(e indicando Grazia)
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(ha trascinato in disparte Grazia e Bista, concitatamente prorompe)
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Ma tu... tu... Grazia!...
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Grazia è morta!... Io sono Margherita da Juvisy!...
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(a Grazia)
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Grazia!... per l'ultima volta...
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Quanta grazia in questa modestia!
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(Ma l'intervento degli amici è prevenuto. Armando strappa con violenza Grazia dalle braccia dell'altro, e due sonorissimi schiaffi coronano lo
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(e in così dire afferra Grazia, la stringe a sè, la bacia. Tutto questo in un attimo, chè, Armando si precipita su di lui ed esclama:)
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(Armando e Grazia sono rimasti fermi, senza più parole. Grazia, in piedi, appoggiata al tavolo, immobile spaurita, non osa di sollevare lo sguardo).
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(a Grazia)
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(Breve silenzio. Armando fa un passo verso Grazia sempre immobile, e con voce sorda di collera dice:)
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(E come Grazia tace)
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(All'alzarsi del sipario, Giacomo e Grazia sono soli, pieni di ansiosa preoccupazione. Giacomo, di tanto in tanto, guarda dalla finestra. Grazia in
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Del resto, non può esser questione che di pochi minuti... si ritiri di là, signorina Grazia... le ricevo io. In poche parole le sbrigo...
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(E come Grazia è entrata egli risale verso il fondo)
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(E come le mondane la guardano sorprese di trovarla così diversa da quella che era a loro apparsa, e quasi ne hanno soggezione Grazia continua:)
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(Ma come sulla porta di fondo appare improvvisamente Armando, Grazia gli si precipita tra le braccia esclamando)
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Ascoltami, Grazia... non parliamone più...È meglio. Per fortuna tutto è finito bene...
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No, senti, Grazia: sono sfibrato!
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Grazia!...
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Ma no!... Ma no!... La signorina Grazia... sua cugina!
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No, no... Bisogna riparare!... Grazia... Margherita... la purità e il falso vizio... Ma che rivelazione, in quel falso! Che impeto in quella purità
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Grazia!
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(a Grazia)
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Grazia ha tutto il fascino del suo nome e del suo spirito. Disperde con le sue risa l'atmosfera che sa ancora del profumo dell'altra. Sconvolge con la sua
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Signore... Grazia!... C'è Grazia!
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E c'è ancora della gente che non crede al destino!... All'incredibile bellezza dell'imprevisto. Al caso che vede e provvede!... Grazia!... La
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Grazia?...
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(ma la sua gioia si spegne di colpo. Grazia è apparsa sulla porta di sinistra. II suo volto ha un'espressione di enorme tristezza. Con voce lenta ed
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Ma che cosa è accaduto?... Grazia?...
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Grazia?!...
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Ascoltami, Grazia, io - oggi - sto attraversando una giornataccia...
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Senti Grazia... Se io ti vedo così accorata...
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Ma no, Grazia... Come vuoi che io possa pensare a tutte queste cose?... Ne ho già tante per conto mio... E poi... se tu non ti spieghi - in nome di
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È impossibile, Grazia!
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Ma no, Grazia... no... non è che ti mandi via... ma sono sicuro che un viaggio ci farebbe bene.
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, alla lunga, che fa passare l'amore... Vedi, Grazia, il mio temperamento è troppo diverso dal tuo... Vorrei esserti utile... vorrei... ma come faccio
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Ma come è possibile che tu mi segua, Grazia? Come è possibile?... Ho degli impegni, dei doveri... degli obblighi... A cominciare da stasera, vedi
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Grazia!
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Grazia!
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Dio mio che giornataccia!... Mi sfinisci, Grazia... mi sconvolgi... mi annienti!... Abbi pietà di me!
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(a Grazia che continua a consultare l'orario)
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Sicchè, signorina Grazia, va benone, a quanto vedo!
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Le terrai buona compagnia... le leggerai i giornali... la terrai allegra insomma... E tu Grazia, stai di buon animo... non pensarci troppo... Cerca
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E tu, Grazia...
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(Ma ecco, d'improvviso sulla porta appare Grazia. Una vera apparizione; chè essa è trasformata, quasi irriconoscibile. Fasciata in un abito
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(lentissimo riprende il motivo del duettino fra Giacomo e Grazia, quasi l'eco d'un refrain che viene dalla notte parigina)
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