cinematografo, ora vengono ad aspirare come ad una seconda apertura, un’apertura di secondo grado, in quanto che la prima, con cui era stata segnata la loro
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fenomeno che fenomeno-non-è. Solo dopo avere accertato questo caso singolarissimo, nel campo della fenomenologia, potrò salire di grado e interrogarne la
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raggiungeva un grado di perfezione tecnica maggiore. La fotografia, invece, questa sua aspirazione all’arte, non la fonda o l’accresce nel maggiore
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Arrivati a questo punto, ma non prima, la speculazione può dunque salire di grado, e interrogarsi sull’essenza del fenomeno che-non-è-fenomeno e che
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Ma a questo grado superiore, che per noi porterà alla fondazione dell’arte come realtà pura, per il momento ci arresteremo, poiché non riguarda la
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rappresentano il grado supremo della critica d’arte, ma appartengono alla recezione dell’opera d’arte, e non rendono più scientifica la critica d
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irrilevante per la problematica dell’arte, dato che la riproduce tal quale. Per impostarla ex-novo non serve dunque di far scendere l’arte di grado, in
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contemperando l’una e l’altra attitudine. Nell’assumere la prima attitudine il ricevente può essere indotto a scendere di grado e a considerare l’opera solo come
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’immagine come segno, possa competere la presentificazione. seppure in grado minore, in cui va individuata l’essenza dell’opera d’arte 57.
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’ascesa ad un grado superiore di conoscenza in cui virtualmente si abolisca il primo. Né l’uno né l’altro si aboliscono a vicenda e possono anzi
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