| GLI | ANGELI. Gli Angeli non han corpo: son puri spiriti; sono le |
Il libro della terza classe elementare -
|
ANGELI. | Gli | Angeli non han corpo: son puri spiriti; sono le creature |
Il libro della terza classe elementare -
|
creature belle del Paradiso; l'ornamento del trono di Dio e | gli | esecutori della sua volontà. Molti degli Angeli si |
Il libro della terza classe elementare -
|
diventaron subito demoni, e furono cacciati nell'inferno; | gli | altri che si conservarono fedeli (e sono i più) stanno |
Il libro della terza classe elementare -
|
Nella Bibbia, che è il Libro del Signore, si trovare spesso | gli | Angeli, mandati da Dio ai Patriarchi. Ricordiamo l'Angelo |
Il libro della terza classe elementare -
|
a casa sano e salvo e con una medicina per guarire | gli | occhi del suo vecchio padre che era cieco. Ricordiamo anche |
Il libro della terza classe elementare -
|
occhi del suo vecchio padre che era cieco. Ricordiamo anche | gli | Angeli che accompagnano, come vedremo, la vita di Gesù: |
Il libro della terza classe elementare -
|
portò alla Vergine il sospirato annunzio dell'Incarnazione; | gli | Angeli scesi sulla capanna di Betlemme la |
Il libro della terza classe elementare -
|
Posso fare io una domanda? - Certo, Nadir. - Perché | gli | extraterrestri si chiamano così? - Perché non abitano sulla |
Pane arabo a merenda -
|
trovano sulla Terra". Capito? - Capito. - E allora perché | gli | extracomunitari si chiamano così? - Perché non abitano |
Pane arabo a merenda -
|
Comunità Europea, di cui l'Italia fa parte. - Allora anche | gli | svizzeri sono extracomunitari? - In effetti, anche gli |
Pane arabo a merenda -
|
gli svizzeri sono extracomunitari? - In effetti, anche | gli | svizzeri. - E gli americani? - Pure loro. - Anche George |
Pane arabo a merenda -
|
sono extracomunitari? - In effetti, anche gli svizzeri. - E | gli | americani? - Pure loro. - Anche George Bush? - Beh ... sì, |
Pane arabo a merenda -
|
popolo, che è oggi il Duce dell'Italia fascista, accendeva | gli | animi con la parola e con gli scritti ardenti di |
Il libro della terza classe elementare -
|
fascista, accendeva gli animi con la parola e con | gli | scritti ardenti di patriottismo. Gabriele d'Annunzio, poeta |
Il libro della terza classe elementare -
|
trascinava le folle con la sua eloquenza. Entrambi, come | gli | scrittori ed i poeti del nostro Risorgimento, furono poi |
Il libro della terza classe elementare -
|
stordito, il piccolo Enea Rìspoli: un nuovo alunno. Subito | gli | scolari della seconda gli han ficcato gli occhi addosso. |
Quartiere Corridoni -
|
Rìspoli: un nuovo alunno. Subito gli scolari della seconda | gli | han ficcato gli occhi addosso. Hanno percorso con gli |
Quartiere Corridoni -
|
alunno. Subito gli scolari della seconda gli han ficcato | gli | occhi addosso. Hanno percorso con gli sguardi la sua |
Quartiere Corridoni -
|
gli han ficcato gli occhi addosso. Hanno percorso con | gli | sguardi la sua personcina stenta, il suo visetto magro, |
Quartiere Corridoni -
|
bene. Sei contento di essere venuto in Italia, Rìspoli? | Gli | occhi neri del bambino sfavillano. - Oh sì - risponde - qui |
Quartiere Corridoni -
|
| Gli | angeli ai pastori |
Quartiere Corridoni -
|
| Gli | anziani sono due volte bambini ARISTOFANE |
Tutti per una -
|
aspetta il Bambino Gesù e tiene | gli | occhi larghi. Non vuole addormentarsi. Gli altri sono |
Quartiere Corridoni -
|
Gesù e tiene gli occhi larghi. Non vuole addormentarsi. | Gli | altri sono andati alla messa di mezzanotte ad attenderlo e |
Quartiere Corridoni -
|
in camicina e a piedi nudi sopra un raggio di luna. Mimma | gli | offrirà il suo mantello. - Fermati, Bambino Gesù! Devo |
Quartiere Corridoni -
|
ad essere buona, e ancora... Come tarda il Bambino Gesù! | Gli | occhietti di Mimma si fanno piccini piccini. Uno, due, tre. |
Quartiere Corridoni -
|
tentava di voltarsi, una trafittura acuta al fianco destro | gli | strappava degli ahi! ahi! da far accorrere qualcuna delle |
Gambalesta -
|
Perché lo tenevano così fasciato? Le fasce, egli credeva, | gli | facevano male. E chiamava: - Mamma! Mamma! Fiocamente; non |
Gambalesta -
|
Mamma! Fiocamente; non aveva forza di gridare. Chiudeva | gli | occhi, mezzo assopito; gli pareva di fare un lungo brutto |
Gambalesta -
|
aveva forza di gridare. Chiudeva gli occhi, mezzo assopito; | gli | pareva di fare un lungo brutto sogno, e avrebbe voluto |
Gambalesta -
|
avesse lì dentro carboni accesi. E che arsura alla lingua! | Gli | davano da bere di tanto in tanto, ma non gli sembrava mai |
Gambalesta -
|
alla lingua! Gli davano da bere di tanto in tanto, ma non | gli | sembrava mai sufficiente. Avrebbe voluto aver là uno dei |
