mettere anche la gonna dalla moglie, che prende in cambio i pantaloni. Compare Cola però non è di questi. Vostra sorella dovrà tenere bene aperti gli occhi
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Vi siete affaticata troppo in questi giorni. Gli sposini, si capisce, hanno ben altro per la testa che badare alle faccende di casa. Comare Nedda
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È compare Nino. E gli sposi?
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Gli ho lasciati in chiesa. Quella messa non finiva più... Ero in pensiero, lana.
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, con gli occhi che le ridevano dì felicità... mi sarei messo a piangere come un bambino, ve lo giuro!... Ora la divisione coi miei fratelli è in via di
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Quando cominciano gli impedimenti!...
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...- Sciocchezze!... E vedranno poi chi starà meglio... Oh! darei metà, del mio sangue per vedervi allegra!... Non paiono più, gli occhi vostri, i begli occhi
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(Posa la bottiglia sul tavolino e va a parlare con gli altri sonatori).
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PAOLO, NEDDA e uomini e donne che, li accompagnano. I ragazzi affollano, spingendosi, urtandosi. MASTRO NUNZIO e gli altri sonatori distribuiscono
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Lo senti? Ogni tanto gli tirerete gli orecchi voi, Massaio Paolo!
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Spalanca gli orecchi pure tu.
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Viva gli sposi!
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Gli sposi uno appresso all'altro.
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Viva gli sposi! Bravo! Bene!
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(Va a spalancare il portone. Tutta gl'invitati si avviano, precedendo gli sposi).
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(I sonatori riprendono la musica del balletto ed escono gli ultimi, La zia Pina richiude il portone).
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... Dio vi benedica!.... Prudenza, figliola mia: la moglie prudente fa la famiglia felice. Via! Via! Senza piangere... Ti accompagnano tutti gli amici...
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(Gli dà due vassoi ed escono).
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Non è opera giusta! ... Non è opera giusta! Nessuno me lo leva di capo! Se si trattasse d'una figlia mia, uh! sarei già andata a cavarle gli occhi a
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Venite a prenderne una manciata, don Saverio. Per gli gli amici ce n'è sempre.
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Cheti!... Zitti!... Si ribellano gli amici!...
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Con chi debbo sfogarmi? Con gli estranei? Vostro padre, me ne sono accorto, è imbroncito contro di me... Difende la figlia..... Se mi date addosso
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(lana gli strappa il garofano e lo sfoglia rabbiosamente).
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; vi compatisco... Mi piglierei anche gli schiaffi da voi, per vedervi guarita... Via, facciamo la pace... Datemi un garofano.... Ogni fiore è segno
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(gli sfugge dalle braccia)
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Zitta!... Se viene vostro padre... Vi spiegherò poi, lana. Non piangete! Asciugatevi gli occhi...
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(Tenta di asciugarle gli occhi; la prende fra le braccia e la bacia, mentre lana si dibatte, dicendo):
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Non posso dirlo. Una bambola di cera, e vi conficcavano gli spilli, uno al giorno... Se non si chiappa la bambola e non si distrugge, addio! Una
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La gente non ci crede più alle stregonerie... Andiamo, Nedda!... Andiamo, Mastr'Antonio! Vi faccio ridere... Una volta gli dissi: - È vero, Don
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!... Sono andato a domandargli perdono... Niente! Niente!.. Mi chiuse la porta in faccia! Monsignore però gli ha tolto la santa messa!... L'ha scomunicato
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(Iana gli versa da bere. Pausa).
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Se è per questo.... No, ci dev' essere un' altra ragione. Qualche infame vi ha guastata! Chi sa che v' hanno soffiato negli orecchi?... E voi gli
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Lo scanno! Ve lo scanno come una pecora, sotto gli occhi e me ne vado in galera... Ah! Perchè mi vedete bono, tranquillo, paziente?... Dio ne scampi
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(Un lampo gli attraversa il pensiero, e prendendo lana per la testa, rialzandole la faccia, e guardandola fiso, domanda:)
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(lana chiude gli occhi per risposta, mancando. Nino rimane quasi fulminato. In questo puntò, si sente più vicino il canto dei vendemmiatori, poi risa
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(gli bacia ripetutamente le mani).
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e COMARE PINAstendono una tovaglia. MASTRO NUNZIO, il secondo violino e il contrabasso, in fondo alla scena, accordano gli strumenti. Poi CATERINA
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(Gli altri due sonatori seggono in fondo e parlano sottovoce tra loro).
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Chi oggi non canta, ma mastica tossico, è la Caristia che avea posto gli occhi addosso a Cola per la nipote. Se lo era attirato in casa, e Cola di
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