Lucio, tornato dalla scuola, non era andato sùbito a salutare la mamma. - Che hai, bambino mio? - gli chiese questa. Fot. R. FiorilIli. Lucio
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C' era una volta un asino piccino piccino e tanto bello e si chiamava «Vip». Tutti gli facevano le carezze e gli dicevano: - Come sei bello, Vip
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' più ordinato, sarebbe una gran bella cosa, e chi lo conosce gli vorrebbe anche più bene, perchè, nonostante i suoi difetti, Lucio è buono.
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tua? - Enzo non rispose. Diventò rosso rosso come un peperone; e tutti capirono ch'egli aveva detto una grossa bugia. Così ormai nessuno gli crede più
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maestra del Giardino d'infanzia. Il buon ragazzo la salutò togliendosi il berretto e le cedette il passo. La buona signora gli ricambiò il saluto con un
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Un giorno Lucio era tutto contento. Gli avevano regalato un bel confetto grosso, di quelli col rosolio dentro. Fot. R. Fiorillii. Fratelli esemplari
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proprio male, tanto che la sua mamma teme che debba morire. Non può neppure più aprire gli occhi. Di più le ha pigliate dalla cuoca, e nessuno gli
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anche noi! - soggiungevano gli altri due, Anulare e il più piccino che si chiamava Mignolo. E tutti i cinque fratelli lavoravano insieme d'amore e
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tagliuzzava col temperino il banco. Enzo gli disse - Non sciuparlo, non è tuo! Che te ne importa? - rispose con mal garbo il birichino non è tuo, nè mio; è di
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Che vento tirava! I ragazzi uscivano dalla scuola, e il vento faceva loro volar via i berretti. Quasi tutti gli scolari allora incominciarono a
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Enzo aveva sentito dire che gli uomini avevano imparato a volare. Egli pensò - Bella forza! Basta attaccarsi un paio d'ali alle braccia, si vola
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II. La lettera di Lucio e della Maria. Carissimo babbo, Finalmente quest'anno sappiamo scrivere. Possiamo farti gli auguri anche per lettera. Tu sei
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Gennarino era un bimbo sciocco e antipatico, perchè aveva sempre paura. Se gli dicevano di fare una data cosa, rispondeva - Non sono capace; ho paura
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Tutti lo chiamano proprio così perchè non v'è modo di correggerlo. Le sue manine vogliono toccare ogni cosa. Ma ieri gli è capitata bella. In casa di
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: ih, ih, ih!... - E la buona mamma, che non è andata al lavoro per poterlo curare, gli dice: -Ma prendi l'olio, sii buono! - E quegli non ne vuole
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pianse e si disperò, ma la mamma per quel giorno non gli diede più dolce. Imparò così a stare fermo al suo posto.
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Lucio . . . . . Pag. 3 Buoni fratelli . . . . ivi L'amica della Maria . . . » 5 Povera tnamma ! . . .» 7 Fanciulla ordinata. . . . » 8 Gli arredi
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elementari maschili e femminili Per gli allievi : Serie I 10 racconti L. - 20 » II 20 » L. - 40 » III 30 » L. - 60 » IV 40 » L. - 80 » V 40 » L. - 80 Per
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compenso gli alberi del giardino e gli uccelli che cantavano. la lavagna Non mancavano poi i libri, i quaderni, la carta, la penna e il calamaio. un
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