Gambalesta -
|
fosse saziato. Faceva sforzi per destarsi e qualche volta | gli | pareva di esservi riuscito. Udiva bene quel che dicevano |
Gambalesta -
|
bianchi, che lo scoprivano, e lo tastavano, là, dove | gli | doleva, gli levavano per un momento quelle fasce strette |
Gambalesta -
|
che lo scoprivano, e lo tastavano, là, dove gli doleva, | gli | levavano per un momento quelle fasce strette strette; e |
Gambalesta -
|
rimasto vuoto prendeva sùbito posto un altro, pallido, con | gli | occhi infossati, che non si reggeva in piedi. Dalla paura |
Gambalesta -
|
| gli | tagliarono la cresta, e quella voglia non la ebbe più. E il |
C'era una volta... -
|
— Ma dunque che cosa voleva? Qualunque cosa avesse chiesta, | gli | sarebbe stata concessa. — Vorrei.... uscir fuori a |
C'era una volta... -
|
fuori a razzolare! — E bisognò permetterglielo. Allora | gli | strapparon gli sproni, e quella voglia non la ebbe più. |
C'era una volta... -
|
— E bisognò permetterglielo. Allora gli strapparon | gli | sproni, e quella voglia non la ebbe più. Venne il tempo di |
C'era una volta... -
|
Il Re quel giorno avea le paturne. Tira fuori la sciabola e | gli | taglia la testa. Ma, invece di sangue d'uomo, gli uscì |
C'era una volta... -
|
e gli taglia la testa. Ma, invece di sangue d'uomo, | gli | uscì fuori sangue di pollo. Si presentò allora la vecchina: |
C'era una volta... -
|
Si presentò allora la vecchina: — Maestà, ecco, è finita. - | Gli | riappiccicò il capo collo sputo, e il Reuccio tornò vivo. |
C'era una volta... -
|
ringrazia, | gli | domanda le nuove grazie di cui ha bisogno. Osserviamo che |
Quartiere Corridoni -
|
raccolto, ha piegato le ginocchia, ha giunto le mani, ha | gli | occhi rivolti al cielo. Prega: la sua anima si innalza a |
Quartiere Corridoni -
|
sua anima si innalza a Dio. Il fanciullo non vede Iddio con | gli | occhi del corpo, ma l'anima raccolta lo sente vicino: quasi |
Quartiere Corridoni -
|
corpo, ma l'anima raccolta lo sente vicino: quasi lo vede e | gli | parla, cioè prega. Egli dice al Signore: - Signore, Tu sei |
Quartiere Corridoni -
|
come un pazzo, verso il portone che dava nel giardino. Ma | gli | pareva, per quanto il suo passo fosse rapido, che non |
Una famiglia di topi -
|
rapido, che non avrebbe avuto la forza d' arrivarci.... | Gli | stridi di quel topino bigio assassinato gli arrivavano all' |
Una famiglia di topi -
|
arrivarci.... Gli stridi di quel topino bigio assassinato | gli | arrivavano all' orecchio, penetranti come tante punte di |
Una famiglia di topi -
|
a che pro? Che avrebbe potuto far lui, contro quel mostro? | Gli | sarebbe toccata la stessa sorte, e allora, addio Moschino! |
Una famiglia di topi -
|
e allora, addio Moschino! E l' idea del pericolo corso | gli | faceva quasi venire le lagrime agli occhi. Finalmente, Dio |
Una famiglia di topi -
|
in giardino, sotto le piante, per quei lunghi viali che ora | gli | parevano eterni. Ogni cosa era bagnata dalla pioggia |
Una famiglia di topi -
|
laceri e pésti. Atterrito, ansimante, Moschino girò attorno | gli | occhietti neri; la notte era ormai scesa: una notte oscura, |
Una famiglia di topi -
|
disperati, ma li aveva sempre nel cuore, nel cuore che | gli | tremava. Stremato di forze, s'abbandonò ancora sotto una |
Una famiglia di topi -
|
ora? Che fare, lì, solo? A chi chiedere misericordia? | Gli | era penetrato nelle ossa un gran freddo; e dovunque si |
Una famiglia di topi -
|
i suoi piattini colmi di ghiottonerie sane, e soprattutto | gli | pareva d' esser cullato fra le manine della Rita, baciato |
Una famiglia di topi -
|
genitori e da' suoi fratelli!... Maledetto l' istante che | gli | era venuto in testa di conoscere il mondo, l' immenso mondo |
Una famiglia di topi -
|
insegnamenti di suo fratello Dodò, della storia del topo, e | gli | tornò alla memoria quel verso: |
Una famiglia di topi -
|
tutti i mestieri e non era riuscito in nessuno. Un giorno | gli | venne l'idea di andare attorno, a raccontare fiabe ai |
C'era una volta... -
|
l'idea di andare attorno, a raccontare fiabe ai bambini. | Gli | pareva un mestiere facile, da divertircisi anche lui. |
C'era una volta... -
|
dieci giornate di Brescia. Brescia cacciò | gli | Austriaci il 23 marzo 1849: sino al 10 aprile ne ributtò |
Il libro della terza classe elementare -
|
1849: sino al 10 aprile ne ributtò con magnifica tenacia | gli | assalti rinnovati senza tregua. Anima della resistenza fu |
Il libro della terza classe elementare -
|
della resistenza fu un giovane di 28 anni: Tito Speri. | Gli | Austriaci poterono riprendere la città, solo dopo averla |
Il libro della terza classe elementare -
|
