Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: giudizio

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 20 occorrenze

fantastica delle stesse appare tuttavia dominante; sicché un vero giudizio sull’intera sua opera non dovrebbe mai prescindere anche dai giovanili graffiti

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consentire un giudizio complessivo sulla situazione attuale in questo settore, ma comunque assai spaesate in mezzo alle frigide strutture primarie, e

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, è d’un loro indubbio anacronismo (a prescindere da ogni giudizio di valore). Evidentemente questo anacronismo non sarà da ascrivere ad una ragione

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Ebbene è proprio questo Urteil, questa necessità d’un giudizio attorno all’opera d’arte, che è venuto spesso a mancare di recente e che oggi si

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Il quadro complessivo che risulta dalla presenza di questi undici artisti e sul quale il pubblico tedesco è chiamato a dare il suo giudizio, appare

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opere. Il giudizio assiologico doveva ormai prescindere dall’antica esigenza del «bel dipinto», dell’impasto, dell’equilibrio delle masse; come aveva

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Da tutte queste elucubrazioni semiotiche, informative, cibernetiche, ecc. è perciò quasi sempre assente ogni giudizio di valore e ogni giudizio di

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sottoposti al giudizio del pubblico e della critica). Non posso certo elencare i moltissimi artisti che, saltuariamente o sistematicamente si sono valsi

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’ogni giudizio di valore. Non solo, ma di analizzarla anche se il suo «codice» ci è ignoto o solo parzialmente noto, se la sua ubicazione linguistica è

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Non è allora più possibile un giudizio dell’opera d’arte basata esclusivamente sul gusto? In parte almeno questo è un dato di fatto. Oggi troppe

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«epochizzare» il nostro giudizio assiologico almeno rispetto ad alcuni dei prodotti (più o meno) artistici dei nostri giorni.

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Per quanto riguarda la possibilità d’un giudizio assiologico rivolto ad un’opera d’arte del passato, se è vero che l’opera, per essere giudicata

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E allora ecco che il giudizio critico verrà ad essere dicotomizzato, anzi tricotomizzato: da un lato un giudizio ancora basato sul gusto, sull

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Questa tripartizione delle opere odierne in base ad un giudizio critico più o meno impostato sul gusto non vuol certo essere assiomatico. Come, del

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Parlare in questi casi di giudizio critico «attuale» sarebbe alquanto dubbio, anche perché rinfocolerebbe le dispute attorno alla capacità - sempre

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giudizio (in apparenza cosi agevole a un primo colpo d’occhio) cade. Come cade se ci poniamo di fronte ad alcuni monumenti precolombiani (del Messico

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Da tutto ciò deriva un’ulteriore necessità di considerare il nostro giudizio estetico come sottoposto a continue trasformazioni e a continui

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dirompenti di quanto in effetti non siano). Certo, il nostro giudizio di gusto rimane molto aleatorio quando viene rivolto verso opere che non hanno un

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’affresco, le diverse forme di incisione su rame, su legno, su pietra, ecc. Tale conoscenza era già una garanzia per poter dare un giudizio sull’opera

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possibilità di lucido giudizio. Alcuni resultati erano stati - indubbiamente - sorprendenti (si pensi a Pollock, a Wols, a Michaux, a Hartung, a Mathieu), e non

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