braccia coraggio del padre suo. E poi: - Tasi, vecia mata! - gridò brutalmente alla moglie che piangeva, e le gettò le braccia al collo. La signorina
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sprigionare un getto più forte, una vera colonna d'acqua impetuosa, la quale in pochi minuti colmò il recipiente, allagò il camerino, gl'infradiciò i panni
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capo sul tavolato. Sua madre, credendolo morto, gli si gettò sopra disperatamente, e strettolo fra le braccia, cominciò a urlare come una pazza: - Me
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movimento subitaneo di beccheggio mi gettò nel camerino come un sacco; l'uscio si chiuse da sè; un lampo m'abbagliò. E un pensiero improvviso
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