povero popolano, Carlo Zima, debole di corpo e sciancato; | gli | avevano cosparso le vesti di acqua ragia, e poi gli avevano |
Il libro della terza classe elementare -
|
gli avevano cosparso le vesti di acqua ragia, e poi | gli | avevano dato fuoco. Gl'infami si preparavano a trarre |
Il libro della terza classe elementare -
|
guardare in su, Nino ha il torcicollo. A un tratto qualcuno | gli | domanda: - Dunque non vuoi volare? È il comandante del |
Quartiere Corridoni -
|
avviene tutto questo, il pilota si volta a guardarlo, | gli | strizza l'occhio, gli sorride: - Pronto? Ecco, |
Quartiere Corridoni -
|
il pilota si volta a guardarlo, gli strizza l'occhio, | gli | sorride: - Pronto? Ecco, l'apparecchio è su, taglia l'aria, |
Quartiere Corridoni -
|
Signore. Ma che! Invece è di nuovo giù, tra la folla che | gli | si raggruppa intorno, gridando e applaudendo. Il comandante |
Quartiere Corridoni -
|
e applaudendo. Il comandante lo toglie dalla carlinga, e | gli | dà un buffetto, mentre Antonio gli domanda: - E così, come |
Quartiere Corridoni -
|
toglie dalla carlinga, e gli dà un buffetto, mentre Antonio | gli | domanda: - E così, come è andata? Ti sei divertito? Ancora |
Quartiere Corridoni -
|
dire; ride. Ride per nascondere qualche lagrima che | gli | fa velo agli occhi. - Eppure è gioia, capisci, comandante? |
Quartiere Corridoni -
|
suona i nostri vicini corrono a sentirlo e ognuno | gli | porta qualcosa da mangiare, da bere o da vestirsi, così |
Pane arabo a merenda -
|
Aziz se ne va via con un piccolo tesoro. Qualcuno, a volte, | gli | porta anche qualche nuovo tegame di cui sperimentare il |
Pane arabo a merenda -
|
e percuote scrupolosamente, sorridendo, tutto quello che | gli | passa per le mani. L'ultima volta, a parte i grandi, |
Pane arabo a merenda -
|
ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia. - Chi sono | gli | Angeli? - Gli Angeli sono i Ministri invisibili di Dio, ed |
Il libro della terza classe elementare -
|
dalla pietà celeste. Così sia. - Chi sono gli Angeli? - | Gli | Angeli sono i Ministri invisibili di Dio, ed anche nostri |
Il libro della terza classe elementare -
|
pietosamente, dietro al portone: — Ah, Reginotta! rendetemi | gli | occhi. - La Reginotta, dalla finestra, rispondeva: — |
C'era una volta... -
|
una gobbina! No, mai! — Perdonatemi, Reginotta; e rendetemi | gli | occhi! - La Reginotta dalla finestra rispondeva: — |
C'era una volta... -
|
più forte: — Ah, Reginotta! Ah, Cecina mia! rendetemi | gli | occhi. — La Reginotta scese giù e gli disse: — Ecco gli |
C'era una volta... -
|
Cecina mia! rendetemi gli occhi. — La Reginotta scese giù e | gli | disse: — Ecco gli occhi. — Il Re la guardò sbalordito. La |
C'era una volta... -
|
gli occhi. — La Reginotta scese giù e gli disse: — Ecco | gli | occhi. — Il Re la guardò sbalordito. La Reginotta non era |
C'era una volta... -
|
era un fabbro. L'Angiolo andò da lui perchè ferrasse | gli | zoccoli all'asino selvatico che doveva portare in Egitto il |
Quartiere Corridoni -
|
il Bambino Gesù. Subito, appena l'Angiolo aveva pregato | gli | animali di aiutare la fuga della Sacra Famiglia, l'asino |
Quartiere Corridoni -
|
aveva fuoco nella cucina. La lepre uscì a chiamare tutti | gli | animali perchè l'aiutassero a raccogliere legna nel bosco. |
Quartiere Corridoni -
|
e divenne una stella e ci fu luce come di giorno. Da allora | gli | animali, la notte di San Silvestro, escono dalle tane a |
Quartiere Corridoni -
|
contenta d' esser tanto bella agli occhi del suo sposo, | gli | sussurrava alla sua, volta, perch'era anche una gran buona |
Una famiglia di topi -
|
su l' avvenire, dichiarò, volgendo qua e là la testina con | gli | occhi lucenti che piacevano tanto a Caciotta: - Adesso, se |
Una famiglia di topi -
|
ristabilito in salute. I fianchi, prima scarni, che | gli | facevano due incavi, s'eran venuti arrotondando; il pelo, |
Una famiglia di topi -
|
s'eran venuti arrotondando; il pelo, che prima qua e là | gli | mancava, gli era ricresciuto raffittendosi per modo, che |
Una famiglia di topi -
|
arrotondando; il pelo, che prima qua e là gli mancava, | gli | era ricresciuto raffittendosi per modo, che Rita appena gli |
Una famiglia di topi -
|
gli era ricresciuto raffittendosi per modo, che Rita appena | gli | ci poteva passare il pettine, e doveva contentarsi di |
Una famiglia di topi -
|
Sernici non intendeva che i suoi ragazzi trascurassero | gli | studi, così essi s' occupavano di Ragù e di Caciotta nelle |
Una famiglia di topi -
|
occupavano di Ragù e di Caciotta nelle ore di ricreazione. | Gli | era allora che si faceva la pulizia; gli era allora che |
Una famiglia di topi -
|
