Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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IL MAESTRO DI SETTICLAVIO

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Boito, Camillo 8 occorrenze

dietro il palazzo, del quale da questa altura si dominano i tetti vicini; più giù, a sinistra, si vede la piazza del paese, e più giù ancora il ponte ed

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botteghe da caffè, nei ritrovi, passeggiando su e giù in piazza di San Marco o sul Molo non si parlava d'altro. C'era come l'attesa di una rivoluzione

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cammineranno su e giù nella galleria dove, tra gli stuc- chi sgretolati, il vento gavazza. Tu sentissi che musiche sa com- porre il vento in queste gole

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, faceva trine e ricami: era soddisfatta di sé e della vita. Dalla cantoria il tenore, durante i riposi, piombava giù ai piedi dell'altare di San Clemente

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fresco. E di botto mi rivoltavo, e coi remi delle braccia e delle gambe, andando rapido, ma in giu- sta simmetria e senza fatica, vogavo un pezzo; poi

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per la prima volta guardò con interessamento la modesta fanciulla, giu- rando a sé medesimo che di quel no il vecchio si sarebbe presto pentito.

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da tutte le parti: le materasse pungevano. Allora aveva preso la risoluzione di tornare a vestirsi; era sceso giù nell'orto. Tendeva le orecchie: le

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- nella bucata di qualche popolana, coi capelli arruffati e gli occhi curiosi, che guardava in giù canticchiando. Un celebre acquerellatore dipingeva

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LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI

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De Marchi, Emilio 2 occorrenze

moltitudine di cose da portar giù. - Si figuri! - disse il signor Claudio, alzandosi e cedendogli il posto. Il lumicino era agli estremi e guizzava or sì

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per Milano, non c'erano corse fino alle sette del mattino. - Maledizione! - esclamò fuori di sé il cavaliere Spazzoletti, correndo su e giù colla

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IL PAESE DI CUCCAGNA

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Serao, Matilde 15 occorrenze

, in Napoli, ella si pavoneggiava, nel suo ozio, ella non doveva andare su e giù, per le scale, ad accompagnare i visitatori, come le portinaie vicine

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qualche popone d'inverno sospeso a un vinco. Giù, innanzi all'osteria, vi erano due o tre pergolati, che dovevano essere stati folti di verde, nella

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tavoletta di legno, tutta unta di olio, senza neppure un pezzetto di pizza: veva venduto tutto e se ne andava a mangiare egli stesso, giù, nel quartiere

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aspettò un momento, in piedi, che egli si sedesse, per sedere anche lei: ma visto che egli cominciava a passeggiare su e giù per il salone, come aveva

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conoscerla: gli bastava di vederla apparire, nelle ore mattinali, dietro i cristalli del suo balcone, di vederla guardare vagamente in giù, nell'oscuro

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là, di legare un panierino a un lungo nastro di seta e di calarlo giù, alla pesca, sorridendo di lassù a qualche cortese ignoto che volesse mettere un

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, vivace come un giovanotto che andasse a un fortunato convegno di amore. Qualcuno, infatti, lo aspettava, passeggiando su e giù, innanzi al portone: era

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era a settimana e la chiamava giù, e tanto insisteva, mentendo, adoperando le dolci frasi o gli schiaffi, occorrendo, che arrivava a cavar sempre

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. Pareva che vi fosse, giù, in quei budelli che sono via Tribunali e via Forcella, il biondo sole, poiché tanti panni colorati, tanti vividi drappi

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notte sopra sabato, ella udì, nel dormiveglia, suo padre passeggiare su e giù per la casa, passando varie volte innanzi alla sua porta, nelle furiose

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sbarrata come l'altra. Don Gennaro si voltò per scendere subito, giù, per andare al quartierino isolato: ma si fermò, poi, perplesso. E che gliene importava

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e giù, pel corridoio, tentando allontanarsi dalla stanza della sua figliuola, ma non riuscendovi, tanto lo mordeva la curiosità di sapere da lei, che

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l'ora, mentre egli passeggiava su e giù, rodendo il freno degli ultimi vincoli in cui si abbassava e radeva terra il suo cuore: e non cessava di là

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salone, ella lavorando al suo fine merletto, egli andando su e giù per lo stanzone, a calmare la nervosità del suo organismo, il dottore appariva: il

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, buttate giù lungo il corpo. L'uomo era vestito poveramente, assai poveramente, con un paio di calzoni sale e pepe, un po' corti, che lasciavano vedere le

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