Storia sentimentale dell'astronomia
Isaac venne alla luce già orfano di padre nel giorno di Natale del 1642 secondo il calendario giuliano allora in uso in Inghilterra. Per l’Italia
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miseria, anzi. Gli spettava una rendita di 700 sterline all’anno. Ma la madre gliene dava appena dieci, con la scusa che già gli pagava la retta.
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già messo le basi del calcolo infinitesimale. Ma come docente era un disastro. Gli studenti non riuscivano a capire le sue spiegazioni e si dileguavano
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della cometa che ora porta il suo nome. Della cometa di Halley erano già stati osservati vari passaggi a intervalli di 76 anni. Uno anche da Newton nel
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confermata una anomalia già nota: periodicamente si registrava una differenza di parecchi minuti nel verificarsi delle eclissi del satellite Io. Jean
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già notato a Bologna nel 1668, dovuta alla riflessione e diffusione della luce solare sulle polveri interplanetarie sparse nel piano dell’eclittica.
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tipografia. Suo successore nell’incarico di astronomo reale fu lo stesso Halley, del quale conosciamo già le benemerenze.
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al suo protettore. Intanto venne fuori che parecchi astronomi avevano già osservato quel pianeta ma senza notarne il piccolo disco verde-azzurrognolo
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Quando William decise di esplorare la Via Lattea non si conosceva ancora la distanza di nessuna stella. Come già Huygens, Gregory e Newton, Hershel
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Nel marzo 1792 la moglie Mary, già quarantaduenne, diede alla luce il piccolo John Frederick (William di anni ne aveva 53). Nonostante la salute
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realtà, come hanno documentato Andrea Gualandi e Franco Bònoli, l’esperimento fu compiuto già nel 1859 da Lorenzo Respighi, direttore dell’Osservatorio di
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Queste idee non erano nuove. La praticità del sistema decimale l’aveva già sostenuta Gabriel Mouton, astronomo e teologo francese nato nel 1618
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L’arco di meridiano che va da Dunkerque (estremo nord della Francia) a Barcellona fu quello prescelto, in quanto fino a Perpignan l’avevano già
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Giuseppe Piazzi aveva già notato nel 1804 che la stella 61 Cygni, benché poco luminosa, si spostava di 5 secondi d’arco l’anno. Cioè un primo in 12
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Le Verrier non era interessato all’osservazione astronomica. La formazione matematica lo portò dunque verso ricerche teoriche, condotte su dati già
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di Alexis e anche lui astronomo, fa sapere che già suo nonno aveva sospettato l’esistenza di un pianeta perturbatore. Questo episodio convinse Arago
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Osservatori ci si era accorti che prima del 1781 Urano era già stato osservato una ventina di volte ma scambiato per una stella. La prima registrazione
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In questa marcia a tentoni, Le Verrier si fece guidare dalla già citata Legge di Titius-Bode. L’astronomo tedesco Johann Daniel Dietz (cognome
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Tra le vittime c’è il giovane Camille Flammarion, alle prime armi come ricercatore ma già famoso per i libri con cui attirava all’astronomia migliaia
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canali”. Ma nel 1909 Vincenzo Cerulli già da una decina di anni aveva smontato il mito dei canali.
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La storia della fotografia però incomincia molto prima del 1826. A monte c’è l’invenzione della “camera oscura”, già nota agli antichi greci. Una
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’invisibile, e con essa l’astrofisica moderna. L’aggettivo moderna è necessario, perché esisteva già un’astrofisica “classica”: la legge di gravitazione di
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Dal Sole alle altre stelle: nel 1863 Jules Janssen (del quale conosciamo già il revolver fotografico per l’osservazione dei transiti di Venere
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’eclisse totale, un elemento chimico sconosciuto nell’atmosfera del Sole e poi trovato – come già detto – nel 1895 anche sulla Terra, dove è molto raro pur
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Pellegrini, la indirizzò a una scuola di musica ma un anno dopo, già incuriosita dall’astronomia, Henrietta passò a studi scientifici e si iscrisse
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pubblica un articolo scientifico quando è già incinta da cinque mesi: una provocazione che fa infuriare Shapley.