di ricreazione. Gli era allora che si faceva la pulizia; | gli | era allora che insegnavano ai topi a seguirli come |
Una famiglia di topi -
|
dalla bocca, come due piccioni, e altri simili garbi. Con | gli | antichi esercizi non li affliggevano più: non si parlava, |
Una famiglia di topi -
|
i modi di distrarlo, ma lui duro, impettito. Purchè non | gli | capiti tra i piedi un cane! Egli ha un terrore folle dei |
Quartiere Corridoni -
|
ha un terrore folle dei cani. Piccoli e grossi che siano, | gli | fanno ugualmente paura. E allora non gli resterebbe che |
Quartiere Corridoni -
|
grossi che siano, gli fanno ugualmente paura. E allora non | gli | resterebbe che fuggire! Quella maligna della Luisella, che |
Quartiere Corridoni -
|
abbandonare il fucile di legno e la posizione, ma qualcosa | gli | grida dentro - Vergognati! un soldato che ha paura! E |
Quartiere Corridoni -
|
e bianco, che lo annunzia risorto dal sepolcro. E | gli | Angeli che appaiono agli Apostoli dopo che il Maestro |
Il libro della terza classe elementare -
|
ognuno di noi ha un Angelo Custode, che, per volere di Dio, | gli | è sempre vicino e lo protegge. Camminiamo sotto la guida |
Il libro della terza classe elementare -
|
invisibile; non facciamo mai cosa che lo obblighi a velarsi | gli | occhi per non vedere. E non dimentichiamo di raccomandarci |
Il libro della terza classe elementare -
|
guidare una macchina lucida e potente come fa il babbo, ma | gli | piacerebbe meno vegliare mentre gli altri dormono, guidare |
Quartiere Corridoni -
|
come fa il babbo, ma gli piacerebbe meno vegliare mentre | gli | altri dormono, guidare nel buio il nero convoglio dagli |
Quartiere Corridoni -
|
con noi. Non vedi quant'è buio? Non senti che freddo? - | gli | dice arrampicandosi sulle sue ginocchia. - Certamente - |
Quartiere Corridoni -
|
provato nel ritornarvi. Al rivedere la famiglia, i parenti, | gli | amici, che festa! Che baci! Che strette di mano! Fin gli |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
gli amici, che festa! Che baci! Che strette di mano! Fin | gli | animali, i campi, gli alberi, tutto a te sembrava facesse |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
Che baci! Che strette di mano! Fin gli animali, i campi, | gli | alberi, tutto a te sembrava facesse festa pel tuo ritorno. |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
campicello, i suoi monti, la chiesuola del suo villaggio | gli | stan nel pensiero e nel cuore. Sogna sempre il ritorno ai |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
luoghi. E quando vi ritorna davvero, per non lasciarli più, | gli | sembra di rinascere. Fin le bestie amano il luogo, ove son |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
eh! — scoppia la mamma — Non ricominciare! Il papà dice che | gli | faccio venire gli incubi la notte, quando suono. I vicini |
Pane arabo a merenda -
|
— Non ricominciare! Il papà dice che gli faccio venire | gli | incubi la notte, quando suono. I vicini stanno attenti alla |
Pane arabo a merenda -
|
CORRIDONI Il 23 ottobre di ogni anno, | gli | abitanti del Quartiere Corridoni celebrano la data della |
Quartiere Corridoni -
|
conobbe; fu un suo compagno. Operaio, Filippo Corridoni amò | gli | operai, li protesse; patì per essi l'esilio. Insieme con |
Quartiere Corridoni -
|
1915, a ventisette anni, il giorno del suo compleanno. | Gli | fu assegnata la medaglia d'argento al valore, poi quella |
Quartiere Corridoni -
|
sentendo rumori di passi e di voci, domandò chi fosse. | Gli | fu risposto che passava Gesù Nazzareno. Allora il povero |
Il libro della terza classe elementare -
|
udì la preghiera, si fermò, e comandò che l'infelice | gli | fosse condotto davanti e gli disse: - Che cosa vuoi che ti |
Il libro della terza classe elementare -
|
e comandò che l'infelice gli fosse condotto davanti e | gli | disse: - Che cosa vuoi che ti faccia? - Signore, fa che io |
Il libro della terza classe elementare -
|
il bestiame. Con minima spesa, e con lieve disturbo, | gli | alimenti ordinari si rendono più piacevoli al gusto, più |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
più piacevoli al gusto, più salubri e nutritivi. Anche | gli | alimenti mediocri si possono convertire in buoni cibi. Gli |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
gli alimenti mediocri si possono convertire in buoni cibi. | Gli | alimenti del bestiame si migliorano con le mescolanze, la |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
LEGGE DI DIO Un giorno, un giovinetto si presentò a Gesù e | gli | domandò: - Maestro, che cosa devo fare per salvarmi? - Gesù |
Quartiere Corridoni -
|
domandò: - Maestro, che cosa devo fare per salvarmi? - Gesù | gli | rispose: - Se vuoi salvarti, osserva i Comandamenti. - Il |
