Nei libri più antichi di filosofia e di medicina, nelle opere di Aristotele e di Galeno si parla già delle differenze che esistono tra l'ingegno dei
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, sono affatto insensibili alla temperatura; si possono bruciare e tagliare senza che sentiamo nulla. E così è del cervello. Galeno aveva già
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nervi, nessuno più legge i libri di Galeno e di Oribasio, che furono gli scrittori classici della medicina ai tempi dell'impero romano. Ma il libro - De
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che ci sono indispensabili nello studio della fatica. Era già noto fino dai tempi di Galeno che i nervi si partono dal cervello e dal midollo spinale
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prima, circa la sostanza del cuore. Ippocrate sosteneva che il cuore era fatto di carne come i muscoli e Galeno lo negava. Stenone mostrò con evidenza
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illustro Galeno per aver presa a patrocinare la causa di un povero medicuccio. Pure consoliamoci, perdio; che la verità finisce sempre, benché qualche
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istoriate le grosse imposte della sua bottega, che volean dire Ippocrate e Galeno.
ai pittori, Dioscoride, Galeno ed Ippocrate avvertivano delle proprietà essiccanti di alcuni oli e dell’addensamento utilizzabile di certe resine.
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linguaggio dei fiori: Sta lontano. L'aglio è l'acciuga del povero, Galeno lo chiamava la triaca dei contadini. L'uso culinario dell'aglio è antichissimo
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carta grossolana. Anche presso gli antichi l'asparago fu sempre tenuto in grande onore. Ne parlano tutti gli scrittori da Galeno a Catone, da Columella
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sonno. Tale il parere di Galeno che asseriva: Cramben repetitam mortem afferre. Plinio li maltratta e Catone ne canta le lodi. I Romani, un bel dì
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Galeno ne parla come di cibo rusticano. I Mauritani ne andavano ghiottissimi. Dioscoride assicura, che il cece dà bel colore alla faccia. Gli antichi
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. Tale il precetto salernitano, sentito il parere di Dioscoride, Galeno e Tralliano. Ma s'avvertano i divoratori di cipolle che mangiandone in quantità
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suo seme migliore è quello di due anni. Nel linguaggio dei fiori: sonno. Fu sempre conosciuta la sua azione soporifera. Galeno ne mangiava tutte le sere
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lente ebbe dei detrattori. Ippocrate e Galeno ne dissero assai male, nient'altro che è autrice delle più grandi malattie e tra le altre del cancro
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insana, perchè la dicevano di difficile cottura e digestione. I Greci, al dire di Galeno la usavano pochissimo. Dioscoride ne predica il gusto
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senape. Ne dissero mirabilia Dioscoride, Galeno, Avicenna. Gli antichi gli assegnarono la virtù di infondere coraggio, e di chiarificare le idee, onde il
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asserisce aver visto in Siria un'eremita che visse trent'anni con orzo ed acqua sporca. Galeno ne scrisse lungamente in un libro tutto dedicato al
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avvertiva il fatto, ma cercava di spiegarlo. E la sua opinione veniva ribadita da Galeno, e così trasmessa per lungo volgere di secoli dalle più celebri
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cercava di spiegarlo. E la sua opinione veniva ribadita da Galeno, e così trasmessa per lungo volgere di secoli dalle più celebri scuole mediche arabe ed
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allora portati dalla parte anteriore de' mascellari stessi. Galeno, astretto dai pregiudizi del suo tempo a studiar anatomia sulle scimie, li aveva già
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Galeno — Galla —Gallenga — Gentile — Giaracà — Gioia — Giolitti — Girardi — Giuffrida Vincenzo — Grassi — Graziadei — Guaccero — Guarino — Guglielmi.
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Galeno — Galla — Gallenga — Gentile — Giaracà — Gioia — Giolitti — Girardi —
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prima di nascere, e così spiegare in qualche modo l' umana pravità e l' umana miseria che gli saltava vivamente negli occhi. Si cita Galeno che esalta la
anche tratti in inganno dai vestigi di somma sapienza, che si ravvisano nelle operazioni dell' istinto animale. Giustamente Galeno se ne mostrava
, intendendo la parola natura nel senso d' Ippocrate, sulle vestigia del quale Galeno la definì [...OMISSIS...] (2) [...OMISSIS...] la quale definizione
Aristotile e di Platone con Cristo; e de' libri d' Ipocrate e di Galeno coll' Evangelio: questo spiega il paganesimo mescolato colla religione
, togliendole quest'unico sfogo! ah! ah! ai tempi di Galeno si campava forse piú vecchi. Celestino, come si vede, prendeva la vita piú alla buona e si
medicina è l'arte di conservare la salute; profetizzando così ciò che sarebbe l'arte medica molti secoli dopo di lui. Quest'altro è Galeno, medico greco
freddi, non volete voi muovervi molto, non potete voi star allegra? Ebbene viaggiate in mare. «Galeno, l'antichissimo Galeno, mandava i suoi tisici a
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