Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gerard

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Andrea Chénier

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Illica, Luigi 31 occorrenze

(Si picchia al portone della prigione. Schmidt ritorna in fretta e va ad aprire. – È Gérard, e con lui è Maddalena. Gérard presenta le carte di

(Gérard e i lacchè eseguiscono)

(L’Incredibile si avvicina a Gérard.)

Gérard gli consegna altre carte e con esse la nota degli accusati che appariranno fra poco avanti a quel tribunale, nota nella quale Gérard ha già

(Gérard al fruscìo della sua veste alza il capo.)

(ma ecco accorrere il vecchio giardiniere, il padre di Gérard, che si butta in ginocchio avanti alla Contessa: Gérard corre sdegnato a rialzare suo

Gérard costringe suo padre ad allontanarsi con lui.)

È proprio allora che entra Gérard. Ogni speranza lo ha abbandonato.

(ma Gérard – solo – forte – alta la fronte – pallido, impassibile, domina tutto quel tumulto.)

Gérard siede al tavolo e stende il rapporto pel Comitato centrale.

(Gérard, senza voce, accenna angosciosamente di sì col capo.)

(Gérard allontana un gendarme che lo divide da Chénier e lo abbraccia.

(ma Gérard improvvisamente, allontanando da sé il tavolo e rovesciando la seggiole, va a frapporsi tra Maddalena e le due uscite.)

(Gérard fa un passo minaccioso contro Fouquier Tinville, un urlo di sdegno scoppia contro a lui nell’aula.)

(I Rappresentanti fanno ritirare l’urna patriotica e, firmati i verbali e stretta la mano a Gérard, si allontanano.

Il piccolo ometto impassibile e silenzioso si avvicina a Gérard e sta in piedi innanzi a lui attendendone gli ordini.

(Infatti appare dalla via Gérard appoggiato al suo ufficioso. La folla si allarga innanzi a lui. L’aspetto suo pallido e sofferente gli desta la

Gérard, faticosamente seguito dall’Incredibile.)

Maddalena lo scorge e lo addita a Chénier, che lo saluta. Gérard vorrebbe stringergli la mano, scambiare un’ultima parola, ma le forze lo abbandonano

(Ma ecco Mathieu. Gérard ha appena il tempo di parlare a Mathieu, consegnargli il biglietto per Dumas e ritirarsi con Maddalena in fondo all’aula

(Il cittadino Cancelliere, il sinistro ometto, appare dalla porta del piccolo stanzino; muto sempre, impassibile, si avvicina a Gérard, gli pone

(All’arco d’ingresso della serra appare Gérard alla testa di una folla di gente livida, stracciata, languente, d’uomini emaciati, di donne stremate

(Chénier leva rapidamente lo stocco dentro al bastone e ne sferza il viso a Gérard che dà in un urlo di rabbia e di dolore. – Ed ecco accorrere

(poi il Maestro di Casa accenna verso le sale interne e vi entra seguito da tutti i lacchè, eccettuato Gérard che, inginocchiato avanti all’azzurro

È a lui che principalmente si rivolge il Maestro di Casa con piglio altezzoso, borioso ed ironico impartendo ordini. Dal giorno che Gérard fu

, completando l’assetto della serra. Carlo Gérard, in livrea, entra sostenendo con altri servi un azzurro e pesante sofà.

! – Gérard le ha sentite – egli – gigante – con un gesto accenna d’onde avvicinandosi viene la vera voce della patria e grida – tutta la sua anima nella

silenzio. La sventurata donna si lascia cadere sulla panca. Il pubblico guarda indifferente. Maddalena spaventata si serra presso a Gérard

viene steso Gérard e portato a spalle. Intorno al corpo grondante sangue si affolla quella tumultuosa folla, alla strana luce sanguigna delle torcie

(Gérard, che è rimasto come impietrito a quella condanna, si scuote. – Vede Maddalena che lo implora cogli occhi, ed egli corre a lei per condurla a

appare qualche volta al faccia pallida di Gérard come una minaccia. – Il susurro dei violini, le pose delle pastorelle fanno andare in solluchero i

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