Quartiere Corridoni -
|
- Il giovinetto tornò a domandare: - Quali? - E Gesù | gli | ricordò, uno dopo l'altro, i Comandamenti della legge di |
Quartiere Corridoni -
|
fin quasi a farsi uscire il sangue. Su le prime nessuno | gli | badò più che tanto; ma una mattina che la Rita lo prese in |
Una famiglia di topi -
|
che tanto; ma una mattina che la Rita lo prese in mano e | gli | sollevò il pelo, lo vide tutto così scorticato, che faceva |
Una famiglia di topi -
|
il pelo, lo vide tutto così scorticato, che faceva pietà. | Gli | eran venute delle bollacce, che stentavano a risecchirsi; e |
Una famiglia di topi -
|
Povero Moschino! La contessa se lo prese su le ginocchia, | gli | mise un asciugamano sotto, e, con un paio di forbicine da |
Una famiglia di topi -
|
con la testolina inclinata da una parte, e lasciò che | gli | facessero quel che volevano. Povero Moschino! Com' era |
Una famiglia di topi -
|
Moschino! Com' era brutto così, con la pelle rossiccia che | gli | si vedeva, spelacchiato, le orecchie basse, ingrullito |
Una famiglia di topi -
|
| GLI | INFORMATORI DELLA BANDA DEL NORD AVEVANO VISTO GIUSTO: LA |
La freccia d'argento -
|
del fico, disse fra sé: — Ecco là l'animale coi baffi e | gli | artigli invisibili! — E gli venne una gran voglia di |
Cipí -
|
— Ecco là l'animale coi baffi e gli artigli invisibili! — E | gli | venne una gran voglia di scoprire se era vero ciò che gli |
Cipí -
|
E gli venne una gran voglia di scoprire se era vero ciò che | gli | aveva raccontato la mamma. Il gatto era coricato su un |
Cipí -
|
lisci e rosati. «I baffi li vedo, — pensava Cipí, — ma | gli | artigli dove sono? Adesso è il momento buono per scoprire |
Cipí -
|
In quel momento il gatto saltò su come una molla, sguainò | gli | artigli e, allungando una zampa su Cipí, gridò: — Ci sei, |
Cipí -
|
armata, di scatto si buttò a terra per fuggire, ma | gli | artigli lo ghermirono per di dietro: allora, con uno |
Cipí -
|
mi sei scappato! — urlò il gatto infuriato tenendo fra | gli | artigli la coda di Cipí. L'uccello, intanto, a rotta di |
Cipí -
|
un po' e via nel nido da Mamí. Ma la mamma, assieme con | gli | altri uccelli, era in mezzo alla campagna a farsi il gozzo. |
Cipí -
|
a farsi il gozzo. A quel pensiero Cipí si accorse che | gli | era venuta fame e ci andò anche lui. |
Cipí -
|
| gli | animali feroci. Era uno spavento! Urlavano, digrignavano i |
C'era una volta... -
|
s' infuriò e venne fuori armato fino ai denti: ma, come | gli | vide in mano quella spada, urlò: — Povero me! - E si buttò |
C'era una volta... -
|
avrai salva la vita. — Il mago trasse di tasca un anello, e | gli | disse: — Prendi: va' a metterglielo nel dito mignolo della |
C'era una volta... -
|
— Chiamaron la Reginotta, e tutti quelli della Corte | gli | s' affollarono attorno, ma le avea appena messo in dito l' |
C'era una volta... -
|
potè scappare, e non si fermò finchè non giunse dove | gli | era apparsa la fata: — Fata, dove sei? — Ai tuoi comandi. — |
C'era una volta... -
|
mago; vedrai che questa volta non si farà beffa di te. — E | gli | disse minutamente come doveva regolarsi. Il giovinotto andò |
C'era una volta... -
|
Il mago infuriò e venne fuori armato fino ai denti. Ma come | gli | vide in mano quel pugnale, si buttò ginocchioni: — Salvami |
C'era una volta... -
|
generale, accompagnato da un colonnello della guarnigione, | gli | si avvicina e gli domanda chi è, quanti anni ha, come si |
Quartiere Corridoni -
|
da un colonnello della guarnigione, gli si avvicina e | gli | domanda chi è, quanti anni ha, come si trova sotto le armi. |
Quartiere Corridoni -
|
ma non muove ciglio. Finalmente il giovane generale | gli | pone una mano su una spalla e dice al colonnello - Quindici |
Quartiere Corridoni -
|
alla presenza del Re, che lo squadrò con alterigia e | gli | chiese: - Buon uomo, avete merce preziosa da mostrarmi? - |
Al tempo dei tempi -
|
su un timbro d'argento. Comparve un cameriere, e il Re | gli | ordinò di portargli tre canne di corda ben solida. Quando |
Al tempo dei tempi -
|
ordinò di portargli tre canne di corda ben solida. Quando | gli | fu recata, la porse al mercante perché la desse alla |
Al tempo dei tempi -
|
esposto? Il Re me ne ha fatta un'altra delle sue. Quando | gli | ho detto che volevi strozzarti per lui, m'ha dato questo |
Al tempo dei tempi -
|
Re. Ma lei stessa, vedendo che si preparava per il viaggio, | gli | disse: - Padre mio, per il bene che mi volete, dovete farmi |
Al tempo dei tempi -
|
se non volete trovarmi morta al vostro ritorno. - E qui | gli | si gettò ai piedi e tanto pianse e tanto lo supplicò, che |
Al tempo dei tempi -
|