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Sappiamo già che all’età di 16 anni Einstein sognò, o semplicemente immaginò, di correre al fianco di un raggio di luce: come gli sarebbe apparso
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di Zurigo. Ne ricevette la giusta imbeccata: non c’era bisogno di inventare nuova matematica per la relatività generale; ci aveva già pensato Gregorio
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La costante cosmologica era in sostanza un artificio matematico per risolvere un vecchio problema che aveva già infastidito Newton. Nel 1692, cinque
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Già nel 1917 Vesto Slipher aveva pubblicato un elenco di 25 galassie, ognuna con la sua velocità rispetto alla Terra, e quasi tutte risultavano
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galassia di Andromeda e a scoprire le stelle di Popolazione II, molto più vecchie e deboli rispetto alla Popolazione I già nota. Comprese così che fino
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Hoyle si era posto il problema dell’origine degli elementi pesanti già nel 1944, dopo un breve periodo di lavoro all’Osservatorio di Monte Wilson, in
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. Abbiamo già incontrato il suo nome. Si chiamava Subrahmanyan Chandrasekhar, detto Chandra.
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Arrivato a Londra, Chandra divenne allievo proprio di Eddington e di Fowler. Sappiamo già che Eddington era famoso perché nel 1919 osservando una
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Il problema fu risolto applicando il principio dell’interferometro ottico già sperimentato da Michelson e Pease, già sperimentato a Monte Wilson: un
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Sappiamo già che nel 1933 Fritz Zwicky aveva fatto notare che gli ammassi di galassie della Chioma di Berenice e della Vergine non starebbero insieme
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distanza della Luna, stimata in 60 raggi terrestri. Già con il Sole le cose vanno male: per Tolomeo distava 1210 raggi terrestri (sempre meglio di
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scienza. A parte il fatto che Aristarco di Samo aveva già teorizzato il sistema eliocentrico e che il modello copernicano ereditava da quello
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novembre 2010 sono state riesumate per la seconda volta (era già successo nel 1901, a tre secoli dalla morte). Con le tecniche più moderne – Tac
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molti hanno sostenuto. Già due giorni dopo la morte di Tycho, il segretario imperiale Barwitz annunciava a Keplero la nomina a successore dell
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Già contagiato dal virus dell’astronomia, Johannes studia in seminario e poi al monastero di Tubinga, dove diventa allievo di Michael Maestlin
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aveva sposato nel 1597 quando era già due volte vedova pur avendo solo 23 anni. Lui era povero, lei ricca. La famiglia della sposa disapprovò quel
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La storia del Somnium occupa quattro decenni. Già nel 1593, quando studiava all’Università di Tubinga, Keplero scrive L’astronomia lunare, un saggio
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effemeridi che fossero mai state compilate, completate da un catalogo con le posizioni di 1005 stelle, tra le quali figuravano anche le 777 già misurate
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giorno e della notte ma anche il fenomeno della luce cinerea (già perfettamente interpretato da Leonardo e Galileo).
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, analizzato da Alberto Righini nel 1978. È probabile che già nella tarda estate abbia indagato con sguardi veloci e curiosi la volta celeste, ma in quel periodo
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avevano già pensato lo scienziato inglese Leonard Digges intorno al 1550, il gesuita italiano Niccolò Zucchi nel 1616, il matematico francese Marin
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esuberante, aveva già qualche acciacco (dal 1603 soffriva di febbri reumatiche), e come sempre si trovava alle prese con problemi economici. Doveva
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organismi fotosintetici erano già interessati a “vedere” ma solo 550 milioni di anni fa, in un verme marino, comparve un proto-occhio capace di rilevare
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L’amore non gli impediva di consolidare la fama di scienziato. Si è già detto della stella nuova che appare nel 1604 offrendo a Galileo un’occasione
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