plastiche inserite nell’architettura, come l’immenso plastico metallico di Naum Gabo sul Bijnkorf di Amsterdam o come quello della Hepworth dinanzi alla
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Sembra in altre parole che con le realizzazioni di Moholy, di Pevsner, di Gabo siano state esaurite le possibilità di questo genere di plastica
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costruttivisti (Pevsner, Gabo), e le deformazioni figurali dei cubo-espressionisti e surrealisti (Laurens, Lipchitz, Duchamp-Villon) si è volta alla scoperta di
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dicasi per Klee, per Arp, per Bodmer, per Gabo (tutti artisti che non consideriamo e non nominiamo qui che marginalmente giacché la loro opera appartiene
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