a strappargli la promessa che sarebbe andato dal Re e | gli | avrebbe fatta l'ambasciata. Il mercante giunge a Palermo, |
Al tempo dei tempi -
|
Sovrano, che anche quella volta finse di non conoscerlo e | gli | domandò se aveva merce preziosa da mostrargli. - Maestà, ho |
Al tempo dei tempi -
|
bussa alle porte, alle finestre: - Si può? - Indietro! - | gli | rispondono i bambini. Lui passa lo stesso attraverso le |
Quartiere Corridoni -
|
con il cappello calato sugli orecchi. - Salutami - | gli | ordina il vento, soffiandogli alle spalle. Il vecchietto |
Quartiere Corridoni -
|
alza il bavero della giubba. Con uno scappellotto il vento | gli | butta giù il cappello e glielo porta lontano. Per fortuna |
Quartiere Corridoni -
|
si mise a piangere. Il padre | gli | disse: - Domani lo conduci nella distilleria del palazzo |
Al tempo dei tempi -
|
- O lei o nessuna! - La Regina storse la bocca perchè | gli | aveva destinato una sua nipote e non poteva soffrire quella |
Al tempo dei tempi -
|
una lettera al figlio, la consegnò a un corriere fidato e | gli | disse di portarla al Reuccio al campo. Il corriere parte a |
Al tempo dei tempi -
|
ma quando ha viaggiato alcune ore, ecco che il cavallo | gli | cade e si tronca una gamba. Che fare? Proseguì la via a |
Al tempo dei tempi -
|
Dopo un pezzo che bussava, dal bosco uscì un serpente che | gli | s'avvicinò strisciando e gli disse: - Che fate a quest'ora |
Al tempo dei tempi -
|
dal bosco uscì un serpente che gli s'avvicinò strisciando e | gli | disse: - Che fate a quest'ora qui? - Sono il corriere del |
Al tempo dei tempi -
|
ad aprir la porta, introdusse il corriere nel palazzo, | gli | cucinò la cena, e gli fece ogni sorta di gentilezze. Però, |
Al tempo dei tempi -
|
introdusse il corriere nel palazzo, gli cucinò la cena, e | gli | fece ogni sorta di gentilezze. Però, non appena il corriere |
Al tempo dei tempi -
|
gentilezze. Però, non appena il corriere fu addormentato, | gli | frugò in tasca, prese la lettera scritta dalla Regina, la |
Al tempo dei tempi -
|
in tasca. La mattina dopo il corriere si alza, il serpente | gli | fa trovar pronta la colazione e il cavallo, gli fa mille |
Al tempo dei tempi -
|
il serpente gli fa trovar pronta la colazione e il cavallo, | gli | fa mille complimenti e gli dice: - Al ritorno dovete |
Al tempo dei tempi -
|
la colazione e il cavallo, gli fa mille complimenti e | gli | dice: - Al ritorno dovete assolutamente passar di qua; |
Al tempo dei tempi -
|
Il corriere glielo promise e partì. Al ritorno il serpente | gli | dette da cena, da dormire, gli prese la lettera dalla tasca |
Al tempo dei tempi -
|
Al ritorno il serpente gli dette da cena, da dormire, | gli | prese la lettera dalla tasca e gli ce ne mise un'altra |
Al tempo dei tempi -
|
da cena, da dormire, gli prese la lettera dalla tasca e | gli | ce ne mise un'altra scritta da lui, in cui diceva al Re di |
Al tempo dei tempi -
|
Perchè | gli | animali mangiano? Gli animali mangiano anch'essi per |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
Perchè gli animali mangiano? | Gli | animali mangiano anch'essi per crescere, per mantenere le |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
si cambiano in latte, in carne, in forza, in concime. | Gli | alimenti formano il miele delle api, la seta del baco, |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
maiale, il grasso degli animali da impinguamento. Dunque | gli | animali bisogna nutrirli bene, se li vogliamo buoni, ed |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
era addormentato sùbito su lo strame accanto a Pino; eppure | gli | sembrava di sognare di trovarsi colà, mentre fuori |
Gambalesta -
|
destato dal rumore che faceva compare Nunzio sbattendo | gli | stivaloni inzaccherati agli spigoli del masso centrale. Un |
Gambalesta -
|
di lui un'espressione così strana che Cuddu, aprendo | gli | occhi ancora ammammolati e alzando la testa per guardare, |
Gambalesta -
|
quelle da risalare, e rimetteva in fila le altre ch' egli | gli | porgeva dopo aver compito l'operazione. L' imposta murata |
Gambalesta -
|
del giorno. Cuddu si rizzò a sedere. - Bravo! Sei sveglio - | gli | disse il cacciatore. - Vieni qua; aiutami a dar il sego |
Gambalesta -
|
- Vieni qua; aiutami a dar il sego agli stivaloni. E | gli | indicò come doveva fare. Intanto aggiornava. Compare |
Gambalesta -
|
doveva fare. Intanto aggiornava. Compare Nunzio, infilatisi | gli | stivali, caricato il fucile a due canne, preparava la |
Gambalesta -
|
| Gli | abiti. Vesti semplicemente, come si conviene alla tua |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
Vesti semplicemente, come si conviene alla tua condizione: | gli | abiti grossolani, rattoppati, non fan torto a nessuno. Ciò |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
