di quella introdotta, negli anni Venti, da Giovanni Gentile. Risulta, senza dubbio, più efficace introdurre mutamenti in qualche segmento decisivo del
nello stile proprio della proclamazione (DV 19) mentre la lettera apostolica di Giovanni Paolo II, Tertio millennio adveniente. Preparazione del
di cruciale importanza, tanto che Giovanni Paolo II ha solennemente chiesto perdono per gli errori commessi dalla Chiesa di Roma. Ricordato che la
E' passato il tempo in cui Tommaso Buscetta diceva a Giovanni Falcone: "La camorra, non voglio neanche parlarne, non mi occupo di buffoni". oggi la
rimane inerte di fronte alla scelta di Giovanni Nuvoli di porre fine alle sue sofferenze, lasciandosi morire di fame e di sete. Diversità di situazioni
I Salimbeni hanno lasciato il loro capolavoro ad Urbino, sulle pareti dell’Oratorio di San Giovanni Battista. Il dettaglio figurativo qui riportato
Pagina 108
San Giovanni in Laterano. Quando il pittore morì a Roma, nel 1427, gli succedette nell’impresa proprio Pisanello, che completò il ciclo lateranense, di
Pagina 109
, aveva la sua cattedra episcopale), che a quel tempo fu dedicata al Salvatore ed ora conosciamo con il nome di San Giovanni in Laterano, e la Basilica
Pagina 11
a quell’epoca. Ne troviamo un’eco anche nelle descrizioni medievali e quattrocentesche dei cortei festivi fiorentini in onore di San Giovanni Fig. 87
Pagina 113
Tommaso di ser Giovanni detto Masaccio nacque a San Giovanni Valdarno nel 1401 e morì a Roma a soli ventisette anni, nel maggio 1428. Il suo è uno
Pagina 117
artista italiano che si è ispirato a questa statua, come dimostra questa trecentesca allegoria della Temperanza (fig. 98), che Giovanni Pisano ha
Pagina 126
un probabile originale di Prassitele del IV sec. a.C., Roma, Musei Capitolini. Fig. 98. Giovanni Pisano, Fortezza e Temperanza, particolare della
Pagina 128
come antesignani gli scultori Nicola e Giovanni Pisano ed Arnolfo di Cambio, ma che trova il suo maggior protagonista nel campo della pittura nel
Pagina 136
nipoti cardinali, Pietro Riario e Giuliano Della Rovere (il futuro papa Giulio II), e da due suoi nipoti laici, Girolamo Riario e Giovanni Della Rovere
Pagina 148
dipingeva prima la cupola della chiesa di San Giovanni Evangelista (fig. 121 ) e poi quella del Duomo (fig. 122), aprendo un filone illusionistico destinato
Pagina 157
Questi mirabili exploits prospettici di Correggio, importati ne seicentesca da Giovanni Lanfranco, costituiscono il prototipo di tutte le vorticose e
Pagina 159
Battistero di San Giovanni. Ricostruzione. Fig. 133. Filippo Brunelleschi, Tavoletta prospettiva con il Battistero di San Giovanni, ricostruzione, tempera
Pagina 172
furono straordinari interpreti i veneziani Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto, e suo nipote Bernardo Bellotto. Gaspar utilizzava in modo
Pagina 177
, costernazione. Ai lati di Gesù, in sapiente contrapposto, due sono i personaggi di maggior spicco: Giovanni Evangelista, che ha un viso ingenuo e innocente
Pagina 18
si tengano rigorosamente al di fuori del Pretorio (per non contaminarsi: cfr. Giovanni, 18, 28), sia del perché siano così poco interessati al dramma
Pagina 207
Nel 1446, fra’ Giovanni da Fiesole si trovava a Roma al servizio di papa Niccolò V, per il quale dipingeva, tra l’altro, la cappella «parva et
Pagina 212
popolare dei prototipi. Il vero fra’ Giovanni da Fiesole, che appartenne all’ordine dei domenicani occupando anche cariche di prestigio, era sicuramente
Pagina 212
individuare la mano di fra’ Giovanni da Fiesole (ad esempio nel Cristo giudice al centro della vela) (fig. 169). In realtà è difficile arrivare ad
Pagina 214
potrebbero essere state dipinte da uno qualsiasi dei suoi aiuti. Le meno riuscite (tavv. 3a-c) potrebbero essere state eseguite dal nipote Giovanni di
Pagina 221
De Marchi, nel catalogo Pittura di luce. Giovanni di Francesco e l’arte fiorentina di metà Quattrocento (a cura di Luciano Beliosi, Milano 1990
Pagina 223
Benozzo o, eventualmente, da distribuire tra Benozzo e gli altri due aiuto dell’Angelico, Giovanni di Antonio della Checca e Giacomo da Poli. Ma quei
Pagina 223
apparta con tre di essi, Pietro e i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, mostrandosi solo con loro particolarmente afflitto, quindi si sposta «ad un
Pagina 229
Bonaparte progettato da Giovanni Antonio Antolini per celebrare le imprese napoleoniche, fu invece acquistata dal Papa e sistemata in Vaticano sul
Pagina 241
Odescalchi a Roma. Sulla base delle velenose e spesso false affermazioni di Giovanni Baglione che aveva più di un motivo per detestare il Caravaggio, che gli
Pagina 5
dalla scultura di Nicola Pisano e dei suoi seguaci come Arnolfo di Cambio e Giovanni Pisano, che abbandonarono la tradizione bizantina, ispirandosi
Pagina 86
buone ragioni per cui Giovanni Urbani, che diresse l’istituto Centrale del Restauro negli anni Ottanta, indicò la strada della prevenzione e della
Pagina 9
fu dello scozzese Alexander Bain (1818-1877), che la brevettò il 27 maggio 1843. La realizzazione del pantatelegrafo è merito dell’abate Giovanni
Pagina 216
, allora segretario del vescovo di Bergamo, destinato a diventare papa Giovanni XXIII. Quando il fascismo promulgò le leggi razziali, Roncalli gli offrì
Pagina 228