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Maestà, buon appetito! Vi faccio compagnia. Che buon odore! ... (Il Re la guarda, stupìto, e la lascia fare. La vecchia si serve dei meglio bocconi e
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simile. - Babbo, babbo! Guarda, che bel bruco! Il contadino stava per dargli un colpo con la mano per farlo cascare giù e calpestarlo. - No, babbo
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, invadendo anche le aiuole. Guarda qua, guarda là, il Reuccio e la Reginotta non sapevano indovinare quali fossero i due fiori che ridevano. Ne toccavano uno
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contenti. Un giorno, si presenta un giovane alto, robusto, biondo, impolverato da capo a piedi, in maniche di camicia. Guarda attorno: non c'è un posto
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se non ha gambe? - Si fa ruzzolare. - Chi la ruzzola? ... È una focaccia la luna? Ne vorrei un pezzetto. - Dev'essere buona, se - guarda, babbo - se la
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fanciullo, gli disse: "Guarda". E sfibbiando il vestito, che mise a nudo il suo petto embrionale da adolescente, gli mostrò la spalla orribilmente gonfia e
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Accademia della crusca