non fan torto a nessuno. Ciò che fa vergogna, sono | gli | abiti pieni di lordure, scuciti, cadenti a brandelli. Un |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
paio di grossi calzoni, e un ruvido giubbetto di lana, che | gli | serve di camicia, e muta questi abiti una volta all'anno, o |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
perchè è condizione di salute. Deponi subito le calzature e | gli | abiti bagnati dalla pioggia. Tenendoli in dosso, te ne |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
peggio. Ricòrdati quanto patì Giannetto, per una spina che | gli | entrò nelle carni, e quale pericolo della vita corse |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
tanti fiocchetti bianchi ballare nell'atmosfera. Sono | gli | angioli che scuotono le penne delle ali. A poco a poco le |
Quartiere Corridoni -
|
il candore della neve abbaglia. Non si riesce più a tenere | gli | occhi sul quaderno. Ci sono troppe cose da vedere, fuori, e |
Quartiere Corridoni -
|
di neve. Quando si rientra al caldo, le mani frizzano, | gli | orecchi frizzano, il naso frizza. Ninetto ha deciso che |
Quartiere Corridoni -
|
casa, a ritirare la sua legna all'assistenza. La poveretta | gli | fa pena: è così sola! Se non avesse la pensioncina per il |
Quartiere Corridoni -
|
è stato preso dalla polizia senza documenti, così | gli | hanno fatto il foglio di via, che significa che adesso deve |
Pane arabo a merenda -
|
Questo dev'essere il quinto o sesto foglio di via che | gli | fanno e ogni volta Aziz dà loro un nome diverso, in modo da |
Pane arabo a merenda -
|
i poliziotti italiani sono tutte uguali. Loro pensano che | gli | arabi si chiamino tutti Mohamed o Abdullah. Usa sempre nomi |
Pane arabo a merenda -
|
Mohamed o Abdullah. Usa sempre nomi di cose, le prime che | gli | vengono in mente. La prima volta ha detto di chiamarsi |
Pane arabo a merenda -
|
a fare un po' di vela. Ottavio si scusa, dice che il lago | gli | dà il mal di mare e intanto riflette: «Questi trincianti |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
camera dello zio Lamberto, che russa senza sospetto alcuno, | gli | appoggia la bocca della canna al cuore, preme il grilletto |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
letto si frega le mani: «Stavolta voglio ben vedere!» E chi | gli | dà la sveglia, la mattina? Di nuovo lo zio Lamberto, vispo |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
L'Italia, tua patria, è il più bel paese del mondo. | Gli | stranieri che vengono a visitarla, maravigliati del suo |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
Italiani stessi, in guerra fra loro. Prima i Francesi, poi | gli | Spagnuoli, poi i Tedeschi, poi a volta gli uni, a volta gli |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
i Francesi, poi gli Spagnuoli, poi i Tedeschi, poi a volta | gli | uni, a volta gli altri, son venuti a piantarsi in casa |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
gli Spagnuoli, poi i Tedeschi, poi a volta gli uni, a volta | gli | altri, son venuti a piantarsi in casa nostra; e noi si fece |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
da servi per un bel pezzo di tempo. Cacciati, bene o male, | gli | stranieri, sul principio di questo secolo, l'Italia restò |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
tutto. Finalmente nel 1848, nel 59, nel 60, nel 66 e nel 70 | gli | Italiani scossero il giogo della servitù. Combatterono le |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
dall'inizio la vittoria arrise alle bandiere tricolori. | Gli | Austriaci furono ricacciati da Montebello e messi in rotta |
Il libro della terza classe elementare -
|
III, acconsentì ad allearsi col Regno di Sardegna e | gli | promise il suo aiuto, se l'Austria gli avesse dichiarato |
Il libro della terza classe elementare -
|
Regno di Sardegna e gli promise il suo aiuto, se l'Austria | gli | avesse dichiarato guerra. Il Cavour aiutò largamente quanti |
Il libro della terza classe elementare -
|
avvenne una scena d'indescrivibile entusiasmo, mentre | gli | esuli presenti alla storica seduta piangevano di commozione |
Il libro della terza classe elementare -
|
si sparse la notizia del fiero discorso! Si rinnovarono | gli | entusiasmi del 1848. Giovani d'ogni classe sociale e d'ogni |
Il libro della terza classe elementare -
|
Garibaldi offerse la sua spada gloriosa, ed il Cavour | gli | affidò il comando dei volontari, che formarono un corpo |
Il libro della terza classe elementare -
|
e buon appetito. - Bravo Minimì! Bravo Mimmì; carino!... - | gli | dicevano i ragazzi, dandogli quel nome che Rita gli aveva |
