Valletti in livrea portano in giro ricchi vassoi con rinfreschi. Grande animazione.
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(Lunga pausa. – Lazinski seguita a suonare nel grande silenzio. Loris si tiene il capo fra le mani.)
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tutti i volti. Dopo un momento di stupor doloroso, una grande agitazione subentra.)
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(Tutti son discesi nell’antisala. Lazinski s’inchina a Fedora, che gli stringe freddamente la mano. Grande animazione. – Un lacchè ha recato su d’un
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Tu sei Grande e Buono!
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(Osaka, il grande amatore di tutte le voluttà, vi si inebria – e Kyoto se ne compiace).
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Dal labbro di Iris esce allora contro il mondo, il destino o la divinità la grande rampogna di una domanda: – Perché?…
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O Morte, Signora Misteriosa, quanto sei grande nella tua pietà, Tu che tanti mari e cieli eterni poni fra gli umani e i loro dolori!
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Iris non sente più le sue torture; – già vive, la fanciulla, di una vita tutta luce; – e al Grande amico che la guarda essa eleva la sua anima:
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vivacemente con sé il taïkomati, esclama con grande entusiasmo:
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Sul dilicato corpo, capolavoro distrutto, giù nell’abisso ove in fogna si sfoga la grande città, incombono solo le tre sinistre notti, la notte senza
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