(All'alzarsi del sipario, Giacomo e Grazia sono soli, pieni di ansiosa preoccupazione. Giacomo, di tanto in tanto, guarda dalla finestra. Grazia in
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Giacomo!
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(All'alzarsi del velario s'ode un grande fracasso di oggetti infranti, dalla camera di destra. E subito, Giacomo - il vecchio servitore - appare
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Ah! Mio vecchio Giacomo!...
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Giacomo!... Presto! Un bagno!... Non ne posso più!
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Ah! Giacomo! Giacomo! Se io non fossi quel calmissimo uomo che sono, ecco il vero momento di prenderla a schiaffi!
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Giacomo!
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Grazie per me, Giacomo!
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Non posso chiederla a Giacomo.
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Giacomo! Chiama la signorina!
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Io... lui... Giacomo...
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decisa?... Ah! no! Sarei tornata a spogliarmi... Qui, in casa, tranquillamente, col mio buon Giacomo, sarei rimasta...
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A leggere i giornali... non è vero, Giacomo?
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(Bista ha ascoltato fissando il suo sguardo desolato sui due, muto, annichilito. Ma Giacomo ha pietà di lui. Gli si avvicina. Lo scuote con amoroso
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Ma giudicatene voi, Giacomo!... Voi che avete visto giorno per giorno sfumare il suo capriccio nella più gelida indifferenza! Se siete un galantuomo
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Giacomo! Giacomo! Se non fossi quel calmissimo uomo che sono, ti direi che m'agita una sola paura: la paura che essa si penta!
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E voi, Giacomo, non fate l'ipocrita!
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E sia!... Mi affido dunque a voi: mio buon Giacomo!... Il mio indirizzo...
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Giacomo! Giacomo!...
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Ecco: L'ha affrettata. Chè se il signore, ieri, si fosse confidato con me e m'avesse detto: Giacomo, ho deciso, sarà per domani... avrei provveduto
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Giacomo!
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È strano, Giacomo, come tu sappia sempre trovar le parole giuste! Le parole che chiariscono uno stato d'animo.Tu hai detto: l'inquietudine. Ebbene: è
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Giacomo il fatalista e il suo padrone
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(E per un momento rimangono tutti e tre seduti, muti e accasciati. Poi Giacomo si scuote, si alza, dice:)
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È il mio destino, direbbe Giacomo.
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Giacomo me l'ha detto...
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Giacomo?... Giacomo?...
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Dov'è Giacomo!
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Vuoi compromettermi davanti a Giacomo, ora?
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No, Giacomo. Non ho suonato. Ma ti volevo. La signorina avrà bisogno di te.
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È strano come gli orari non abbiano mai un'ora che sia senza minuti... Tutte ore con la coda, gli orari!... Dunque, Giacomo mio, questa sera - lo sai
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No, Giacomo: va orribilmente!
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Perchè mi hai visto fra le sue braccia?... Piangevo, Giacomo... piangevo di rabbia!
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No, Giacomo! Rovineresti tutto!... Non credi nel destino, tu?
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Allora, Giacomo, siamo intesi: mi affido a te. Bada che non le manchi niente.
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Sì, Giacomo... Ritorniamo in realtà...
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(esce da destra. Appena in camera - la camera occupata dianzi da Yvonne - accende la luce. La porta resta socchiusa. Giacomo intanto risale verso il
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Giacomo! Non facciamo scandali! Voglio vedere!
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(a Giacomo)
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Zitto Giacomo!
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(lentissimo riprende il motivo del duettino fra Giacomo e Grazia, quasi l'eco d'un refrain che viene dalla notte parigina)
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Gioco tutto per tutto, Giacomo!...
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(E si avviano. Ma allora Giacomo si alza, tende quasi le braccia, ha un'esclamazione di supplica angosciata):
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