Una famiglia di topi -
|
- gli dicevano i ragazzi, dandogli quel nome che Rita | gli | aveva messo. E mentre egli divorava quel cibo nuovo |
Una famiglia di topi -
|
intorno alla gabbia a osservarlo e a fiutarlo, spalancando | gli | occhietti vivaci. - Ben venuto! - dicevano nella loro |
Una famiglia di topi -
|
dunque al topino bigio. Di fatti, quello di Rosicalegno non | gli | s' addiceva più, ora che egli rosicava de' biscotti con la |
Una famiglia di topi -
|
egli rosicava de' biscotti con la vainiglia, come facevano | gli | altri della sua nuova casa. |
Una famiglia di topi -
|
verniciato con uno smalto trasparente. Giungono anche | gli | esploratori col loro Tifone spinto a braccia, e son |
La freccia d'argento -
|
corica coi polli?... Allora me lo dai o no, il cacciavite? | Gli | esploratori rimediano così ai guasti del loro Tifone, che |
La freccia d'argento -
|
stato fatto un tentativo di sabotaggio! - Così gridano | gli | esploratori con spirito di cameratismo ai crociati, che |
La freccia d'argento -
|
- Guardate se lo sterzo della vostra carretta funziona! | Gli | esploratori hanno trovato un guasto! - Così accoglie |
La freccia d'argento -
|
le valvole di sicurezza. Non rientra nei suoi piani che | gli | esploratori abbian già rimesso in ordine la loro vettura! |
La freccia d'argento -
|
è andato a cacciare con l'olio? - Ve ne possiamo dare noi - | gli | grida Alo. - I nostri cuscinetti a sfere guazzan nell'olio! |
La freccia d'argento -
|
Ede si sente a disagio: quel minimo di coscienza che ancora | gli | resta gli rimorde. Si è comportato da mascalzone, e quei |
La freccia d'argento -
|
a disagio: quel minimo di coscienza che ancora gli resta | gli | rimorde. Si è comportato da mascalzone, e quei ragazzi gli |
La freccia d'argento -
|
gli rimorde. Si è comportato da mascalzone, e quei ragazzi | gli | vengono in aiuto senz'ombra di sospetto, da buoni compagni. |
La freccia d'argento -
|
viene nessuno; poi ci sono di nuovo io! E prima che vengan | gli | altri, ce ne vuole!» Ede allora, accetta senza scrupoli il |
La freccia d'argento -
|
Ede allora, accetta senza scrupoli il lubrificante che | gli | è stato offerto. Nel frattempo gli spettatori sono andati |
La freccia d'argento -
|
il lubrificante che gli è stato offerto. Nel frattempo | gli | spettatori sono andati sempre più aumentando, e gli |
La freccia d'argento -
|
gli spettatori sono andati sempre più aumentando, e | gli | ombrelli aperti formano ormai un'unica enorme cupola. La |
La freccia d'argento -
|
un morente e forse verrà più tardi. L'essenziale è che poi | gli | possiamo dire che hai conquistato il primo premio. - Il |
La freccia d'argento -
|
un pigmeo! - prorompe di rimando Stucchino. - Smettila con | gli | schiamazzi e pensa piuttosto alla corsa! Alo ha ragione: |
La freccia d'argento -
|
minuti verrà dato il via! Il comitato del derby impartisce | gli | ultimi ordini, e i ragazzi devono sgomberare la pista. |
La freccia d'argento -
|
contratti. Il vento lancia la pioggia su quei visi, che | gli | occhialoni e i caschi proteggono malamente. Ora le vetture |
La freccia d'argento -
|
sulla linea di partenza. Lo starter fissa il cronometro. | Gli | ultimi secondi trascorrono con una lentezza esasperante. |
La freccia d'argento -
|
almeno ritardarlo. Perché? Non lo sapeva neppur lui, ma | gli | pareva che il ritardarlo sarebbe stato bene. Sentiva dentro |
Gambalesta -
|
con la Squadra, perché non lo conduceva via con lui? | Gli | avrebbe portato il fucile, come da Ràbbato a Catania. Più |
Gambalesta -
|
Più non aveva paura delle fucilate; non si era turato | gli | orecchi l'altro giorno; il rumore, il fumo, le palle che |
Gambalesta -
|
facciate delle case e spezzavano le mensole dei balconi e | gli | spigoli delle cantonate gli erano quasi parsi un |
Gambalesta -
|
le mensole dei balconi e gli spigoli delle cantonate | gli | erano quasi parsi un divertimento. C'era mancato poco |
Gambalesta -
|
su pel collo sotto il fazzoletto; pareva un maschio!... Non | gli | metteva ribrezzo neppure il |
Gambalesta -
|
e con l'occhio intelligente e buono eseguirono | gli | esercizi che con due fruste, quasi senza toccarli, |
Il libro della terza classe elementare -
|
osservava quel musetto malizioso di sorcio mal avvezzo, che | gli | piantava in viso i suoi occhiolini furbi, per iscoprire se |
Una famiglia di topi -
|
piantava in viso i suoi occhiolini furbi, per iscoprire se | gli | sarebbero capitate delle tirate d' orecchi o delle carezze. |
Una famiglia di topi -
|
senza lasciargli tempo di dire una parola. Con uno zampillo | gli | sollevava un baffo, con l' altro s' attaccava al labbro per |
Una famiglia di topi -
|