farti vedere. Ammettiamo, per un momento, che la natura non sia stata generosa con te, che non t'abbia donato quelle grazie che appaiono a prima vista
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una moneta d'argento nelle mani del poveretto, ch'era cieco, e mormorò un"grazie"simile a un singhiozzo. La pietà a cui era atteggiato il dolce viso
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. . . - Diciotto lire! - Eh, diciotto? Ah, sì! grazie. . . Domanderò alla mamma. Una mossa brusca del padrone, qualche sorrisetto in giro, e la signorina, che
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piccoli musi lunghi si raccorciano per mezzo d'un nulla offerto con un bacio! Fuori di casa, i doni si fanno per dire qualcosa più d'un "grazie"a persona
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